Qualche tempo fa, vi abbiamo dato alcuni suggerimenti per divertirvi con l’inglese e con il francese, ma come potevamo tralasciare lo spagnolo?
Il luogo comune che vede Spagna e America Latina come posti in cui il divertimento è sempre dietro l’angolo, è infatti spesso confermato da viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo. Ecco quindi alcune espressioni divertenti in spagnolo che non vi faranno trovare impreparati durante il vostro prossimo viaggio o durante la vostra prossima – divertente – conversazione con amici ispanofoni.
Essere l’allegria della festa
In spagnolo, per indicare le persone in grado di coinvolgere e far divertire tutti, si usa un’espressione molto chiara e d’effetto; si dice infatti che queste sono la alegría de la fiesta, ovvero “l’allegria della festa”. Lo stesso concetto può anche essere espresso con la traduzione letterale dell’espressione italiana “essere l’anima della festa”: ser el alma de la fiesta.
Altre espressioni spagnole molto simili all’italiano sono morir de risa (“morire dalle risate”), reír a carcajadas (“ridere a crepapelle”), saltar de alegría (“fare i salti di gioia”), loco de alegría (“pazzo di gioia”) e no ver la hora (“non vedere l’ora”).
Pancia piena, cuore contento
Oltre che al divertimento, spesso – quando si tratta di feste – si pensa anche al cibo e, diciamocelo, a volte le due cose coincidono. Questo anche secondo gli spagnoli, amanti dell’arte culinaria che hanno creato ed esportato in tutti i Paesi hispanohablanti il detto barriga llena, corazón contento, letteralmente: “pancia piena, cuore contento”.
Felice come una pernice
Mentre in italiano una persona è “felice come una Pasqua”, in spagnolo è “felice come una pernice”, ovvero feliz como una perdiz… Anche se non c’è alcun collegamento apparente tra la felicità e la pernice. Sembra infatti che questo animale sia stato scelto semplicemente perché il suo nome rima con l’aggettivo feliz e il detto suona quindi piuttosto armonioso.
Anche se una scimmia si veste di seta, scimmia rimane
In spagnolo, per dire che “ci si mette in tiro” si fa riferimento al giorno di festa per eccellenza: la domenica. “Vestirsi eleganti” si dice infatti vestirse de domingo. Un verbo che più precisamente traduce l’italiano “agghindarsi” è invece emperifollarse, che si può utilizzare per parlare sia di persone, sia di luoghi (esiste anche l’aggettivo emperifollado, che significa appunto “in ghingheri”, “agghindato”).
Ricordatevi sempre però che aunque la mona se vista de seda, mona se queda, letteralmente: “anche se una scimmia si veste di seta, scimmia rimane”. Si tratta di un modo di dire abbastanza informale e dall’origine incerta. Infatti, si sa solo che una delle prime testimonianze scritte di questo detto si trova in una favola di Esopo. Certo è che il suo significato è piuttosto chiaro; simili, ma sicuramente più sottili, sono le espressioni italiane “la classe non è acqua” e “chi nasce tondo, non muore quadrato”.
Esiste invece una traduzione letterale del detto italiano “l’abito non fa il monaco”, che in spagnolo diventa el hábito no hace al monje. L’origine di questo proverbio risale probabilmente al Medioevo, epoca in cui i monaci erano molto rispettati e non era affatto raro incontrare un uomo vestito da monaco, anche se in realtà non lo era.
Più figo di un otto
Tener el guapo subido significa sentirsi particolarmente belli e in forma. Un modo di dire dal significato simile e altrettanto usato, ma sicuramente più originale, è ser más chulo que un ocho (letteralmente: “essere più figo di un otto”). Questo modo di dire deriva dai tram di Madrid del XIX secolo. Infatti, all’epoca la linea numero 8 arrivava fino al luogo in cui si celebrava la festa del patrono di Madrid, San Isidro Labrador, e ogni anno, il 15 maggio, trasportava passeggeri molto eleganti che indossavano abiti tradizionali madrileñi.