Se vi piace viaggiare, e anche bere, vi sarà probabilmente già capitato (o prima o poi vi capiterà) di soffrire per i postumi di una sbornia in un paese straniero.
Il dopo-sbornia non discrimina: poco importa se si è bevuto del Merlot Napa Valley, della deliziosa birra belga o del vino di riso vietnamita (anche se con quest’ultimo il mal di testa sarà ben più intenso).
La cosa più dolorosa dei postumi da sbornia è la consapevolezza di essersi inflitti la pena da soli: non resta che crogiolarsi nel senso di colpa.
Mal di testa e stomaco sensibile sono universali, ma il modo in cui si parla della sbornia stessa e dei vari rimedi ai suoi postumi può variare in modo significativo.
Tenendo a mente la saggia massima del comico americano Robert Benchley (“L’unico rimedio efficace contro la sbornia è la morte”), ecco una guida per esprimere al meglio il vostro dolore e cercare, nel possibile, di rimediare.
Stati Uniti
Cosa dire
Premesso che alcuni gemiti dovrebbero essere sufficienti a farsi smascherare, proviamo anche ad articolare qualche parola.
Originariamente hang-over (sbornia) non aveva nulla a che fare con l’alcol. La definizione dell’Oxford English Dictionary nel 1984 lo descrive semplicemente come l’equivalente di “residui”, “qualcosa che rimane”.
Dieci anni dopo, nel “Foolish Dictionary” di Gideon Wurdz, la definizione di hang-over si trasforma in “conseguenze derivanti dal consumo di alcol”.
Una nota interessante: la parola groggy si utilizzava già da tempo come sinonimo di ubriaco, colui che ha esagerato col grog, ovvero rum diluito utilizzato in passato per pagare i marinai, a cui il consumo di rum puro era stato vietato nel 1740.
Come rimediare
Che ne pensate di una bella miscela di uova crude, salsa Worcestershire, pepe nero e succo di pomodoro? Questo è ciò che costituisce il miracoloso cocktail Prairie Oyster, conosciuto anche come corpse-reviver ovvero “resuscita-cadaveri”.
Se pensavate che il grog non fosse facile da digerire…
Germania
Cosa dire
Ich habe einen Kater. Dopo una lunga serata alcolica, i tedeschi hanno un Kater (gatto). Il termine deriva probabilmente da Katarrh (catarro), il ben noto sintomo influenzale.
Katzenjammer invece corrisponde ad un “piagnucolare felino”. Espressione divertente, ma poco utilizzata nel contesto di cui ci stiamo occupando.
Come rimediare
Avrete sicuramente bisogno di una Katerfrühstück (prima colazione da dopo-sbornia) per sentirvi meglio.
Tra gli ingredienti può essere utile avere le Rollmops, aringhe marinate con sottaceti e cipolle. Pensare agli elettroliti è importante. Se siete determinati a trionfare nella battaglia contro il male, provate con una bella Konterbier (letteralmente “contro-birra”, la birra del giorno dopo, dallo straordinario potere di rimettere in sesto chiunque riesca a berla).
Irlanda
Cosa dire
Tá póitin orm è un’espressione dell’irlandese moderno (letteralmente “Ho i postumi di una sbornietta”). Da non confondere con Poitin, la bevanda irlandese alla quale è probabilmente riconducibile la causa del vostro malessere.
Espressioni come brown bottle flu, letteralmente “influenza da bottiglia marrone”, sentirsi “in Lego ™” (nel senso di “a pezzi”) o “avere un inspiegabile mal di testa” (ottimo esempio di tipica ironia irlandese) possono essere d’aiuto.
Un’altro modo per chiarire a chi vi circonda il motivo della vostra pessima cera è dire di avere l’”influenza irlandese”. Ma sarebbe meglio evitare di farlo in Irlanda, a meno che non siate del luogo.
Come rimediare
Provate a seguire il proverbio irlandese “leigheas na poite in Hol ARIS” (la miglior cura per il dopo-sbornia è continuare a bere). Se invece non siete tipi da “chiodo schiaccia chiodo” provate con una bella colazione irlandese. Pancetta, salsicce, budino bianco e nero, funghi, pomodori e uova fritti, fagioli e naturalmente pane senza lievito.
Da combinare con un tuffo nell’Atlantico, per ottenere risultati da urlo.
Russia
Cosa dire
У меня похмелье (U menya pokhmelje): sbornia russa, pokhmel’je, significa letteralmente “dopo essersi ubriacato.”
Molti russi insistono sul fatto che, bevendo vodka “nel modo giusto” (liscia e a secco), non si rischierà mai di avere a che fare con i postumi da sbornia.
Сушняк (Sooshnyak) invece è un’espressione usata per descrivere l’orribile sensazione di avere la bocca molto secca.
Come rimediare
È innanzitutto necessario un minimo di preparazione. Prendete del pane di segale e immergetelo in un po’ di zucchero e lievito e otterrete così una bevanda chiamata kvass alcolica. Bevete e/o vomitate subito dopo, e il gioco è fatto!
Se non funziona, provate a mescolare della salamoia con del succo di pomodoro, o concedetevi una bella sauna per coronare questo grandioso momento di auto-flagellazione.
Francia
Cosa dire
“Ho la bocca di legno” è sicuramente l’espressione più conosciuta. Succede puntualmente, ogni volta che capiti di bere come un buco. Nel caso vi doveste mai trovare in una situazione simile, potete sempre informare i presenti dicendo di avere “i denti posteriori che annegano” e sperare che abbiano pietà di voi.
Come rimediare
Si consiglia una cassoulet o una bella, intensa zuppa di cipolle. Se avete amici francesi sobri e disposti a prepararvi l’una o l’altra prelibatezza… sarà un successo!
Italia
Cosa dire
Ho i postumi della sbornia. Non che lo si senta poi dire spesso in giro… sarà che gli italiani non si ubriacano mai. O forse sono solo molto esperti nel nasconderlo.
Come rimediare
Niente di più semplice. Un bell’espresso e via!
Messico
Cosa dire
Estoy crudo Vi siete sentiti un po’ crudi al risveglio, stamattina?
Altri paesi dell’America centrale utilizzano l’espressione gomma e, nel caso riusciste a trascinarvi fino in Colombia, potreste dire di “avere una guava”: tengo guayabo.
Come rimediare
Mettete alla prova il vostro stomaco con un’insalata messicana di gamberi o con un misto di frutti di mare. La miscela di limone, cipolla e coriandolo vi farà resuscitare. Provare per credere!
BONUS
Giappone
Cosa dire
二日酔いしてる!(Futsuka-yoi shiteru). I giapponesi parlano di una sbornia e dei suoi postumi dicendo futsuka-yoi, letteralmente “due giorni da ubriaco”. Una notte al karaoke e qualche sakè in più del previsto e vedrete: queste frasi potranno comunque tornarvi utili.
Come rimediare
Vi consigliamo di mangiare dell’umeboshi. Il sapore di queste prugne marinate è così estremo che a volte per “limitare i danni” vengono immerse nel tè verde.
In alternativa, scegliete una bevanda energetica (o magari anche tre) per reidratarvi, e se possibile accompagnatela ad una buona zuppa di miso calda.