L’arte e il galateo del bacio in Italia e nel resto del mondo 💋

Per noi, il bacio ù un gesto semplice, naturale e istintivo per manifestare un sentimento di amore
 ma ù davvero universale?
14/02/2020

Illustrazione di Gabriele Ghisalberti

Per noi, probabilmente, il bacio Ăš il gesto piĂč naturale e istintivo per manifestare un sentimento di amore o di affetto – ma Ăš davvero un gesto universale? Molti sarebbero pronti a scommettere di sĂŹ, e gli antropologi concordano sul fatto che il bacio rientri nel patrimonio gestuale della quasi totalitĂ  della popolazione mondfiale; una minoranza si serve di gesti diversi, ma pur sempre equivalenti, benchĂ© forse non altrettanto espliciti, mentre alcuni gruppi etnici non riescono proprio a tradurne il senso – in fondo, un bacio porta con sĂ© una densitĂ  incredibile di significati e simboli, rituali e religiosi, tradizioni letterarie, cosĂŹ come diversi aspetti giuridici e diplomatici. Oggi esiste persino una scienza che studia le funzioni e gli aspetti dei baci, si chiama filematologia. 

Charles Darwin descrive il bacio nel 1872  (su labbra, viso e altre parti del corpo) come un comportamento che riflette un desiderio naturale di condivisione (dare e ricevere piacere) con la persona amata, ma Ú stato Kristoffer Nyrop, un filologo danese, a scrivere nel 1901 una breve, ma  documentata Storia del bacio.

Non si puĂČ dire che l’uomo sia l’unico essere vivente capace di questo atto fisico e simbolico; in modo diverso, anche alcuni animali possono assumere comportamenti simili alle nostre effusioni per mostrare istintivamente prossimitĂ  e affetto attraverso il contatto fisico tra loro e persino nei confronti delle persone o di altre specie animali. Una cosa Ăš certa, non tutti i baci si danno allo stesso modo, in ogni parte del mondo, nĂ© hanno un unico, esclusivo significato; sembra che solo per un terzo delle culture del mondo il bacio abbia una connotazione romantica o sessuale, anzi, alcuni etnologi hanno evidenziato quanto questa pretesa di universalismo, sia viziata da una visione etnocentrica tutta occidentale.

💋 Le origini del bacio 💋

Come ù nato questo gesto così semplice? Le ipotesi sono diverse, ma fondamentalmente il rimando ù connesso al bisogno primordiale di sussistenza: quello del bambino che sugge il latte dal seno materno durante l’allattamento, gesto che si sarebbe poi esteso al gesto per alimentarsi e, in un ulteriore passaggio dal morso al bacio, all’approccio sessuale per riprodursi.

Diamo un po’ i numeri:

Forse non vi stupirĂ , ma Italia e Francia sono in assoluto i due paesi in cui ci si bacia quotidianamente di piĂč, con circa 7-8 baci al giorno. I tedeschi e i nordici, sono decisamente piĂč riservati, solo 3-4 al dĂŹ. Per quanto riguarda il primo bacio, fancesi, italiani e – strano ma vero – tedeschi, sono (sempre piĂč) precoci: dai 12 ai 15 anni; mentre in Giappone la questione si fa piĂč seria, la media Ăš dai 16 anni in poi
 e non Ăš raro aspettare fino ai 19! Dice il vero l’adagio: «non si scorda mai».

L’ars amandi indiana, illustra nel KāmasĆ«tra un catalogo di ben 30 tecniche differenti per baciare il partner. Il bacio perfetto, secondo un sondaggio ‘social’ della Virgin Atlantic Airways, dovrebbe durare 12 secondi. Con quante persone ci scambiamo baci romantici nell’arco di una vita? In media, una ventina. Sempre secondo gli antropologi, sono le societĂ  piĂč stratificate e complesse quelle in cui ci si bacia piĂč di frequente, e il numero di baci dati da una persona in una vita intera supera i 100.000. Avete idea di quanti muscoli vengano attivati per compiere questa piacevole attivitĂ ? Circa 140, di cui 35 facciali e oltre 110 posturali. Inoltre, con un solo bacio appassionato, possiamo consumare fino a 5 calorie, baciandosi per un minuto, circa 25 e dopo un’ora di effusioni, potremmo anche saltare l’attivitĂ  in palestra, perchĂ© il dispendio energetico arriverebbe a sfiorare le 1.500 kcal. Sembra poi che baciarsi di frequente possa allungare l’aspettativa di vita di un lustro!

