Be international, be cool #2 – 10 acronimi inglesi tipici tra Millennials/Gen-Z da imparare ASAP

Alcuni li conoscerete già, altri meno, in questo articolo vi propongo una selezione di 10 acronimi inglesi che potrebbero esservi utili nella vita di ogni giorno, per essere sempre international e cool.
Lista di 10 acronimi inglesi utilizzati dai Millennials/Gen-Z per rendere le conversazioni più veloci.

Cari Millennials e Gen-Z, benvenuti al secondo appuntamento con Be international, be cool sugli acronimi inglesi!

llustrazione di Eleonora Antonini

Nel primo articolo abbiamo cominciato il nostro viaggio attraverso l’itanglese, esplorando alcuni termini della lingua inglese utilizzati nelle frasi italiane della daily life. Ve lo ricordate? (Momento di cringe… ).

Chi se lo fosse perso può rimediare subito facendo un veloce ripasso, perché nel continuare questo percorso oggi ci addentreremo in un topic, oserei dire, mistico.

Vi è mai capitato di imbattervi in alcune Instagram stories, serie tv inglesi o americane, o, ancor meglio, in conversazioni Whatsapp e non capire niente perché nelle frasi venivano inserite parole random che sembravano solo un’accozzaglia di lettere e che, se pronunciate, presentavano solo un suono simile all’ostrogoto? 

Oppure, ancora, di scrivere lunghi messaggi e ricevere laconiche risposte come BRB, ASAP, e rimanerci di sasso? – O magari, come me, davate semplicemente per scontato che la tastiera del mittente si fosse bloccata.

Insomma ragazz*, sto parlando degli acronimi inglesi: nomi formati dalle iniziali delle parole che compongono un’espressione, rendendola così abbreviata e incomprensibile. Tipicamente vengono scritti in maiuscolo, per distinguerli dalle altre parole del testo. Non confondeteli però con le sigle! In italiano gli acronimi inglesi vengono pronunciati come se fossero una parola unica (per esempio YOLO, old but gold), mentre le sigle come una sequenza di lettere singole (NBA en-bi-ei).

Ma, ora, siete pronti? Scopriamo insieme cos’hanno combinato questa volta Laura e Marco…Via!

1. ASAP

Le verdure che Marco ha cucinato per Laura erano un po’ indigeste… Lei sta cercando una scusa per evacuare casa di lui ASAP

Laura, buona fortuna! No, non è il nome di un piatto tipico del medio oriente né di un cantante del Quebec. Se qualcuno vi prega di fare qualcosa ASAP – As Soon As Possible – significa che deve essere fatta il più presto possibile, immediatamente! In poche parole è un’espressione ormai entrata nell’uso comune che implica un senso di urgenza. 

2. LOL 

Marco: “Laura scusa se siamo fuori a cena e non sono troppo allegro, ma quando sei scappata da casa mia ho finito le verdure… Solo ora posso capire come stessi”

Risposta inutile di Laura: “LOL

Qui c’era veramente poco da ridere… Ma apriamo un veloce dibattito sul significato dell’acronimo LOL. Inizialmente indicava un grande divertimento nelle conversazioni Laughing Out Loud (ridere a crepapelle). Ora, invece, è spesso utilizzato come semplice riempitivo o per sdrammatizzare una situazione d’imbarazzo.

Capita che, tra gli usi e gli abusi dei vari acronimi inglesi, questa venga talmente utilizzata che nessuno ride nemmeno più quando la si pronuncia. In realtà, il potenziale di questa breve parola sta proprio qui, nella sua superficialità: a nessuno importa nulla di quello che avete appena scritto o detto, per questo l’acronimo inglese LOL potrebbe benissimo essere ridefinito con Lack Of Laughter (mancanza di risate).

3. BRB

Marco: “Non è che mi aiuteresti a correggere il mio saggio di 45 pagine che devo consegnare entro stasera?”

Laura: “Certo, devo solo aiutare mio papà a fare una cosa, BRB!”

2 ore dopo… Ancora nessuna traccia di Laura. 

Low-key furbetta questa Laura! BRB è l’acronimo di Be Right Back (torno subito). Alcuni la usano correttamente per indicare via messaggio che si assenteranno per un breve periodo di tempo, che di solito dura fino a mezz’ora, altri – come Laura in questo caso – la usano come sostituto per lasciare completamente una conversazione e tornare dopo ore e ore con una misera scusa inventata per motivare la lunga assenza. 

