Se pensate che l’educazione universitaria italiana sia costosa, fermatevi un secondo a leggere i dati relativi a Stati Uniti e Regno Unito.
Prima del 1980, gli studenti nel Regno Unito pagavano non più di 380 sterline (circa 430 euro), sotto forma di borsa di studio. Nei successivi due decenni, i governi Thatcher e Blair hanno lentamente aumentato il costo degli studi universitari fino al livello attuale di 9.000 sterline all’anno (circa 12.200 euro). Un aumento significativo, specialmente per coloro che prendono in considerazione una formazione umanistica.
Ma non è niente in confronto agli Stati Uniti. Secondo i dati più recenti, il budget medio per un college pubblico statale è di $ 24.061 all’anno (quasi 21.000 euro); per un college privato, $ 47.831 (circa 41.000 euro). Dal 1985 i costi per l’istruzione universitaria sono aumentati di oltre il 500%. Inutile dire che è un prezzo proibitivo per molti potenziali studenti, specialmente considerando il basso tasso di occupazione per i neolaureati. Un’intera generazione di studenti sta uscendo dal sistema con debiti a sei cifre insostenibili.
Le università italiane sono certamente più economiche, con rette che – a seconda del reddito familiare – vanno da 0 a 2.000 euro: le cifre sembrano più ragionevoli ma l’Italia rimane comunque il terzo paese europeo più costoso.
Avete mai pensato di intraprendere i vostri studi universitari all’estero?
Studiare in un altro paese è un modo per non spendere troppo, aumentare il vostro valore agli occhi dei potenziali datori di lavoro, godere – da studenti – di una qualità di vita più alta e sperimentare una cultura straniera. In un’era di tasse alle stelle, questa è un’opzione sempre più attraente per chi desidera laurearsi senza oneri finanziari esorbitanti.
Germania, Svezia, Norvegia, Finlandia e Austria offrono un’istruzione universitaria gratuita. In Francia non è completamente gratuita, ma ha una serie di programmi, come il lavoro alla pari o l’insegnamento di una lingua, che aiutano gli studenti stranieri a far fronte alle spese di soggiorno nel Paese.
Alcuni Master e un numero crescente di corsi universitari (come i programmi di studio internazionali) sono in inglese, ma per la maggior parte è necessario parlare almeno a livello elementare la lingua locale. Molte università richiedono un livello B1 o B2, cioè intermedio. Ciò significa che vi sarà possibile svolgere la maggior parte delle attività quotidiane e avere conversazioni semplici, ma non ci si aspetta che siate in grado di sviluppare argomenti complessi. Molti Paesi offrono corsi per aiutare gli studenti a prepararsi per le esigenze linguistiche della nuova università.
Volete imparare una lingua per frequentare l’università all’estero? Cliccate qui.
Germania
L’interesse per gli studi in Germania continua a crescere tra gli studenti stranieri, e non c’è da meravigliarsi. A partire dall’ottobre 2014, non ci sono più tasse scolastiche o costi di iscrizione per studenti locali o internazionali. Considerata sempre più un paese leader sulla scena mondiale, la Germania è la maggiore economia europea e un centro di sviluppo ingegneristico e tecnologico che offre molti posti di lavoro. Vale la pena informarsi sul sistema di Ausbildung, ossia una forma di tirocinio in cui si studia e si lavora in un’azienda che paga tutte le spese. Il tedesco non è la lingua più facile da imparare, ma apre molte porte. Le città sono economiche e vivaci, il tenore di vita è alto e ci sono grossi sconti per gli studenti. E non dimenticate l’Austria, che offre molti degli stessi vantaggi.
Scandinavia
Anche i Paesi Scandinavi offrono formidabili opportunità. Una laurea in Norvegia non vi costerà nulla, nemmeno come studente internazionale e, sebbene il costo della vita sia elevato, è facile ottenere aiuti finanziari per le spese di soggiorno. Le università svedesi e danesi sono gratuite per i cittadini europei e anzi, se siete danesi, il governo vi paga per andare all’università. La Finlandia, famosa in tutto il mondo per il suo sistema educativo, è completamente gratuita, anche se nel 2017 sono entrate in vigore delle tasse per gli studenti internazionali.
Francia
Anche la Francia è una buona opzione. Le tasse per le università pubbliche sono di soli 180 euro, anche se per le università più prestigiose, le grandes écoles, possono essere notevolmente maggiori. Se il costo della vita a Parigi è troppo alto, non scoraggiatevi: secondo la rivista studentesca Étudiante.fr, le quattro migliori città studentesche sono in realtà Nantes, Montpellier, Tolosa e Grenoble.
Un ultimo consiglio, per quelli di voi che sono aperti alla possibilità di studiare all’estero, ma non sono sicuri di poterlo fare in francese, tedesco o norvegese: non c’è modo migliore per assimilare una lingua che viverla, parlarla, assorbirla. Quando sarete circondati da una lingua, sarete in grado di parlarla più velocemente di quanto possiate pensare. E se iniziate subito, partirete con un vantaggio significativo.
Probabilmente siete in una fase della vita in cui questa per voi è un’opzione fattibile. Studiare all’estero è un’avventura più difficile da intraprendere dopo essersi sistemati con casa e lavoro. Allora perché non provarci adesso? Potreste ricavarne la conoscenza di una nuova lingua, qualche prospettiva diversa sulla vita e un titolo universitario molto utile.