Il babau nel resto del mondo

Ogni Paese ha una lunga e ricca tradizione di minacce soprannaturali invocate per far rigare dritto i bambini.

Illustrazioni di Catherine Dousdebes

Ogni Paese ha una lunga e ricca tradizione di minacce soprannaturali invocate per far rigare dritto i bambini. Molti genitori ricorrono malvolentieri a questo stratagemma, ma quando non c’è verso di convincere i pargoli a comportarsi bene, la mossa vincente è sempre chiamare in aiuto un mostro terrificante. Ha molti nomi e prende forme diverse (e a volte cambia anche sesso) ma è noto in ogni cultura: è quella figura inafferrabile e diabolica che si aggira nell’ombra, a caccia di bambini cattivi da mangiare. Da una parte è una personificazione del male, dall’altra però si rivela anche un comodo alleato (per quanto un po’ inquietante) per i genitori disperati alle prese con il faticoso compito di far andare a letto presto i loro bimbi. In Italia lo conosciamo come “uomo nero” o “babau”, ma ogni cultura ha una sua propria figura che si aggira seminando il terrore nell’oscurità della notte. I genitori di tutto il mondo sono dunque d’accordo su un fatto: la paura è un ottimo incentivo.

Boogeyman

Boogeyman

Inghilterra

altri nomi: Bogeyman, Bogieman, Boogie Man, Bogy, Bugbear

altri luoghi frequentati: tutti i paesi anglofoni

Un fantasma amorfo e indistinto che si nasconde nell’oscurità per spaventare le vittime ignare. È più una scocciatura che un vero pericolo, e i suoi poteri sono facilmente neutralizzati dalla luce. Il suo nome deriva probabilmente dall’inglese medievale “bugge”, che significava “qualcosa di spaventoso”.

Bokkenrijders

Bokkenrijders

Paesi Bassi

altri luoghi frequentati: Belgio, Germania

Letteralmente, significa “cavalcatori di caproni”: sono ladri fantasma che viaggiano a cavallo di capre volanti. Si tratta di una leggenda creata da vere bande di ladri nel diciottesimo secolo al fine di intimidire e terrorizzare le comunità agricole locali.

Butzemann

Butzemann

Germania

altri nomi: Bütze, Buhmann, Mummelmann, Popelmann

altri luoghi frequentati: Paesi Bassi, Scandinavia

Uno spirito maligno o fantasma senza volto che vaga avvolto in un mantello. Si nasconde negli angoli più bui, sotto il letto o nell’armadio, e attacca i bambini che stanno svegli oltre l’ora della nanna. Il suo nome deriva o dal tedesco medievale bôtzen (fare baccano) o da verbutzen (nascondere o celare).

El hombre del saco

Uomo del sacco

Spagna

altri nomi: Hombre del Saco, Hombre del Costal, Homem do Saco, El Roba-chicos

altri luoghi frequentati: la maggior parte del Sud dell’Europa e dell’America Latina

Un uomo orrido e scarno che rapisce i bambini cattivi in pieno giorno portandoseli via in un sacco. A seconda delle varianti regionali, li rivende o li mangia. In alcune culture, una figura simile all’uomo del sacco lavora anche comecompare perfido di San Nikolaus.

Baba Yaga

Baba Yaga

Russia

altri nomi: Baba Roga, Złota Baba, Ježibaba, gorska maika

altri luoghi frequentati: Paesi slavi

Si tratta di una strega contraddistinta da un forte e profondo legame con la foresta. Vive in una capanna sorretta da enormi zampe di gallina, si sposta a cavallo di un cannone volante e porta con sé un gigantesco pestello. È un po’ ambivalente verso gli esseri umani: a volte li aiuta, a volte li mangia. “Baba” (Баба) significa “donna” mentre “yaga” deriva probabilmente dalla parola proto-slava per serpente, ma si pronuncia in modo simile al polacco “jędza” (strega), al serbo-croato “jeza” (orrore) e al termine “jęza” (malattia) in antico slavo ecclesiastico.

H'awouahoua

H’awouahoua

Algeria

Un mostro il cui corpo è composto da parti di diversi animali, con occhi che lanciano scintille di fuoco e un mantello fatto di vestiti appartenuti ai bambini che si è mangiato.