4. TBH

Laura: “Marco, TBH pensavo di poter avere più pazienza con te, ma come al solito ti riveli un drama” 

Ma cosa combina ogni volta questo Marco? TBH To Be Honest significa “ad essere onest*”. Si usa principalmente sui social media e nei messaggi, quando si vuole dare un’opinione indesiderata su qualcosa. Tuttavia, la maggior parte delle volte, viene usato da sconosciuti per approcciare in chat con commenti inopportuni e decisamente troppo diretti.

4 millennials/gen-z alle prese con l’inglese

5. ATM

ATM Marco non vuole più parlare con Laura.

ATM At The Moment è un’abbreviazione che significa “al momento”. Viene usata quando si fa riferimento alle attuali circostanze temporali. Di solito è molto usata quando si è impegnati e cercano di rifilarti qualcosa da fare, a quel punto potrete solo sfoderare il vostro “ATM I’m busy” per svignarvela al meglio. 

6. OT

Marco: “Devo finalmente dirti una cosa importante… Io dopotutto penso di amar…”

Laura: “Scusa ma ,OT , com’è che fa l’ultima canzone di Calcutta?” 

Ma Laura! Che vibe killer!!
Anche se devo dire che, tra gli acronimi inglesi, questo è uno dei miei preferiti, con OT Off Topic (fuori argomento) si intende un discorso, un pensiero, una news o una qualsiasi cosa completamente campata in aria, che non ha assolutamente a che fare con l’argomento principale. È un ottimo modo per tergiversare quando non avete ascoltato un discorso.

7. FYI

Laura a Marco: FYI mentre spettegolavi con i tuoi amici, io mi sono mangiata tutto il tiramisù che avevi appena preparato. 

Ebbrava Laura! Puoi lasciare una fetta anche per noi la prossima volta? 

FYI è l’acronimo di For Your Information (per tua informazione), si utilizza quando si vuole dare a  qualcuno un annuncio, spesso non richiesto, o si dice qualcosa che si dovrebbe sapere, come “FYI sabato daranno un’apericena con spritz gratis per tutti” o “FYI il latte che hai appena bevuto era scaduto”. 

8. IDK 


Marco: “Ma esattamente cosa significa IDK?”

Laura: “Non lo so”

Marco: “Ok lo chiederò a qualcun altro” 

Ah, allora nemmeno loro lo sanno… LOL.

Tuttora il vero significato di questo acronimo inglese è un mistero. Sembra che nessuno lo sappia. Ogni persona a cui l’ho chiesto mi ha risposto allo stesso modo: ”non lo so” (I Don’t Know)… Forse nessuno lo saprà mai.

9. AKA

Marco: “Dopo tanto tempo ho deciso di mollare Laura, AKA sono single!”

Dite che sia ora di festeggiare? A me iniziavano a piacere… 

AKA, che sta per Also Known As, è un modo abbreviato per dire “anche conosciuto come”. In un contesto italiano viene spesso utilizzato dopo una lunga parentesi in cui si spiega qualcosa e alla fine si riassume tutto con AKA + parola. 

10. BYOB

Carlo: “Dai Marco non buttarti giù, sabato faccio una festa da me, ti aspetto e BYOB!”

BYOB è un acronimo che ha diverse accezioni simili ma correlate le quali includono:

Bring Your Own Beer (Porta la tua birra)

Bring Your Own Bottle (Porta la tua bottiglia)

Bring Your Own Booze (Porta i tuoi alcolici)

Bring Your Own Beverage (Parta la tua bevanda)

Insomma, in qualsiasi modo lo si voglia dire il concetto è chiaro: la persona che ha organizzato la festa non fornirà bevande alcoliche – che tirchia – e gli ospiti sono invitati a portarne.

Vabbè dai, non importa chi lo fornisce, l’importante è che ci sia da bere! Anche se trovare le birre già lì… 

E mentre voi imparate i nuovi acronimi inglesi, BRB con l’ultimo articolo di be international, be cool. Ah OT, chissà cosa combineranno Marco e Laura nel frattempo!


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