Sapete giĂ  dell’esistenza del World Kiss Day, una giornata dedicata a celebrare questo gesto quotidiano? Non si festeggia il 14 febbraio, bensĂŹ il 6 luglio, perchĂ© cosĂŹ hanno deciso in Inghilterra nel 1990. 

💋 Baci da record 💋

Proprio nel giorno di San Valentino del 2013, una coppia thailandese ha stabilito il record del bacio piĂč lungo, durato 51 ore e 35 minuti. Per quanto tempo ci si puĂČ baciare in apnea? 3 minuti e 43 secondi, Ăš il record di una coppia lombarda, raggiunto a una profonditĂ  di 30 metri sotto il livello del mare di Zoagli nel 2012.

💋 Baci da film 💋

Il primissimo bacio di coppia sul grande schermo risale al 1896: la scena del cortometraggio The Kiss, di soli 18 secondi, sembra rievocare la fine del musical teatrale The Widow Jones – e ai tempi fu un vero scandalo! Segnaliamo,  solo come dato socio-culturale – che il 1927 Ăš stato l’anno del primo bacio (velato) tra due uomini: il film Ăš Wings, vincitore del premio Oscar sia per la produzione, sia per i migliori effetti tecnici. Per quanto riguarda invece uno dei primi baci saffici risaliamo a Lady of the Night, film muto del 1925, con Norma Shearer interprete di due ruoli e, pare, Joan Crawford come controfigura non accreditata. PiĂč celebre, Ăš quello in Morocco, film del 1930 con Marlene Dietrich (lo avete visto?), capace di sedurre tanto gli uomini (nientemeno che Gary Cooper), quanto le donne.
L’attrice descrive cosĂŹ la scena in una lettera al marito: «Sai cosa faccio, vestita con il frac? Mi avvicino a una bella donna seduta a un tavolo e la bacio – sulla bocca! [
] Ti immagini le reazioni quando il film uscirĂ  in Europa?» [cit. qui]. Resta solo da aggiungere 
che a Hollywood, tra gli anni ’50 e ’60, il bacio appassionato ha sublimato le immagini – ritenute oscene in senso etimologico, cioù (da tenere) fuori dalla scena – del rapporto sessuale.

💋 Gli effetti benùfici di un bacio 💋

Il bacio Ăš dunque fondamentale alla conservazione e evoluzione della specie, nonchĂ© meccanismo primitivo per stabilire legami di tipo sociale. Quella sensazione di benessere e tranquillitĂ  che infondono i baci, non Ăš solo un’indiscutibile sensazione individuale: alcuni studi scientifici hanno evidenziato i molti effetti benĂšfici che i baci hanno sulla salute fisica e psicologica delle persone.
Ne abbiamo visti un paio poco sopra: dispendio energetico e incremento dell’aspettativa di vita
 ora, senza farne una questione meramente chimica, approfondiamo un po’.

