Le differenze linguistiche tra il russo e l’ucraino
Due lingue appartenenti alla stessa famiglia linguistica, divise da una grande fetta di storia.
La lingua russa appartiene al gruppo delle lingue slave orientali ed è una delle lingue più parlate al mondo. La sua storia inizia con le lingue slave antiche, parlate dai popoli slavi che abitavano le attuali regioni dell'Europa orientale. Nel IX secolo, con l'espansione della Rus' di Kiev, la lingua cominciò a svilupparsi e a differenziarsi dalle altre lingue slave. L'adozione del cristianesimo nel 988 d.C. portò all'influenza del greco ecclesiastico e alla creazione di un alfabeto basato su quello cirillico, sviluppato dai santi Cirillo e Metodio. Nel corso dei secoli, la lingua russa ha subito diverse trasformazioni, influenzata da fattori politici, culturali e sociali, inclusi i contatti con le lingue europee e l'uso del francese durante il regno di Pietro il Grande. Oggi, il russo è la lingua ufficiale della Federazione Russa e una delle lingue ufficiali delle Nazioni Unite, con una ricca letteratura che include opere di autori celebri come Dostoevskij e Tolstoj.
A caratterizzare la lingua è l'utilizzo dell'alfabeto cirillico, ideato dai monaci nel lontano 864 per l'evangelizzazione degli slavi della Moravia. Del 1770 è l'introduzione dell'alfabeto civile su iniziativa di Pietro il Grande. L'alfabeto "moderno", del 1917, si differenzia per la soppressione, rispetto a quello civile, di 4 lettere. La modifica ha portato l'alfabeto a presentare 33 lettere: 7 latine, 9 greche, 15 russe, 1 segno "duro" (addolcisce la consonante che lo precede) e 1 "molle" (indurisce la consonante che lo precede). Se di primo acchito il russo potrebbe apparirvi difficile, saranno gli esercizi mirati all'ascolto di Babbel a permettervi di familiarizzare con alcuni termini di uso comune, e ad aiutarvi nella pronuncia. Il sistema di riconoscimento vocale si rivelerà molto utile in ambito fonetico.
Se volete studiare il russo, è bene conoscere quali sono le caratteristiche principali di questa lingua. Si tratta infatti di una lingua difficile da imparare per chi è di madrelingua italiana, dato che molti elementi sono estranei alla nostra lingua. Tuttavia, non si tratta di un compito particolarmente ostico, dato che il russo è una lingua molto diffusa e quindi le risorse per impararlo sono numerose e facili da trovare. Ecco quali sono le principali caratteristiche della lingua russa!
La lingua russa utilizza l’alfabeto cirillico, che è composto da 33 lettere e presenta alcune vocali e consonanti che non esistono in italiano. A differenza dell'italiano, il russo non prevede l'uso di articoli, né determinativi né indeterminativi. Questo significa che parole come "la mamma" o "una casa" si traducono semplicemente come "мама" (mama) e "дом" (dom). La scrittura russa si distingue anche per l'assenza di accenti scritti, rendendo la pronuncia e l'intonazione un aspetto fondamentale da apprendere per chi studia la lingua.
La morfologia russa è caratterizzata dalla declinazione dei sostantivi, che avviene attraverso sei casi: nominativo, accusativo, dativo, genitivo, prepositivo e strumentale. Ogni caso ha una funzione specifica all'interno della frase, che consente una certa libertà nell'ordine degli elementi. I sostantivi russi hanno tre generi (maschile, femminile e neutro) al singolare, mentre al plurale non si fa distinzione di genere. Gli aggettivi concordano con i sostantivi in genere e numero, e possono precedere o seguire il nome a seconda della loro funzione.
La sintassi russa è piuttosto flessibile e permtte un ordine libero degli elementi all'interno della frase. Tuttavia, generalmente si pone l'elemento più significativo all'inizio. La declinazione secondo i casi consente di identificare chiaramente le funzioni di ogni componente nella frase.
Dal punto di vista fonetico, il russo presenta sette vocali, alcune delle quali assumono suoni diversi a seconda della loro posizione all'interno della parola. Le persone di madrelingua italiana potrebbero trovare alcune dfficoltà nella pronuncia di suoni consonantici, dato che alcuni suoni della fonetica russa non hanno equivalenti diretti in italiano. Ad esempio, la lettera "ы" ha un suono unico che può risultare complicato da riprodurre. Inoltre, il raddoppio delle consonanti è raro in russo, il che può portare a confusione nei parlanti non nativi.
La coniugazione dei verbi russi è un'altra caratteristica distintiva. Non esistono ausiliari nella lingua russa, e il verbo "essere" è utilizzato in modo limitato. I verbi russi si distinguono tra aspetto imperfettivo e perfettivo, il che significa che ogni azione può essere espressa con due verbi diversi, a seconda che si voglia enfatizzare l'azione in corso o il suo completamento. Questo approccio offre una maggiore precisione nell'espressione temporale e contestuale delle azioni.
La lingua russa è parlata principalmente in Russia, dove è la lingua ufficiale e la più diffusa. Tuttavia, la sua influenza si estende ben oltre i confini russi. È una delle lingue ufficiali di diversi paesi dell'ex Unione Sovietica, tra cui Bielorussia, Kazakistan e Kirghizistan. Inoltre, il russo è ampiamente parlato in Ucraina, Estonia, Lettonia e Lituania, dove molte comunità di origine russa mantengono viva la lingua.
Fuori dall'Europa, il russo è una lingua importante in alcune nazioni dell'Asia centrale e del Caucaso. Anche in paesi come Israele, Germania e Stati Uniti esistono significative comunità di parlanti russi, frutto di migrazioni nel corso degli anni.
Due lingue appartenenti alla stessa famiglia linguistica, divise da una grande fetta di storia.
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