Qual è la lingua più antica del mondo?

Una domanda per cui non esiste una sola risposta, naturalmente.
najstarszy język świata jest trudny do zidentyfikowania

Fare una classifica delle lingue più antiche del mondo e delle lingue più antiche del mondo ancora in uso non è una questione semplice. Anzi, a dire il vero, è una questione intricatissima. Secondo Ethnologue, oggi si parlano più di 7000 lingue nel mondo, ma è ovviamente molto difficile stabilire quando sono nate, e per farlo dobbiamo rifarci alle testimonianze scritte di quella lingua che sono arrivate fino a noi. È quindi piuttosto facile intuire che non è un lavoro semplice, rispondere alla domanda “Qual è la lingua più antica del mondo ancora in uso?” perché le variabili da tenere in considerazione sono tantissime. Ad ogni modo, proviamoci.

Alla ricerca della lingua più antica del mondo

Le lingue più antiche del mondo di cui abbiamo testimonianze scritte

Se consideriamo le fonti scritte che sono arrivate ai giorni nostri, possiamo considerare la lingua sumera come la lingua più antica del mondo. La lingua sumera era la lingua parlata dai Sumeri, una popolazione della Mesopotamia che viene considerata la prima civiltà urbana della storia.

È ai Sumeri che dobbiamo quello che viene considerato da alcuni storici il primo documento scritto della storia, la tavoletta di Kish. Questa tavoletta, conservata in un museo di Baghdad, in Iraq, risalirebbe a circa 5000 anni fa. Tuttavia, va detto che ci sono molti dubbi sull’esatta collocazione temporale di questo documento. 

Inoltre, esistono dei documenti scritti in nostro possesso che non sono ancora stati decifrati e che risalgono ad un’epoca antecedente a quella dei Sumeri. Insomma, come abbiamo detto, la questione è molto complicata e necessita di molti distinguo.

Se consideriamo la prima attestazione scritta di una lingua che siamo riusciti a decifrare, questa è la classifica delle lingue più antiche del mondo:

  1. Lingua sumera (ca. 2900 a.C.)
  2. Lingua egizia antica (ca. 2700 a.C.)
  3. Lingua accadica (ca. 2400 a.C.)
  4. Lingua eblaita (ca. 2400 a.C.)
  5. Lingua elamica (ca. 2300 a.C.)

Tra queste, la lingua egizia è probabilmente la più nota tra le lingue più antiche del mondo. Inoltre la lingua copta, tuttora utilizzata dalla Chiesa copta ortodossa, è considerata l’ultima fase della lingua egizia antica, ossia la lingua che veniva parlata dal popolo egizio prima della conversione al Cristianesimo. Questo la rende una delle lingue più antiche del mondo ancora in uso (ma ci torniamo).

La lingua primigenia o protolingua mondiale 

Un altro modo per affrontare la questione su qual è la lingua più antica del mondo è andare per ipotesi. Ovverosia, possiamo ipotizzare l’esistenza di una lingua antichissima, da cui derivino tutte le lingue conosciute, ma di cui non possiamo dimostrare l’esistenza perché non ne abbiamo testimonianza.

Un linguista statunitense, Joseph Greenberg, concentrò gran parte dei suoi studi sulla classificazione linguistica e formulò la tesi dell’esistenza delle cosiddette “super-famiglie” linguistiche basandosi sulle somiglianze lessicali che si possono riscontrare nelle lingue d’oggi.

Per esempio, in molte lingue europee, la prima persona singolare ha spesso a che fare con la lettera m (“me” in italiano, “mich” in tedesco”, “me” in inglese, “moi” in francese, “menja” in russo eccetera), mentre la seconda persona singolare ha spesso a che fare con la lettera “t” o “d”. 

Quel che è ancora più interessante, però, è che queste caratteristiche si trovano anche in lingue prive di relazioni genetiche con le lingue europee. L’individuazione di questi universali linguistici (ossia i tratti presenti in ogni lingua del mondo) fece supporre che esistesse addirittura una lingua primigenia, o protolingua mondiale, da cui derivano tutte le lingue del mondo.

Questa ipotesi (detta ipotesi monogenetica), che era parecchio in voga anni fa, ha perso parte della sua rilevanza, ma rimane ancora la più affascinante e darebbe quindi la risposta definitiva alla domanda su qual è la lingua più antica del mondo. 

La lingua più antica del mondo ancora in uso

Al di là delle affascinanti teorie linguistiche, possiamo comunque dare un occhio alle lingue che si parlano oggi e cercare di tracciare una classifica delle lingue più antiche del mondo ancora in uso. Com’è ovvio che sia, e senza la paura di ripeterci, non è un compito semplice.

Tra le lingue non morte, la lingua tamil è quella che più spesso è considerata la lingua più antica del mondo ancora in uso. Si ritiene che il tamil abbia più di 5000 anni e oggi è parlato da circa 80 milioni di persone: è una delle 22 lingue ufficiali dell’India, oltre ad essere parlato a Singapore e in Sri Lanka.

Le prime iscrizioni del tamil che possediamo risalgono al quinto secolo avanti Cristo. Tuttavia, la scoperta del Tolkāppiyam, un manuale di grammatica e poetica sulla lingua tamil che indicava una ricca tradizione letteraria di questa lingua, ha fatto supporre che le sue origini siano molto più antiche e in molti hanno ipotizzato che il tamil abbia almeno 5000 anni. 

Le lingue più antiche del mondo ancora in uso, ad ogni modo, sono:

  1. Tamil (circa 5000 anni)
  2. Sanscrito (circa 3500 anni)
  3. Greco (circa 3400 anni)
  4. Cinese (circa 3200 anni)
  5. Aramaico (circa 3100 anni)

La lingue europea più antica

Concludiamo questa rassegna sulle lingue più antiche del mondo e sull’infinito dibattito che le riguarda, dando uno sguardo a qual è lingua più antica d’Europa. 

Secondo molti esperti, è la misteriosa lingua basca, o euskera, la lingua più antica d’Europa ancora in uso. Le prime attestazioni scritte non sono molto antiche, dato che risalgono al Medioevo, ma si ritiene che il basco abbia radici molto profonde.

Uno dei motivi per cui si pensa che la lingua basca sia così antica è il fatto che è una lingua “isolata”, ossia che non ha alcuna parentela con le altre lingue. Questo ha portato a supporre che, quando i popoli indo-europei arrivarono in Europa dall’est, 3500 anni fa, il basco fosse già presente e questo spiegherebbe la mancanza di somiglianze con le lingue vicine.

La tesi non spiega, però, perché la lingua basca sia riuscita a sopravvivere e ad arrivare fino ai giorni nostri. Ma è anche questo parte del fascino della varietà linguistica e questa tesi dimostra quanto il dibattito sulla lingua più antica del mondo (o d’Europa) sia tanto intricato quanto affascinante.

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