Lo spagnolo è facile per noi italiani: lo capiamo benissimo, non serve neanche studiarlo, basta aggiungere qualche “s” alla fine delle parole e cambiare qualche accento qua e là…
Ok, ok, basta con questi luoghi comuni. È vero, la lingua iberica è certamente una delle più semplici da imparare a parlare correttamente, su questo siamo tutti d’accordo. Ma è stato a causa di questi ragionamenti se, qualche anno fa, ho fatto una solenne figuraccia con un amico di Barcellona che mi stava chiedendo quale fosse il mio lavoro.
“Yo soy una jornalista” (HHornalista, mi piaceva accentuare il suono aspirato della H), ho pronunciato fiera e noncurante della sua espressione confusa, per scoprire poco dopo che “giornalista” si dice “periodista” e che non bastava “spagnolizzare” una parola italiana per renderla comprensibile.
Per evitare un’altra situazione imbarazzante di questo tipo, ho chiesto a Cristina, una collega madrileña, di stilare una lista di suggerimenti per pronunciare correttamente alcuni suoni tipici della lingua iberica. Da qualche parte si deve pur iniziare, no?
CH
Per pronunciare il suono CH, bisogna semplicemente pensare che al posto della H ci sia una I. In questo modo, riuscirete a imbrogliare la vostra mente abituata al suono duro dell’italiano (CH è sempre seguito da E e I e suona come una K) e riuscirete a stupire i vostri amici spagnoli. Qualche esempio? Muchacho (“muciacio”), chorizo (“ciorizo”) e churro (“ciurro”).
LL
Il suono LL così come viene pronunciato in spagnolo, non ha un vero e proprio corrispettivo nella fonetica italiana. Per rendere le cose più semplici, immaginate che al posto della prima L ci sia una I da pronunciare in modo “liquido”: la parola llámame, quindi, suonerà più o meno come “iámame”.
J
Per tradurre questo suono in italiano, useremo una H e, per una volta, la pronunceremo in modo aspirato (come avevo fatto io con “jornalista”). Jamón… “HHHAMÓN”!
C
La C rappresenta forse la maggiore difficoltà nella corretta pronuncia della lingua spagnola, visto che si comporta in un modo totalmente opposto a quello a cui siamo abituati. Se seguita da E o I, diventa una specie di TH (con una pronuncia simile a quella del TH inglese), se una S viene anteposta (come in escéptico) è indispensabile far sentire bene entrambi i suoni. Per complicare ulteriormente le cose, infine, la C in Sudamerica si pronuncia come una S italiana.
RR
La R si arrota, proprio come in italiano, anzi di più. Questo dovrebbe venirci piuttosto bene.
Z
Anche la zeta, si pronuncia come una TH.
Volete iniziare a esercitarvi? Guardate il nostro video e provate anche voi a pronunciare le parole elencate!