Le persone che lavorano da Babbel sono – chi più chi meno – multilingui. Esplorando i nostri uffici di Berlino, sentirete parlare tantissime lingue ma non vedrete mai dei manuali o dei corsi “vecchio stile”.
Il principio di Babbel, infatti, è che gli studenti dovrebbero trascorrere circa 15 minuti al giorno con la nuova lingua. Si tratta di un tempo incredibilmente breve se comparato alle lunghissime lezioni che frequentavamo a scuola o all’università!
Come è possibile? Ho chiesto a Karoline Schnur, una delle esperte in didattica delle lingue di Babbel, in che modo lezioni di 15 minuti sono sufficienti per iniziare a parlare una nuova lingua.
Il metodo Babbel
Il principio cardine del metodo Babbel è il seguente: “Non riuscirai ad assorbire nulla, se cercherai di imparare troppe nozioni in una volta”. Si tratta del cosiddetto “surplus di informazioni”. Karoline spiega che è il cervello a decidere quali sono le informazioni importanti e quali invece creano solo rumore di fondo. Queste ultime vengono messe da parte e non entrano mai nel magico regno della memoria a lungo termine.
Karoline ha anche sfatato il falso mito dello studio “matto e disperatissimo” dell’ultimo minuto, quello – per dirlo con altre parole – del quale ci servivamo prima di un esame universitario. Utile nel breve periodo, ma quanto riuscivamo a ricordare dopo una settimana? Non molto, probabilmente.
Invece di studiare tanto in poco tempo, è più importante ripetere spesso una mole più contenuta di informazioni: per inserire informazioni nella memoria a lungo termine, infatti, è indispensabile creare connessioni e ripeterle frequentemente.
La app di Babbel è stata creata proprio attorno a questo concetto: una nuova lezione contiene nuove informazioni e dura più o meno 15 minuti. Dopo questa fase, è possibile passare alla fase della ripetizione: per immagazzinare correttamente 10 parole già studiate, ci vorranno meno di 5 minuti.
Un approccio scientifico che funziona
La ripetizione, nella app di Babbel, è resa possibile da diversi esercizi e differenti contesti che permettono di creare le connessioni di cui abbiamo parlato prima. Alcune parole imparate nella prima lezione appariranno probabilmente in lezioni avanzate e in contesti completamenti diversi: il mondo è dinamico ed è importante ricordare le parole che abbiamo imparato in ogni contesto, non solo quello all’interno del quale le abbiamo studiate la prima volta.
Dato che la ripetizione è essenziale, la app di Babbel contiene un trainer di ripasso con questo specifico obiettivo: elaborare i concetti e trasferirli nella memoria a lungo termine.
I consigli di Karoline per imparare le lingue
- Imparate “per strada”
Dato che le lezioni di Babbel sono strutturate in modo tale da durare non più di 15 minuti, Karoline consiglia di scegliere un momento della giornata in cui sapete di non avere nient’altro da fare. Un esempio: mentre siete in fila alla posta oppure in metropolitana diretti al lavoro. Studiare una lingua è il modo perfetto per combattere la noia!
- Trovate il vostro metodo di studio
Alcuni di noi amano la routine, altri invece si annoiano presto: Karoline consiglia di scegliere le lezioni a seconda della vostra personalità. Quelli che preferiscono creare degli schemi fissi e ripeterli, generalmente preparano un orario settimanale e lo rispettano; gli altri invece svolgono la lezione di cui hanno voglia in quel momento, cambiando spesso la tipologia. Il bello di Babbel è proprio questo.
- Siate sicuri di voi stessi ed esercitatevi
Karoline consiglia di dedicare almeno un giorno alla settimana alla pratica: dialoghi con persone madrelingua, un film in versione originale… in altre parole, usate le vostre nuove conoscenze nella vita reale e vi sentirete più sicuri di voi stessi (e certo, migliorerete sempre di più il vostro livello).
- Create l’abitudine
La cosa più importante, comunque, è imparare qualcosa (anche poco) ogni giorno. Anche se avete solo 5 minuti di tempo anziché 15, è sempre meglio di niente. Il segreto per diventare fluenti, infatti, è quello di esercitarsi tutti i giorni.