Noi italiani abbiamo un amore particolare per il Brasile (e per la pronuncia portoghese), molto probabilmente dovuto al fatto che la maggior parte di noi ha almeno un parente o un antenato che – a un certo punto del XIX o XX secolo – ha deciso di prendere una nave, solcare l’oceano e stabilirsi lì.
Sarà per questo motivo che, in qualche modo, ci sentiamo connessi e più vicini a questo meraviglioso Paese, che spesso rappresenta una delle nostre mete preferite per le vacanze?
Prima di partire per il prossimo viaggio alla scoperta di Ipanema e del Pão de Açúcar (il famoso Pan di Zucchero, la montagna che appare in tutti i panorami), però, è bene rinfrescare alcune regole di pronuncia portoghese.
Ecco i nostri suggerimenti per avere una perfetta pronuncia portoghese
Exceção (eccezione)
xc: la pronuncia portoghese della “x” può essere difficile da cogliere per i non madrelingua. Pensate che ci sono addirittura cinque modi diversi di pronunciarla e le regole da seguire hanno così tante exceções (eccezioni, appunto) che non vale neanche la pena cercare di impararle a memoria! In caso di dubbio, vi consigliamo di consultare un dizionario fonetico. In questa combinazione specifica (la “x” associata a una “c”), tuttavia, il suono è simile alla “s” che usiamo in “sasso”.
ç: il simbolo che si trova sotto la “c” si chiama “cediglia” (o cedilha in portoghese) e naturalmente ne cambia la pronuncia a seconda della lingua in cui viene usata. Nel caso specifico della pronuncia portoghese, il suono prodotto è praticamente identico a quello descritto nel caso precedente (una “s”).
ão: questo è un vero incubo per gli studenti di portoghese perché è molto complicato trovare un suono corrispondente nelle altre lingue. Il simbolo in cima alla “a” è la cosiddetta “tilde” e rende nasali le vocali sulle quali è posta.
Amanhã (domani)
nh: neanche questo suono ha un corrispondente specifico in italiano. Diciamo – per cercare di rendere le cose semplici – che è uno “gn” (come in “gnomo”) pronunciato in un modo delicato che fa sentire meno la “g”. Tutto chiaro, vero?
ã: si applica la regola della “tilde” e questa “a” quindi si pronuncia in portoghese in modo nasale.
Lagartixa (geco tropicale)
x: come abbiamo anticipato prima, la “x” si pronuncia in portoghese in cinque modi diversi. In questo caso, assomiglia alla composizione “sci” di “sciame”.
Trocadilho (gioco di parole)
lh: la “l”, quando si trova vicina ad una “h”, perde la propria peculiarità e suona come una “i” pronunciata in modo molto veloce.
Cabeleireiro (parrucchiere)
r: la “r” tra due vocali perde un po’ della sua forza e assomiglia a una “d” morbida.
Paralelepípedo (parallelepipedo)
La pronuncia di questa parola portoghese è piuttosto facile per noi italiani, ma abbiamo voluto includerla ugualmente in questa lista per spiegarvi un’altra regola (questa volta è semplice, promesso) della lingua portoghese: se c’è l’accento in mezzo al vocabolo, bisogna prestarci attenzione… Non è messo lì solo per bellezza!
Otorrinolaringologista (otorinolaringoiatra)
rr: la doppia “r” si pronuncia aspirata in portoghese. In italiano non facciamo sentire il suono della lettera “h”, è vero, ma possiamo ugualmente utilizzare come modello la pronuncia toscana della “c” (in “casa” o “cane”). La stessa regola si applica anche alla “r” singola ma solo se si trova all’inizio della parola. Di conseguenza… Ebbene sì, avete sempre pronunciato “Rio de Janeiro” nel modo sbagliato (e non dimenticate la regola della “r” tra le due vocali: dovrebbe suonare più o meno come “Hio de Janeido”).
gi: la “g” vicino alle vocali “e” e “i” assume un suono morbido a metà tra il “gi” di “gigolò” e lo “sc” di “sciame”. Quando, invece, la “g” si trova accanto a “a”, “o” o “u”, viene pronunciata esattamente come in italiano.
Vi è piaciuto questo articolo? Ecco una lista di parole per esercitarvi!