L’abbaio dei cani è senza dubbio un verso universale, eppure viene reso in modo differente a seconda della lingua e del Paese in cui vi trovate. Se vi è familiare il concetto di onomatopea, ossia quelle parole che rimandano foneticamente a un suono specifico, allora forse saprete già che ogni lingua usa onomatopee differenti per rendere lo stesso suono. Ciò è dovuto al fatto che ogni lingua ha un proprio sistema fonemico o sistema di suoni, che impone delle limitazioni fonetiche nella formazione di nuove parole. Queste limitazioni influiscono anche sul modo in cui si formano le onomatopee e, in definitiva, è responsabile delle differenze fonetiche esistenti tra le diverse lingue. E quindi: come abbaiano i cani nel mondo?
Guida al verso dei cani nelle altre lingue
Il “bau bau” in inglese è “woof” o “ruff” ma per una persona originaria, per esempio, dell’Indonesia, questi suoni non hanno alcun significato. In indonesiano, infatti, l’abbaio del cane è reso con guk, guk, un suono che, allo stesso modo, non ha senso per i parlanti inglesi o italiani. Queste varianti fonetiche dipendono dalla pronuncia delle lettere e delle parole nei diversi idiomi, ossia, come abbiamo spiegato prima, dal sistema fonemico di ogni lingua. Per questa ragione, semplicemente non c’è una risposta giusta o sbagliata, quindi non meniamo il can per l’aia e passiamo oltre.
Un altro fattore importante all’origine di queste differenze linguistiche è che i cani, ecco… non parlano come gli umani. Per spiegarci meglio, i sistemi di scrittura si sono sviluppati per descrivere il linguaggio umano, quindi quando vengono utilizzati per imitare o rendere dei suoni o i versi degli animali, l’effetto è, nella migliore delle ipotesi, solo una vaga approssimazione. Inoltre, non dimentichiamo che i cani si esprimono con versi e vocalizzi molto diversi tra loro (oltre ad abbaiare, possono ad esempio latrare o guaire), che in inglese sono resi con “woof, “bowwow”, “yip-yip” e così via.
Come abbaiano i cani nel mondo in 19 lingue diverse
Lingua | Abbaio |
Inglese | Woof, woof |
Francese | Waouh, waouh |
Spagnolo | Guau-guau |
Tedesco | Wuff, wuff |
Italiano | Bau, bau |
Russo | Gav, gav |
Portoghese | Au, au |
Svedese | Voff, voff |
Olandese | Waf, waf |
Turco | Hev hev |
Polacco | Hau, hau |
Indonesiano | Guk, guk |
Norvegese | Voff, voff |
Danese | Vov, vuf |
Arabo | Hau, hau |
Giapponese | Wan-wan |
Cinese | Wang, wang |
Greco | Ghav, ghav |
Ebraico | Hav, hav |
Sebbene i cani in realtà non siano poliglotti, in un certo senso possiamo dire che lo sono, perché ogni sistema di regole fonetiche è strettamente connesso all’identità culturale e linguistica, ed è determinante per la formazione di parole ed espressioni che servono a descrivere le esperienze della nostra vita quotidiana. Questi fattori sono anche la causa del dualismo tra l’universalità dell’abbaio dei cani e l’individualità della nostra percezione. Dopotutto, l’importante è che… can che abbaia non morde!