Tokoloshe

Tokoloshe

Sud Africa

Spiritelli delle acque che agiscono sotto gli ordini di stregoni maligni. Possono diventare invisibili bevendo acqua e ne combinano di tutti i colori. Ci si può proteggere dai loro dispetti durante il sonno mettendo un mattone sotto ogni gamba del letto, ma è necessario l’intervento di uno stregone buono per scacciarli per sempre.

Gurumapa

Gurumapa

Nepal

Gigante cannibale con enormi zanne sporgenti. Nonostante sia molto goloso di bambini, è possibile farlo desistere: oggi gli è dedicata una festa con un banchetto di ringraziamento per non essersi mangiato i bambini del posto.

Wewe Gombel

Wewe Gombel

Indonesia

È lo spirito vendicativo di una donna spinta al suicidio da una delusione d’amore. Diversamente dalla tipica figura del babau, rapisce i bambini per salvarli da genitori cattivi! Si prende amorevole cura di loro nel suo nido in cima a una palma e si rifiuta di restituirli ai loro genitori fino a quando questi non si saranno pentiti del loro comportamento abusivo o negligente.

Namahage

Namahage

Penisola di Oga, Giappone

Questi orchi passano da porta a porta la notte di Capodanno cercando i bambini che si sono comportati male durante l’anno che sta per finire. Sono ben felici di liberare i genitori dai bambini più pigri o insolenti o che semplicemente piangono troppo. Il nome deriva dal famoso ritornello da loro cantato – なもみコ剝げたかよ “Namomi ko hagetaka yo?” (“Stai a curarti i calli?”) – inteso come insulto a chi sta seduto pigramente tutto il giorno davanti al fuoco.

The Jersey devil

The Jersey Devil

New Jersey, USA

altri nomi: il diavolo di Leeds

Una creatura dal corpo simile a un drago, con uno strano amalgama di parti di diversi animali e capace di emettere urla agghiaccianti. Secondo la leggenda, era il tredicesimo figlio della sfortunatissima “mamma LEEDS”, nato nel 1735. Da allora, terrorizza chi è tanto temerario da avventurarsi di notte nelle foreste di pini.

La Llorona

La Llorona

Messico

È il fantasma di una donna che per poter stare con l’uomo di cui era innamorata, uccise i propri figli annegandoli. La donna fu poi respinta dall’amato. Disperata, si lasciò annegare, ma non potrà entrare in paradiso finché non ritrova i suoi bambini. Vaga di notte lungo le rive del fiume alla loro ricerca, gridando “¡Ay mis hijos!” (“oh figli miei!”) e rapisce i bambini altrui, scambiandoli per i propri. Il suo nome deriva dallo spagnolo “llorar” (piangere).

Tata Duende

Tata Duende

Belize

Un piccolo spirito maligno barbuto, senza pollici e con i piedi al contrario, considerato il guardiano della foresta e degli animali. I genitori avvertono i figli che restano fuori casa quando è già calato il buio o che si avventurano nella giungla che il Tata Duende li prenderà e li porterà via. Il suo nome significa “vecchio folletto”.

Metminwi

Mètminwi

Haiti

È un uomo dalle gambe lunghissime che vaga per le città a mezzanotte a caccia di chiunque sia ancora fuori casa al fine di mangiarselo. Il suo nome è una contrazione delle parole francesi “maître” (padrone) e “minuit” (mezzanotte).

Cuca

Cuca

Brasile

altri nomi: Coca, Cucuy
Una famosa ninna nanna brasiliana incita i bambini ad andare a letto, altrimenti arriverà la Cuca, donna coccodrillo, a prenderli e portarli via. È una variazione del portoghese “Coca”.

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John-Erik Jordan

John-Erik Jordan è nato a Los Angeles, California. Dopo aver studiato arte alla Cooper Union di New York ha lavorato come tecnico del montaggio a Los Angeles, per poi dedicarsi alla scrittura. Da quando si è trasferito a Berlino nel 2009 ha scritto per PLAYBerlin, Hebbel-am-Ufer e altre pubblicazioni online. Dal 2014 scrive anche articoli sulle lingue per Babbel.

John-Erik Jordan è nato a Los Angeles, California. Dopo aver studiato arte alla Cooper Union di New York ha lavorato come tecnico del montaggio a Los Angeles, per poi dedicarsi alla scrittura. Da quando si è trasferito a Berlino nel 2009 ha scritto per PLAYBerlin, Hebbel-am-Ufer e altre pubblicazioni online. Dal 2014 scrive anche articoli sulle lingue per Babbel.