Immaginate questa situazione: fra pochi giorni dovete sostenere una prova difficile, vi sentite preparati, ma iniziate a essere agitati. Non riuscite ad addormentarvi, vi rigirate nel letto e siete terrorizzati all’idea di poter fare una figuraccia. Vi è mai successo? Non vi preoccupate, non siete soli! Tutti noi conosciamo la sensazione di paura prima degli esami (che si tratti di una verifica, l’esame della patente o una presentazione al lavoro). Nonostante abbiamo investito tempo e energie per prepararci e per imparare qualcosa in modo approfondito, capita che ci agitiamo quando arriva il momento della “prova del nove”.
Anche quando s’impara una lingua, questo fenomeno è molto comune. La paura di commettere errori impedisce a molte persone di mettere in pratica le loro competenze linguistiche, anche se magari conoscono la grammatica a perfezione, hanno un vocabolario molto ricco e una buona pronuncia. Tuttavia questa paura è completamente infondata e ora vi spieghiamo perché.
Fare errori è normale
Pensate a quanto tempo impiegano i bambini ad apprendere la loro lingua madre. All’inizio farfugliano, poi provano a imitare i suoni che sentono. Successivamente riescono a pronunciare singole parole, non ne capiscono il significato e finiscono col creare frasi divertenti e buffe. In questa fase fanno errori perché non hanno ancora interiorizzato la regola o il corretto utilizzo delle parole. Imparare a parlare una lingua è dunque un lungo processo.
Anche gli adulti fanno degli errori quando parlano. Pensate a quante volte avete sentito un congiuntivo sbagliato… Capita a chiunque! Non preoccupatevi degli errori: sarete in grado di farvi capire anche se sbagliate una preposizione o se non vi ricordate la coniugazione di un verbo!
Sbagliando s’impara
Commettere errori è una pratica naturale e una parte integrante del percorso quando s’impara una lingua. Ma non è tutto… Gli errori possono addirittura essere utili!
Non vi è mai capitato di utilizzare una parola in modo sbagliato mentre parlavate in inglese? Accade spesso con i “falsi amici”: si tratta di parole apparentemente simili in entrambe le lingue, ma con significati diversi. Ad esempio, se volete raccontare alla vostra nuova conoscenza inglese che da piccoli siete cresciuti in una fattoria con animali, dovete stare attenti. In inglese la parola “factory” esiste, ma non ha nulla a che fare con una fattoria. Significa infatti “fabbrica”, mentre “fattoria“ si dice “farm”.
L’aspetto positivo è che da questa situazione nascerà un piccolo divertente malinteso e magari potrete strappare una risata al vostro interlocutore. Inoltre, imparerete da quest’errore e in futuro vi ricorderete il significato corretto di entrambe le parole.
Pensate positivo
Come nella vita di tutti i giorni, anche quando si impara una lingua conta molto l’atteggiamento. Se per paura di sbagliare non dite neanche una parola, sicuramente non farete errori, ma non farete neppure progressi…
Una ricerca della Michigan State University ha mostrato che sono due i fattori decisivi attraverso i quali possiamo imparare dai nostri sbagli: prestare attenzione e avere un atteggiamento positivo. Nello studio è emerso che le persone convinte di poter imparare dai propri errori hanno ottenuto risultati migliori di quelli che hanno interpretato gli sbagli come un segnale negativo. Sembra uno stereotipo, ma avere un atteggiamento positivo funziona: se credete di potere imparare dai vostri errori, ce la farete davvero!
Provate, sbagliate, riprovate!
Non siamo ancora riusciti a convincervi che commettere errori non è poi così male? Beh, perché non provare? Mettete in pratica le vostre conoscenze linguistiche ad ogni occasione! 🙂
Babbel è un buon punto di partenza per utilizzare le strutture grammaticali, ampliare il vostro vocabolario e abituare l’orecchio ai suoni della lingua. Fate qualche lezione e poi… uscite e buttatevi! Parlate con i madrelingua, leggete libri, ascoltate podcast, guardate film in lingua originale. Sfruttate ogni opportunità di utilizzare la lingua nella quotidianità: noterete i vostri progressi e vedrete che di settimana in settimana gli errori diventeranno sempre meno. Ma forse non spariranno definitivamente, neppure a un livello avanzato. Prendete me: dopo anni di tedesco, ogni tanto l’errore ci scappa!