Tra porzioni XXL e sedie alle parate: ecco i consigli di Babbel per la vacanza perfetta negli Stati Uniti

Avete in programma di andare negli Stati Uniti quest’estate? Non siete i soli. Secondo un sondaggio condotto da Babbel la meta ideale per le vacanze degli italiani è New York. Abbiamo quindi pensato di darvi un paio di consigli su cosa aspettarvi e soprattutto su cosa evitare quando sarete lì. Se vi interessa l’aspetto culturale […]
vacanza

Avete in programma di andare negli Stati Uniti quest’estate? Non siete i soli. Secondo un sondaggio condotto da Babbel la meta ideale per le vacanze degli italiani è New York. Abbiamo quindi pensato di darvi un paio di consigli su cosa aspettarvi e soprattutto su cosa evitare quando sarete lì. Se vi interessa l’aspetto culturale e vi piacerebbe avere più informazioni sulle varie località, dalla caotica Grande Mela alle rilassanti Hawaii, abbiamo quello che fa per voi: un intero corso a tema, “Visita gli Stati Uniti“. Potrete così soddisfare la vostra curiosità mentre imparate l’inglese!

Togliersi di mezzo

Questo riguarda soprattutto le grandi città, in particolare New York. Certo, con tutti i quei grattacieli si starebbe tutto il giorno con il naso per aria, sognando ad occhi… e bocca aperta. Ma non ci sono solo i turisti, c’è chi lavora, chi deve fare commissioni, chi deve arrivare da A a B… ed in fretta! A questo proposito, togliersi di mezzo è la cosa migliore che si possa fare. Specialmente nella cosiddetta “rush hour”, nell’ora di punta in cui tutti (davvero tutti!) si spostano verso una meta ben precisa. Se si va a prendere la metro, ecco un semplice consiglio: state sulla destra della scala. Il lato sinistro è riservato a chi ha fretta. Non preoccupatevi: in caso ve ne dimenticaste, non mancheranno di farvelo notare…

Attenzione alle porzioni

Le porzioni in     America sono spesso XXL. Ciò significa che, anche ordinando un caffè piccolo, rischierete di ricevere una quantità circa sei volte superiore a quella desiderata. Quindi attenzione, anche ordinando da mangiare: un “antipasto”, il cosiddetto “starter” è di norma già grande quanto un primo piatto italiano. Avete presente le “tapas” spagnole? Ecco, esattamente il contrario. Il nostro consiglio è quindi di non ordinare mai “qualche” antipasto e un primo. A meno che non siate veramente, veramente, affamati.

Prepararsi ad una colazione… diversa

La colazione negli Stati Uniti è “leggermente” diversa da quella italiana. Se vi aspettavate caffè e cornetto è meglio che mettersi l’animo (e lo stomaco) in pace: sandwich con uova e pancetta, pancake con salsiccia e patate… e chi più ne ha più ne metta, come possiamo vedere in questa famosa catena di ristorazione.

Tirar fuori le sedie

Gli Americani hanno un debole per le parate. Il giorno dell’indipendenza o il giorno del     ringraziamento, ad esempio, la maggior parte delle città organizzerà una parata e… si tireranno fuori le sedie! Già dalla sera prima avrete modo di vedere gente intenta ad allineare sedie in strada per assicurarsi un posto in prima fila alla parata. Quindi, se volete sentirvi dei “local” e soprattutto non restare in piedi, armatevi di una bella sedia! Per chi non avesse sedie a portata di mano, c’è anche la variante più semplice: delimitare il proprio spazio vitale con del nastro adesivo.

Uscire presto la sera

In America si cena generalmente verso le sette e si esce per le nove. Fatelo anche voi, anche perché quasi tutti i bar chiudono alle 2:30 del mattino, e a meno che non siate pronti a passare la notte in discoteca… in giro non resterà più molto da fare.

Pagare con la carta di credito

Un caffè da due dollari, una maglietta o una cena in quel ristorante costoso? Si può pagare tutto con la carta di credito. I più lo fanno. Non solo è accettato, ma alquanto usuale che i clienti paghino anche le somme più piccole di denaro in questo modo. Quindi, anche se la nostra anima europea si ribella solo al pensiero: lasciate a casa i bigliettoni, uscite muniti di carta di credito!

Mara Zatti

Mara Zatti ricopre il ruolo di Senior PR Manager presso Babbel. Dopo aver studiato Lettere classiche a Venezia, si è trasferita in Germania per seguire la sua passione e completare i suoi studi con un dottorato in Archeologia classica. Ha iniziato la sua carriera come giornalista e ora lavora "dall'altro lato", facendo ufficio stampa, parlando e scrivendo dei metodi più moderni per imparare le lingue e di nuove tecnologie. A volte la vita è strana.

Mara Zatti ricopre il ruolo di Senior PR Manager presso Babbel. Dopo aver studiato Lettere classiche a Venezia, si è trasferita in Germania per seguire la sua passione e completare i suoi studi con un dottorato in Archeologia classica. Ha iniziato la sua carriera come giornalista e ora lavora "dall'altro lato", facendo ufficio stampa, parlando e scrivendo dei metodi più moderni per imparare le lingue e di nuove tecnologie. A volte la vita è strana.

Articoli che ti potrebbero interessare

La Pasqua nel mondo: chi porta davvero le uova di Pasqua?

La Pasqua si festeggia in molte parti del mondo con tradizioni un po’ diverse. Le uova di Pasqua sono il minimo comune denominatore, ma chi le porta?

Imparare in modo autonomo: ecco i metodi degli esperti di Babbel

Gli esperti di lingue di Babbel ci spiegano come integrare le app per l’apprendimento delle lingue con altri metodi divertenti, efficaci e adatti a tutte le tasche.

Studio accademico mostra come gli utenti di Babbel più motivati migliorino rapidamente la proprietà di linguaggio, la grammatica e il vocabolario.

Malgrado il successo commerciale e le diffusione crescente di varie app per imparare le lingue, sono relativamente poche  le informazioni disponibili sui risultati derivanti dall’utilizzo di questi strumenti d’apprendimento. Babbel si impegna a fornire trasparenza su come gli studenti più attenti e scrupolosi riescano a migliorare le loro capacità di conversazione in lingua. Per questo […]