Illustrazioni di Teresa Bellón
La lingua spagnola è considerata dagli italiani come la più semplice da imparare. Anche se non si può sostenere il contrario, per iniziare a parlare in modo davvero fluente con persone madrelingua è comunque indispensabile allenarsi molto e imparare da noi iberici come aggiungere un po’ di “salero” (brio, vivacità) alle nostre conversazioni.
E se questo non dovesse bastare, ecco una lista di frasi importantissime che vi aiuteranno a parlare come un vero spagnolo.
Ojalá
Se solo…
L’origine della parola ojalá va fatta risalire alla lingua araba. Letteralmente, significa in sha’a Allah (se Dio vuole). Sono poche le lingue che hanno un vocabolo per esprimere questo concetto, quindi ojalá può essere considerata quasi unica nel suo genere. Gli spagnoli sognano a occhi aperti e sono anticonformisti, quindi preparatevi a sentirla pronunciare piuttosto spesso!
Somos uña y carne
Siamo sempre assieme
(lett. Siamo unghia e carne)
Quando due persone sono sempre attaccate, fanno tutto assieme e vanno sempre molto d’accordo, allora sono proprio “unghia e carne”. L’immagine rende perfettamente il loro grado di vicinanza!!
¿Me lo dices o me lo cuentas?
Ma va’? / A chi lo dici!
(lett. Me lo stai dicendo o raccontando?)
Frase da dire a qualcuno che dice qualcosa di molto ovvio. Quello che in italiano verrebbe tradotto con un “Ma va’??”.
Vorrei che fosse già venerdì.
¡¿Me lo dices o me lo cuentas?!”
Dato che entrambi i verbi hanno lo stesso significato, la domanda è chiaramente retorica e non richiede alcuna risposta.
¡Déjame en paz!
Lasciami in pace!
È sempre utile conoscere una frase da utilizzare in una situazione poco simpatica, anche se speriamo che non vi debba servire mai (¡Ojalá que no!). Proprio come in italiano, se qualcuno vi sta disturbando e volete comunicare un messaggio molto chiaro, “¡Déjame en paz!” è quello che dovrete pronunciare con decisione. Ricordate, però, che non è una frase molto educata.
Hacer una bomba de humo
Andarsene senza salutare.
(lett. Fare una bomba di fumo)
Siete mai stati a una di quelle feste così affollate che, quando è ora di andarsene, vi viene naturale non salutare nessuno, proprio come un prestigiatore quando scompare dalla scena in una nuvola di fumo? Ecco, in Spagna è una pratica molto comune: se vi metteste a salutare tutti, con i due baci e le chiacchiere di circostanza, non ve ne andreste più. Molto meglio “hacer una bomba de humo” e rimandare le scuse al giorno dopo.
¿Estudias o trabajas?
Studi o lavori?
Si tratta di un’espressione vintage che i vostri genitori avrebbero pronunciato per abbordare qualcuno. Ma forse è proprio questo che rende la domanda così affascinante: se state cercando di flirtare, magari il vostro stile d’altri tempi verrà apprezzato!
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Tener salero
Essere pieni di vitalità e brio
(lett. Avere la saliera)
Se vi trovate in Spagna, soprattutto in Andalusia, è molto importante che abbiate “la saliera” con voi. Se qualcuno vi dice che siete “salerosi”, significa che siete simpatici, arguti e pieni di charme. Fantastico, no?
Nos tomamos la penúltima y nos vamos
Bere un drink dopo l’altro
(lett. Beviamo la penultima e ce ne andiamo)
Questa espressione è molto divertente perché descrive perfettamente desideri e intenzioni che probabilmente non si realizzeranno mai. La proposta, già di per sé piuttosto vaga, è un modo carino per dire “Non me ne voglio ancora andare, mi sto divertendo e il prossimo drink non sarà né l’ultimo né il penultimo!”.
Hacer algo en cero coma
Fare qualcosa in un batter d’occhio
(lett. Fare qualcosa in virgola zero)
La velocità dell’azione a cui questa espressione si riferisce si ritrova nel “virgola zero”: così veloce che si sono dimenticati di aggiungere i numeri decimali! Anche se questa locuzione è piuttosto comune in Spagna, bisogna ammettere che non corrisponde davvero alla realtà: gli spagnoli amano vivere lentamente e usano questo modo di dire più che altro come dichiarazione di intenti.
Hacer la 13 – 14
Imbrogliare qualcuno
(lett. Fare la 13 – 14)
“Fare la 13 – 14” a qualcuno significa imbrogliarlo in modo divertente: l’espressione risale alla simpatica usanza, nelle vecchie officine, di chiedere agli apprendisti la chiave inglese numero 13 – 14 che, semplicemente, non esisteva.