Due gemelli, quasi venti lingue: scopri il loro trucco per imparare senza fatica

Io e il mio gemello impariamo assieme le lingue da quando avevamo otto anni. Ora che ne parliamo più di 9 a testa, posso guardare indietro e ammettere: avere un compagno di studi è utile, ma avere un rivale accresce la motivazione.

Avere un partner di allenamento è un approccio utile ed efficace nello sport, ma anche quando si ha a che fare con le lingue. Esercitarsi con un’altra persona può rendere l’apprendimento molto più facile, tanto più se l’altro conosce la lingua in questione meglio di te, o se i suoi progressi sono più rapidi, poiché lo spirito di competizione accresce la motivazione. Una sana rivalità è sempre un vantaggio quando si tratta di imparare una lingua: avere un amico con cui fare a gara può rendere l’apprendimento molto più divertente.

La prima volta che mi sono reso conto dell’importanza del ruolo di mio fratello nell’aiutarmi a studiare le lingue è stato quando eravamo ancora adolescenti. I nostri genitori avevano prenotato un viaggio in Portogallo, e per prepararci io e Matthew prendemmo in prestito dalla biblioteca locale un libro per imparare il portoghese. Iniziammo a studiare insieme, ascoltando le audiocassette mentre consultavamo il libro di testo e poi facendo gli esercizi a turno. Un giorno, tornato a casa dopo un allenamento di calcio particolarmente pesante, scoprii che Matthew aveva già finito il quarto capitolo del libro di testo. Aveva trovato il tempo di studiare da solo dopo i suoi allenamenti di pallavolo. Apriti cielo! Nonostante fossi stanchissimo, dovevo tenere il passo. Rinunciare sarebbe stata una delusione personale per me, ma anche per lui. È questo il segreto di una buona rivalità: richiede equilibrio. Due rivali in buona sintonia sono dei partner a tutti gli effetti, perché si aiutano e si stimolano a vicenda a dare ciascuno il meglio di sé.

Studiare con un partner raddoppia le risorse a tua disposizione. Hai sempre al tuo fianco qualcuno che non solo ti aiuta a risolvere i dubbi, ma è anche disponibile a fare regolarmente conversazione con te nella lingua che stai studiando, ogni giorno o ogni settimana. La sola presenza del tuo “rivale” può darti uno stimolo in più: ti verrà più voglia di continuare a esercitarti notando i progressi dell’altra persona. L’impegno individuale vi sarà di ispirazione reciproca per andare avanti, rispettare gli impegni presi e le scelte che avete fatto. Se avevi in programma di metterti a studiare di sera, per poi lasciarti cogliere dalla stanchezza e ritrovarti con la tentazione di rimandare tutto a domani, il tuo partner/rivale ti darà l’incoraggiamento necessario. Certo, la rivalità deve sempre restare professionale, onesta e soprattutto sana. Niente imbrogli e niente dispetti!

Avere un partner non significa per forza che entrambi debbano imparare la stessa lingua: può essere altrettanto divertente e utile studiare lingue diverse. Ad esempio, io al momento sto imparando l’ungherese e l’albanese, mentre Matthew si sta dedicando all’olandese e al papiamento. Abbiamo imparato insieme molte lingue nel corso degli anni, ma i nostri interessi non sono sempre identici. Anche quando ci capita di studiare lingue diverse, però, ognuno di noi è sempre disponibile per aiutare l’altro negli esercizi di verifica, per un ripasso del vocabolario o con domande dal libro di testo. In questi casi non è necessario che la persona che ti aiuta a ripassare conosca la lingua. Un buon partner è qualcuno che sa come metterti alla prova e non accetta scuse!

In futuro anch’io ho intenzione di imparare l’olandese e il papiamento, e sono sicuro che Matthew sarebbe altrettanto interessato a imparare le lingue madri di Bartok e Kadare. Quando arriverà il momento, sarà molto utile avere un partner che già capisce la lingua che vogliamo imparare.

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