8 parole difficili in tedesco e come si pronunciano

Abbiamo scelto le parole tedesche più difficili e abbiamo chiesto a 5 persone di pronunciarle. Ecco che cosa è successo!

Ammettiamolo, la pronuncia di alcune parole difficili in tedesco è una delle più avvincenti e insidiose sfide disseminate lungo il percorso che separa il vostro proposito di imparare questa lingua.

Se ne sta lì, acquattata nell’ombra, pronta a saltare fuori ad ogni curva del vostro cammino: non è nulla di grave, ci mancherebbe, eppure – anche dopo anni e anni di pratica – rimane sempre in agguato con tutto il suo stuolo di errori, lingue morsicate e “sputacchiamenti” vari!

Come evitare gli errori di pronuncia delle parole difficili in tedesco?

Gli errori di pronuncia nelle lingue che non sono la nostra sono dovute di solito alla necessità di pronunciare suoni poco comuni o addirittura inesistenti nella propria lingua madre. Vale per tutte le lingue, certo. Alcune, però, bisogna ammetterlo, sono più complicate di altre in termini di pronuncia.

Abbiamo già analizzato in passato gli errori più comuni commessi dagli italiani che parlano l’inglese, fornendovi anche alcuni consigli di dizione. Dobbiamo ammettere, tuttavia, che i risultati più esilaranti sono stati ottenuti quando abbiamo chiesto a cinque persone non tedesche di pronunciare alcuni vocaboli davvero impronunciabili!

Se, dopo aver visto il video, vi sentirete solidali con i nostri eroi e deciderete di provare anche voi a migliorare il vostro livello di tedesco, non avrete che da continuare a leggere i nostri consigli per imparare a pronunciare perfettamente queste 8 parole parecchio difficili in tedesco. 

8 difficili parole in tedesco (e alcuni trucchi per pronunciarle)

Brötchen [panino]

Partiamo con una delle nostre preferite, tra queste parole difficili in tedesco:

r: è molto morbida e ricorda il suono che si produce quando si fanno i gargarismi;
ö (œ): un miscuglio tra le vocali “o” ed “e” che si può riprodurre in modo perfetto, pronunciando una “e” con le labbra che formano un tondo;
chen: portate la lingua verso la parte posteriore del palato e cercate di sorridere mentre producete il soffio di un gatto arrabbiato.

Rührei [uovo strapazzato]

ü: arrotondate le labbra come se doveste pronunciare una “o”, ma producete invece il suono della “i”;
rei: la “r”, in questo caso, quasi non si sente. Legate la “ü” al dittongo “ei” – che si pronuncia “ai” – attraverso un suono morbido.

Eichhörnchen [scoiattolo]

Quando le parole tedesche diventano troppo difficili e lunghe, spezzarle in più parti è sempre un’ottima idea. almeno quando si lavora ad una dizione perfetta.

Per “eichhörnchen”, abbiamo già visto i punti “salienti” della pronuncia nelle parole già trattate. Andiamo con ordine:

eich: dittongo “ei” (pronunciato “ai”) e gatto infuriato per la “ch”;
hörn: aspirazione della “h” e “ö” ottenuta pronunciando la “e” con la bocca arrotondata;
chen: come per “brötchen”, la “ch” si riproduce sempre con l’aiuto del suono del gatto che però questa volta è meno arrabbiato e “sorride” mentre soffia (con la lingua contro il palato posteriore).

Schleswig-Holstein [uno dei sedici stati confederati della Germania]

sch: come il suono “sc” di sciare;
hol: marcate l’aspirazione della “h”;
stein: il suono è simile al primo “sch” ma più duro a causa della “t”.

Quietscheentchen [la paperella di plastica che si usa nella vasca da bagno]

Questa è una di quelle parole tedesche difficili che sembrano insormontabili: l’occhio cade immediatamente su quella particella “ee” che lascia un po’ disorientati. Come si dirà in tedesco? Anche qui, il segreto è dividere il vocabolo in due parti: “quietsche” e “entchen”. Il primo pezzo suona più o meno come “qvíce”, per quanto riguarda il secondo… Certo: il gatto torna di gran carriera.

Schlittschuhlaufen [pattinaggio]

Per la serie parole tedesche difficili sì, ma non impossibili. Innanzitutto, dividete la parola in “schlitt” “schuh” e “laufen”. Dopodiché, tenete a mente che:

Schl e sch: sono simili ma, per la presenza della consonante “l”, il primo è leggermente più sincopato.

Fünfhundertfünfundfünfzig [cinquecentocinquantacinque]

Una successione interminabile di “ü” – che ormai abbiamo imparato a pronunciare – fa entrare di diritto questa parola nella categoria delle parole difficili in tedesco e quasi impossibili da dire senza errori. In realtà, anche questa volta, il segreto è suddividerla in piccoli segmenti (fünf – hundert – fünf – und – fünfzig, letteralmente: cinque – cento – cinque – e – cinquanta).

Streichholzschächtelchen [scatoletta di fiammiferi]

Che dite, possiamo mettere lei in cima alla classifica delle parole tedesche più difficili?

La parola d’ordine, però, ormai la conoscete: suddivisione!
streich: il dittongo “ei” si pronuncia “ai” e la “ch” ha il solito suono del gatto;
holz: aspirate la “h”;
schächt: “sch” come in “sciare”, “ä” come una “e” pronunciata con le labbra più chiuse;
elchen: di nuovo la “ch” sibilata.

Se vi piacciono le parole lunghe e difficili da pronunciare, ecco una lista delle parole più lunghe esistenti (la parola più lunga in tedesco è praticamente uno scioglilingua, vi abbiamo avvisato).

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