Benessere
 olistico

Baciarsi implica l’attivazione e il rilascio di neurotrasmettitori endogeni e ormoni, come l’ossitocina e la vasopressina, gli stessi che produce una madre durante l’allattamento del proprio bambino. Il cervello rilascia anche sostanze che hanno effetti simili agli oppiacei, come la dopamina (chiamato anche ‘ormone della felicità‘), capace di agire direttamente sull’umore: insomma, Ăš quasi una garanzia di stabilitĂ  emotiva. Non dovremmo trascurare anche il rilascio di adrenalina, che ci rende piĂč sensibili, attenti e ricettivi
 incrementando i battiti cardiaci e riducendo la pressione arteriosa: ecco spiegato (se pur solo fisicamente) il batticuore! E non Ăš tutto, perchĂ© questi ormoni e sostanze hanno, detto in parole povere, anche proprietĂ  curative: riducono lo stress, agendo da regolatore sui livelli di cortisolo (conosciuto come ‘ormone dello stress‘) che affatica cuore e fegato, e dunque anche del colesterolo. Inoltre, attenuano il dolore (il mal di testa non Ăš una scusa credibile) liberando endorfine; di conseguenza sarĂ  piĂč semplice riequilibrare la propria salute mentale e fisica, insomma, non solo yoga, anche il bacio Ăš un perfetto rimedio olistico! Last but not least, aiuta a migliorare la qualitĂ  del sonno e la propria autostima
 e l’esercizio muscolare del volto di cui abbiamo fatto cenno prima, Ăš un ottimo anti-aging!

Dieci baci al giorno, nessun medico intorno

È risaputo che lo stress possa acutizzare alcune patologie, tra cui le allergie, come ad esempio certe forme di dermatite. Baciatevi di piĂč, e anche la pelle vi ringrazierĂ . Vogliamo parlare del sistema immunitario? Attraverso lo scambio salivare, si trasmettono piĂč o meno 300 diversi batteri (non preoccupatevi, il 90% di essi Ăš innocuo) che possono persino rinforzarlo, esponendo il sistema dell’individuo a nuovi germi da combattere (ecco lo studio). Certo, il rischio di prendersi una mononucleosi, la cosiddetta «malattia del bacio», rimane – Ăš di natura virale e si prende a ogni etĂ , anche se Ăš diffusa in particolare tra gli adolescenti. I sintomi: faringite o mal di gola, stanchezza persistente, febbre e linfonodi ingrossati. L’atto del bacio stimola inoltre le ghiandole salivari che producono cosĂŹ una maggiore quantitĂ  di saliva, facilitando la rimozione di residui di cibo nella cavitĂ  orale, prevenendo il rischio di carie: non sarĂ  abbastanza per dire addio al proprio dentista, ma dovrebbe essere piĂč gradevole di una gomma da masticare allo xilitolo!

💋 Raccomandazioni (inutili, ma non troppo) 💋

Queste raccomandazioni potrebbero sembrare ovvie, ma il galateo impone alcune ‘piccole’ accortezze che non si possono in nessun caso aggirare: abbiate cura della vostra igiene orale, spazzolatevi denti (lingua) e usate il filo interdentale! Una mentina puĂČ esservi d’aiuto durante la giornata o in viaggio, per rinfrescare la bocca, ma non sostituisce acqua e dentifricio appena svegli, dopo ogni pasto e prima di andare a dormire! Andateci piano con rossetti e gloss per le labbra: il sapore e la consistenza pastosa, appiccicosa o scivolosa non sono per nulla gradevoli. Idratate le labbra, mattina e sera o quando Ăš necessario, con una crema al burro di cacao, aloe o calendula. Rispettate sempre i tempi, lo spazio, la cultura e la privacy del partner. Basta, significa basta. No, significa no.

💋 24.000 baci 💋

Forse a ventiquattromila non ci arriveremo, ma vediamo alcuni tipi di baci che siamo soliti scambiarci!

Il bacio sulla guancia

Iniziamo da un semplice bacio di saluto informale, in alcuni casi di affetto o riconciliazione: il bacio sulla guancia, che ci si dĂ  a vicenda offrendo alternativamente l’una e l’altra guancia; Ăš spesso motivo di imbarazzo perchĂ© non si sa mai con certezza da che parte iniziare nĂ© quanti baci dare
 sembra che il 65% delle persone voltino istintivamente la testa verso destra, per offrire per prima la guancia sinistra e che i baci possano variare da 1 a 5. Voi quanti ne date?

