Un fenomeno mondiale: ecco i 5 motivi per cui 1.000.000 di persone ha scelto di usare questa app per imparare le lingue

Babbel ha conquistato 1 milione di utenti: scopriamo assieme quali sono le ragioni per preferire questo metodo di apprendimento.

Nel 2007, gli esperti linguistici di Babbel hanno deciso di rendere facile e accessibile l’apprendimento di una lingua straniera. In nove anni, i quattro fondatori si sono moltiplicati e ora il team conta circa 400 persone tra linguisti, insegnanti, poliglotti e scrittori, tutti appassionati dell’apprendimento delle lingue straniere. Ogni giorno lavorano per offrire corsi in 14 lingue straniere in 7 lingue, il che corrisponde a un totale di 98 corsi creati su misura per i bisogni di ciascun individuo.

Come sta andando?

I numeri parlano da soli: più di un milione di persone ha scelto Babbel e il numero continua a crescere. Ma come mai la app di Babbel è così popolare?

Abbiamo scelto le 5 ragioni principali:

1. Le persone dietro alla creazione della app

Babbel è composta da persone unite da un comune obiettivo: creare il migliore strumento per imparare le lingue. Vi sembra un progetto troppo ambizioso? Beh, la manifestazione dichiarata della propria ambizione possiede una grandissima forza attrattiva, fatto essenziale per un’azienda che richiede specialisti in 98 combinazioni linguistiche, sia che si tratti di trovare un insegnante italiano in grado di costruire un corso in indonesiano, sia che si tratti di trovare un designer che deve localizzare le grafiche per incontrare i gusti e la cultura di sette diversi paesi. Questa necessità ha creato un team multilingue unico e diversificato, sempre pronto a portare innovazione nel mondo dell’apprendimento linguistico.

2. Il prodotto E il servizio rendono Babbel la migliore app per imparare le lingue

Le app dedicate all’apprendimento linguistico hanno il vantaggio principale di essere sempre a portata di mano… e di smartphone. Inoltre, non bisogna dimenticare che un prodotto che funziona sul web, può essere continuamente migliorato e aggiornato: non è statico e può adattarsi meglio ai bisogni dell’utente. Certo, la grammatica tedesca è difficile da imparare e tutte quelle parole francesi suonano diversamente da come sono scritte… ma il bello sta proprio qui: Babbel riesce a rendere semplici le cose complicate.

3. Gli studenti aiutano Babbel a migliorare

Tutti gli utenti hanno una loro storia e ragione precisa per imparare una lingua. Babbel ha raccolto alcune storie davvero belle, come ad esempio quella del centenario Gianni che usa Skype per comunicare con la figlia che vive a New York e che sta imparando l’inglese per parlare con la baby sitter della sua bisnipotina, oppure la storia di Cecilia, poliglotta italiana che vive all’estero da tanti anni e che sta imparando il tedesco con l’obiettivo di trasferirsi prossimamente a Berlino.

Anche gli impiegati di Babbel sono sempre alla ricerca di nuove lingue da imparare e partecipano continuamente a sfide che li mettono alla prova chiedendo loro di imparare una lingua in un periodo determinato di tempo, come ad esempio il francese in una settimana lavorativa e il turco in sette giorni.

 

 

4. Il magazine di Babbel per chi sta imparando le lingue

Il magazine di Babbel è stato fondato due anni fa con lo scopo di promuovere articoli, illustrazioni e video divertenti ed educativi sull’apprendimento linguistico. È scritto in 6 lingue – inglese, italiano, francese, spagnolo, portoghese e tedesco – ed è visitato da più di dieci milioni di persone ogni mese. La redazione è oggi composta da 13 persone provenienti da 8 paesi che scrivono articoli sui linguaggi segreti dei gemelli, su come comunicano i giocatori di calcio di nazionalità diversa e così via. Se pensate che questi articoli facciano per voi, potete iscrivervi a Babbel per ricevere sempre le ultime notizie dal magazine.

5. Il futuro di Babbel

Intelligenza artificiale, realtà virtuale, realtà aumentata… i romanzi scientifici stanno diventando realtà! Anche se normalmente l’industria educativa è sempre un passo indietro dal punto di vista tecnologico rispetto ad altre, come quella dei videogames e dei viaggi, Babbel vuole cambiare questo trend e fare in modo che l’educazione e il divertimento vadano di pari passo.

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Ed M. Wood

Ed M. Wood è originario di Wells, la città più piccola dell'Inghilterra, e oggi vive a Berlino. Ha studiato psicologia all'università di Southampton prima di lavorare come insegnante e traduttore in Spagna, Inghilterra e Germania. Ha poi proseguito gli studi con un Master in Scienze Politiche a Bath, Berlino e Madrid. I suoi interessi principali sono le lingue, le culture e i viaggi e sono proprio queste tre cose che lo hanno portato fino alle torri di Babbel, la sua residenza attuale.

Ed M. Wood è originario di Wells, la città più piccola dell'Inghilterra, e oggi vive a Berlino. Ha studiato psicologia all'università di Southampton prima di lavorare come insegnante e traduttore in Spagna, Inghilterra e Germania. Ha poi proseguito gli studi con un Master in Scienze Politiche a Bath, Berlino e Madrid. I suoi interessi principali sono le lingue, le culture e i viaggi e sono proprio queste tre cose che lo hanno portato fino alle torri di Babbel, la sua residenza attuale.