Matthew Youlden è iperpoliglotta, linguista ed esperto linguistico di Babbel. Forse lo conoscete già: si è visto letteralmente ovunque su internet. Ma chi è davvero? Ce lo svela Sam Taylor.
Se questo sorriso vi sembra familiare, c’è un motivo: è quello di Matthew Youlden, che dal 2014 è diventato il volto di Babbel (sì, quel rosso carota della barba è il suo colore naturale). Negli ultimi due anni è finito sui giornali, in televisione e alla radio in tutto il mondo e lo si trova, ovviamente, ovunque su internet.
Ma perché proprio Matthew? Oltre naturalmente ad avere un sorriso smagliante, perché è quello che chiamiamo un iperpoliglotta. In base alle sue stime, Matthew parla quasi 20 lingue, di cui 9 o 10 correntemente. In base alle mie stime, è fin troppo modesto. Io e Matthew lavoriamo nello stesso ufficio e lo sento passare da una lingua all’altra di continuo come niente fosse. Per lui è normale scambiare due chiacchiere in catalano mentre sta scrivendo un’e-mail in tedesco, rispondere a domande in italiano e nel frattempo tenermi a bada mentre lo interrompo in inglese.
Oltre alla sua passione per le lingue, Matthew ha il dono straordinario di essere una fonte di ispirazione per gli altri. Il suo entusiasmo per le lingue è così contagioso che gli abbiamo affidato il nuovissimo incarico di esperto linguistico.
L’esperto linguistico di Babbel
Cosa faceva in precedenza? Metteva i suoi talenti al servizio dei nostri corsi, naturalmente. Visto che Matthew era riuscito a decifrare il codice dello studio delle lingue, ci è sembrato giusto chiedergli di condividere il suo know-how e aiutare i nostri utenti a imparare una nuova lingua per conto proprio. Un compito che gli è riuscito del tutto naturale:
“Creare un corso di lingua, credeteci o no, è una cosa che mi diverte moltissimo”, dice Matthew. “Dal trovare le prime idee sui contenuti allo scriverli, dar loro forma, tradurli e poi registrare i clip audio – è un lavoro che richiede molto più di quanto si possa pensare”.
Una giornata tipicaCome molti nel team di Babbel, Matthew vive a Berlino. Ha lasciato le steak pie della natia Manchester per il currywurst della capitale tedesca, dove condivide un appartamento con il fratello gemello Michael, che, guarda caso, è un altro iperpoliglotta.
A seconda del giorno della settimana, Matthew esce di casa la mattina per dirigersi o al quartier generale di Babbel o all’università, dove attualmente tiene lezioni mentre sta completando un dottorato in linguistica applicata.
Se è uno dei giorni in cui lavora da Babbel, arriva in ufficio di mattina presto. Si siede quindi alla sua scrivania nell’angolo vicino alla finestra e inizia le attività della giornata – scrivere articoli, preparare discorsi, trovare il tempo per tutti i meeting a cui è richiesta la sua presenza (e, mi piace immaginare, rispondere alle numerosissime e-mail dei suoi fan).
“A volte mi capita di ricevere e-mail da persone che hanno deciso di imparare una nuova lingua o riprenderne una che avevano abbandonato”, dice Matthew. “È un piacere quando mi dicono che hanno letto un articolo o guardato un video che ha dato loro la motivazione di iniziare. Se riesco a incoraggiare altre persone a lanciarsi e provare ad imparare una lingua, posso dire di aver fatto il mio lavoro per quel giorno!”.
E poi, dopo il lavoro?
“Una pinta di sidro e un pacchetto di patatine al formaggio e cipolla sulla via di casa”, aggiunge, da vero inglese fedele alle tradizioni.
Come si diventa poliglottaA questo punto potreste chiedervi: ma perché mai una persona dovrebbe aver voglia di parlare così tante lingue?
“Il mio interesse è nato dal desiderio di vedere il mondo al di là della mia città”, risponde Matthew. “Ho sempre avuto una grande curiosità per altri paesi, altri popoli, altre culture – volevo vedere come può essere diversa la vita in una comunità con una lingua diversa. Credo sia stato questo a darmi davvero la motivazione.
Ci sono così tanti vantaggi nell’imparare una lingua – ti apre davvero nuovi orizzonti. Certo, puoi andare praticamente ovunque comunicando solo a gesti, ma così non ti sentirai mai davvero a tuo agio. Almeno non come puoi esserlo quando sei in grado di interagire pienamente in ogni situazione che ti capita”.
E non si tratta solo di ordinare il caffè o comprare i biglietti del treno:
“Le possibilità sono praticamente infinite. Le lingue hanno un grande valore pratico e logistico quando viaggi, certo, ma sono utilissime anche per il lavoro, per tenere allenata la mente, per migliorare sé stessi in generale o per scoprire prospettive diverse. Ti possono aiutare anche a incontrare l’uomo o la donna dei tuoi sogni dove non avresti mai immaginato”.
E cosa riserva il futuro?Il lavoro di Matthew non finisce mai ma, per fortuna, è un lavoro che lo appassiona. Ci saranno sempre persone a cui far scoprire il piacere di imparare le lingue, anche se prima dovrà imparare la loro lingua madre per poterglielo spiegare meglio.
Attualmente Matthew ha in programma vari interventi a conferenze ed eventi di alto profilo, interviste e articoli sulla stampa per conto di Babbel. Nel resto del suo tempo si dà da fare per finire il dottorato, quindi tra non molto lo potremo chiamare Dottor Youlden.
E quali saranno le sue prossime lingue? Il gallese, perché è parente stretto dell’irlandese, sua lingua madre, e l’inuktitut, perché… beh, perché è Matthew.
AppendiceEcco la parte che volevate davvero leggere – la lista completa di tutte le lingue che Matthew parla correntemente:
- inglese
- tedesco
- irlandese
- francese
- spagnolo
- catalano
- portoghese
- italiano
- ebraico
Matthew parla anche queste lingue, anche se non ancora correntemente:
- olandese
- afrikaans
- ucraino
- serbo-croato
- galego
- maltese
- turco
- basso tedesco (Plattdeutsch)
Riesce a cavarsela in queste lingue:
- faroese
- papiamento
- norvegese
- svedese
E ora, come dicevamo, vuole imparare addirittura il gallese e l’inuktitut. Perché, a quanto pare, 21 lingue non gli bastano!