I francesi hanno tentato di definire la situazione una volta per tutte, attraverso una semplice infografica, che vi permette di visualizzare, regione per regione, quanti baci sono piĂč appropriati: a Parigi, come in gran parte del territorio francese se ne danno due, ma puĂČ facilmente trasformarsi, alla frase d’ordinanza « On se fait la bise ? », in un lungo cerimoniale cui Ăš impossibile sottrarsi, finchĂ© non ci si Ăš baciati un po’ tutti reciprocamente: in alcune occasioni potrebbe diventare un’attivitĂ  decisamente impegnativa.

In Italia, Grecia e Spagna sono piĂč generosi, se ne danno tre. Sono tre anche nell’Europa dell’est (Serbia, Romania, Bulgaria), cosĂŹ come Ăš diffusissimo in Medio Oriente – il triplo bacio di fratellanza Ăš tipico della cultura ortodossa e orientale. Non Ăš poi un caso che, ad esempio, nei Vangeli secondo Matteo e Marco, Giuda abbia scelto proprio questo gesto fraterno per tradire la fiducia di GesĂč. In alcuni paesi arabi Ăš abitudine scambiarsi pubblicamente baci ‘guancia a guancia’ o mimandoli ‘in aria’, senza necessariamente toccare la pelle dell’altro, tra individui maschili che appoggiano le mani sulle spalle dell’altro, come un abbraccio; mentre i baci tra un uomo e una donna sono considerati una questione privata, da proteggere entro le mura domestiche. 

In Olanda, la cosa piĂč importante Ăš che siano sempre dispari, perchĂ© Ăš uso iniziare e finire dalla stessa parte (anche qui, tre sono perfetti). Nella penisola scandinava, in Danimarca, Islanda, Groenlandia, isole Åland e FĂŠr Øer, come anche nel Regno Unito, in Germania e negli Stati Uniti sono decisamente meno espansivi, non si usa, o non si fa, se non in contesti piĂč rilassati e di confidenza (in questo caso ne basta uno), non destabilizzateli troppo! In altre parti del mondo, il bacio Ăš addirittura considerato un tabou, come per alcune tribĂč dell’Africa (in Sudan, il bacio ruba l’anima), talvolta persino volgare e fastidioso, o imbarazzante come in Giappone; mentre in Cina Ăš considerato poco igienico.

💋 Il bacio sulle labbra 💋

È il bacio romantico per eccellenza, nell’immaginario che probabilmente condividiamo, simbolo di attrazione fisica; avvicinandoci alla bocca dell’altro, possiamo sentirne l’odore, tanto da attivare una «modalitĂ -intimità», che permette, addirittura, di valutare istintivamente l’altro come potenziale partner. Dal momento che «un bacio tira l’altro», andiamo avanti


💋 Il french kiss 💋

Il french kiss altrimenti detto in italiano bacio alla francese (o alla fiorentina per i puristi della lingua italiana). È il bacio con la lingua, ma cosa ve lo dico a fare! Sapevate, perĂČ, che questo termine Ăš entrato nell’uso comune della lingua inglese nel 1923 per ridicolizzare la cultura francese? I francesi, comunque, dicono galocher.

Un bacio intimo e coinvolgente, non di rado preliminare di una promessa (possibilmente da mantenere) e soprattutto espressione di desiderio. Lo racconta anche Apuleio nelle Metamorfosi, riferendosi al bacio di Venere, promesso all’uomo meritevole: «da Venere in persona [riceverĂ ] sette meravigliosi baci, e uno addolcito di molto dal tocco della sua lingua carezzevole» (libro XI, VI, 8).

