5 trucchi per studiare una lingua in modo veloce ed efficace

Tutti conosciamo ormai molto bene il famoso poliglotta Luca Lampariello che ha dedicato parte della sua vita a trovare il metodo migliore per imparare le lingue. Ecco i suoi 5 principi chiave!

Tutti dicono che i bambini sono i migliori studenti poiché imparano senza alcuno “sforzo conscio” e in modo totalmente organico. Questo è certamente vero, ma l’approccio “adulto” non deve essere sottovalutato: se da un lato, infatti, i bambini ci mettono circa sei anni ad essere completamente funzionali in una certa lingua, gli adulti riescono ad acquisire una capacità comunicativa soddisfacente in appena 12 mesi.

Quindi? Qual è l’approccio da usare? Io parlo 11 lingue e devo dire che la chiave del successo è combinare i lati positivi di entrambe le situazioni: in modo specifico, mi riferisco alla capacità implicita infantile di apprendimento e all’esplicita acquisizione di conoscenza da parte degli adulti. Se tutto ciò vi sembra complicato, ecco i 5 principi che ho messo a punto e ai quali mi attengo religiosamente quando mi accingo a studiare una nuova lingua.

Selezione

Quando inizierete a studiare una nuova lingua, verrete letteralmente assaliti da un vocabolario composto da migliaia e migliaia di parole nuove.

Quali sono i vocaboli di cui avrete davvero bisogno?

Non fate l’errore di seguire il libro di testo che dedica interi capitoli alla terminologia relativa ai viaggi in aereo e agli animali. Quali saranno le probabilità di usare quelle parole nella vita di tutti i giorni? Fatevi questa domanda e optate per quelle che rispondono ai vostri bisogni e interessi.
Iniziate con l’imparare un certo numero di parole che vi servono per davvero e poi fermatevi per qualche giorno. Quando vi sentirete a vostro agio con questi vocaboli, avrete l’impressione di non fare più progressi. Sapete perché questo accade? Perché nel momento in cui il vostro vocabolario essenziale sarà consolidato, sarà più difficile per voi trovare parole utili o rilevanti da aggiungere (perché non vengono davvero utilizzare nella vostra vita quotidiana).
Questo non significa che dovrete smettere di imparare, anzi. È semplicemente un segnale che “il nucleo delle parole importanti” sarà molto più difficile da dimenticare, in quanto consolidato nel vostro cervello. E questo costituirà la base per un’ulteriore espansione del vostro vocabolario.

Associazione

Imparare le parole importanti è molto utile, ma ancora più utile è calarle nel giusto contesto. Il meccanismo dell’associazione è il modo giusto per farlo, perché vi permetterà di collegare le nuove nozioni con quello che conoscete già.

Il cervello lo fa naturalmente, tuttavia è possibile incoraggiarlo. In che modo?

Semplice: provate a prendere un gruppo di parole che state cercando di imparare e, anziché lasciarle isolate, connettetele tutte insieme in una frase di senso compiuto con un contesto motivato.
All’inizio potrà sembrare difficile (specialmente con parole che apparentemente non hanno nulla a che fare tra di loro), ma un po’ di allenamento farà diventare velocissime le vostre abilità associative.

Ripasso

Più di un secolo fa, uno psichiatra tedesco di nome Ebbinghaus scoprì la cosiddetta “curva dell’oblio”, cioè la tendenza che abbiamo a dimenticare le informazioni acquisite, tendenza che aumenta in modo direttamente proporzionale al trascorrere del tempo.

Come si combatte questa tendenza?

Se le informazioni vengono ripetute, dopo un po’ entrano a far parte della memoria a lungo termine.
Ripassare è quindi fondamentale per il consolidamento.

Immagazzinamento

Gli antichi Romani dicevano “Verba volant sed scripta manent”: le parole parlate volano via, quelle scritte rimangono.

La massima si spiega da sé: mentre siete impegnati nello studio della lingua straniera, è importante mettere nero su bianco le parole nuove che volete assolutamente ricordare. In questo modo, in fase di ripasso, avrete un riferimento cartaceo o elettronico da consultare.

Utilizzo

Per ricordare le parole in modo efficace e duraturo, bisogna utilizzarle in conversazioni o ripeterle a voce alta. Alcuni ricercatori canadesi hanno dimostrato che è molto più utile ripetere le parole a un’altra persona piuttosto che a se stessi.
È importante impegnarsi attivamente e utilizzare i vocaboli in qualcosa che “ha senso” e che può aiutarvi in un determinato scopo: la vostra memoria si svilupperà, diventerete più fluenti e potenzierete tutti i meccanismi sopracitati.

Vuoi mettere in pratica questi consigli?
Inizia subito un corso!
Condividi: