Cosa fare all’Oktoberfest?

L’Oktoberfest è alle porte e anche quest’anno milioni di turisti visiteranno la più grande festa popolare del mondo. In occasione di questo evento, abbiamo preparato una lista con tutti i consigli per destreggiarsi al meglio durante la vostra vacanza.
cosa fare all'oktoberfest

Se volete sapere cosa fare all’Oktoberfest e vi serve qualche consiglio per un figurone garantito, siete nel posto giusto.

Monaco, “la città più a Nord d’Italia”, ospita tra settembre e ottobre la più grande festa popolare al mondo, un avvenimento che attira ogni anno milioni di visitatori e che viene imitato ormai in ogni angolo del pianeta.
Per questo motivo, abbiamo deciso di proporvi una lista per aiutarvi a capire cosa fare all’Oktoberfest e quali vocaboli sfoggiare per fare un figurone! E se volete diventare dei veri professionisti, non vi resta che provare anche il nostro corso specifico.

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“O’zapft is!”: È spillata!

È il sindaco a dare il via ufficiale all’Oktoberfest, con un bel colpo di martello alla prima botte e l’annuncio in bavarese “O’zapft is!” (“È spillata!”).

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Il tradizionale “tendone della birra”

Se state pensando alla tenda delle vacanze avrete una grossa sorpresa: questi cosidetti “tendoni” possono ospitare fino a 6.000 persone.
Ma attenzione: la prima cosa da fare all’Oktoberfest è sbrigatesi ad aggiudicarsi un posto. Di norma si può ordinare da bere solo se si è seduti!

cosa fare all'oktoberfest

“Una Maß, per favore!”

Alla festa popolare più grande del mondo non si può bere una birra qualsiasi: ogni anno viene prodotta una birra espressamente per questo evento.
Tradizione vuole che si beva da un boccalone da litro, il cosidetto “Maßkrug”, detto più semplicemente “la Maß”.
Si brinda con un bavaresissimo “Oans, zwo, g’suffa” (“Uno, due, si beve!”).

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Specialità bavaresi

Quando si pensa a cosa fare all’Oktoberfest, si pensa immediatamente (e giustamente) alla birra, ma con una tale quantità di birra bisogna anche mettere qualcosa nello stomaco.
Niente paura: le specialità bavaresi non mancano, come il “Brezn” (pane dalla forma tipica ad anello con le estremità annodate), l’”Obazda” (crema di formaggi e polvere di paprica), l’“Hendl” (la versione bavarese del pollo arrostito) e l’“Haxn” (stinco di maiale).

cosa fare all'oktoberfest

Il “Lebkuchenherz”, dolce come l’amore

Se siete alla Wiesn con i vostri partner non potete esentarvi: un cuore di pan pepato è d’obbligo. Le scritte di zucchero più tipiche? “Bärli” (orsetto), “Spazl” (passerotto) oppure “Herzmadl” (ragazza del cuore).

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Il “Dirndl”

Ragazzi, attenzione: prima di tentare un approccio con una delle belle ragazze vestite con il Dirndl date un occhio alla posizione del fiocco: allacciato sulla sinistra significa “libere”, ma sulla destra: “occupate”!

cosa fare all'oktoberfest

“Lederhose”, i pantaloni tipici di pelle

Se volete sfoggiare un vero look alla bavarese scordatevi cappellini e scarpe da ginnastica: quello che vi serve è uno “Charivari” (una catena decorativa per i pantaloni in pelle), i “Loferl” (una specie di scaldamuscoli bavaresi) e le tipiche scarpe “Haferl-Schuhe”, che completano con i pantaloni in pelle (Lederhose) il costume tradizionale.

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L’Oktoberfest nel mondo

Si stima che nel mondo ci siano circa 3.000 varianti di questa rinomata festa della birra, ad esempio negli Stati Uniti, in Canada, in Brasile, in Australia, in Russia e in Giappone. Con circa tre milioni di visitatori all’anno, l’Oktoberfest di Tsingtao, in Cina, è uno dei più grandi al mondo.

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Mara Zatti

Mara Zatti ricopre il ruolo di Senior PR Manager presso Babbel. Dopo aver studiato Lettere classiche a Venezia, si è trasferita in Germania per seguire la sua passione e completare i suoi studi con un dottorato in Archeologia classica. Ha iniziato la sua carriera come giornalista e ora lavora "dall'altro lato", facendo ufficio stampa, parlando e scrivendo dei metodi più moderni per imparare le lingue e di nuove tecnologie. A volte la vita è strana.

Mara Zatti ricopre il ruolo di Senior PR Manager presso Babbel. Dopo aver studiato Lettere classiche a Venezia, si è trasferita in Germania per seguire la sua passione e completare i suoi studi con un dottorato in Archeologia classica. Ha iniziato la sua carriera come giornalista e ora lavora "dall'altro lato", facendo ufficio stampa, parlando e scrivendo dei metodi più moderni per imparare le lingue e di nuove tecnologie. A volte la vita è strana.