In italiano usiamo due modi gergali per definirlo, che rendono immediatamente idea di cosa stiamo dicendo:  limone (da limonare, d’uso nelle regioni del nord) o pomicio (da pomiciare, piĂč usato al centro-sud). L’origine dell’espressione limonare puĂČ risalire a ben tre teorie diverse: la piĂč semplice e immediata, rimanda alla somiglianza di questo atto con il movimento rotatorio della mano che spreme un limone, cosĂŹ come al succo che se ne ricava. Sembra perĂČ che in Lombardia il termine venisse ricondotto alle allusioni dei futtivendoli maliziosi che, un tempo, vendevano i limoni sempre in coppia: «Cinq ghei due, i limonitt» (lett. cinque centesimi due, i limoni). Infine, l’espressione potrebbe derivare da un’antica tradizione, secondo la quale per chiedere in sposa una ragazza si usava regalarle un limone: se morso, la proposta matrimoniale veniva accettata e il fidanzamento sancito. Per quanto riguarda pomiciare, termine romanesco, rimanda figurativamente alla (pietra) pĂČmice, e alla sua funzione di pulitura, strofinatura e lisciatura
 insomma, ci siamo capiti.

💋 Il bacio sulla fronte 💋

È un bacio di affetto incondizionato, considerato in alcune culture molto potente, perchĂ©, sostanzialmente viene dato sul ‘terzo occhio‘, ritenuto, nell’antichitĂ , sede dell’anima e fonte della melatonina, una sostanza fondamentale per la regolazione del ritmo cicardiano (lett.: intorno al giorno; ergo, periodo di circa 24 ore). Infonde sicurezza e incrementa le facoltĂ  percettive perchĂ© stimola la ghiandola pineale. Forse per questo, il bacio che le madri danno ai propri figli, anche – avete presente? – per rilevare la temperatura corporea, o meglio, per ‘misurare la febbre‘, attraverso la pressione sulla fronte delle labbra, ricchissime di terminazioni nervose e dunque molto sensibili anche alle variazioni termiche.

Ne esiste un altro tipo particolare, che consiste nell’appoggiare una fonte a quella di un’altra persona e in uno strofinamento leggero di nasi e labbra, a occhi chiusi: esatto, Ăš proprio quello tra gli eschimesi! In Thailandia, l’hom gĂ€m Ăš uno scambio affettivo e olfattivo: senza mai esagerare, si avvicina il proprio naso alle labbra del partner, inspirando profondamente. Tra la popolazione delle Isole Trobriand, al largo di Papua Nuova Guinea, Ăš ancora il morso a sostituire il bacio: a scelta, il sopracciglio dell’amat*, o un ciuffo dei suoi capelli. Sempre in Oceania, anche l’hongi dei Maori descrive l’incontro e il saluto tra due persone che si premono reciprocamente naso e fronte, ma equivale a una semplice stretta di mano.

💋 Il baciamano 💋

In Austria, pensate, si usa ancora il baciamano; un gesto – sempre piĂč raro – di cortesia, rispetto e galanteria di una persona nei confronti di un’altra; solitamente, di un uomo verso una donna. Il bon ton stabilisce che puĂČ essere fatto solo alle signore, ma non alle ragazze e che dev’essere comunque molto rapido. È la donna a porgere il dorso della mano, l’uomo deve solo raccogliere la mano e avvicinarsi ad essa, simulando il bacio, senza perĂČ appoggiare mai le labbra. Oggi, per lo piĂč, Ăš un gesto d’uso in ambito religioso o diplomatico, mentre Ăš molto comune in paesi orientali come Turchia e Brunei, e dell’Asia come Malaysia e Indonesia anche tra persone dello stesso genere, parenti stretti e insegnanti.

Su come ci si saluta, ci sarebbe molto da dire
 ma ne scriveremo un’altra volta!

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Laura Atie
Milano Ú la sua città, ma torna sempre a Parigi che considera uno stato dell'anima. Si occupa di estetica, di arti visive e performative, ma anche di editoria e comunicazione. Quando non legge, probabilmente Ú al cinema o a teatro; quando ascolta musica, tiene il ritmo after-beat. È molto alta, ma i tacchi se li mette lo stesso.
Milano Ú la sua città, ma torna sempre a Parigi che considera uno stato dell'anima. Si occupa di estetica, di arti visive e performative, ma anche di editoria e comunicazione. Quando non legge, probabilmente Ú al cinema o a teatro; quando ascolta musica, tiene il ritmo after-beat. È molto alta, ma i tacchi se li mette lo stesso.

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