Leggere in una lingua che non conoscete può essere difficile se siete solo all’inizio del percorso di apprendimento: anche se l’alfabeto è lo stesso, molte lettere si pronunciano in modo diverso. Fortunatamente, lo spagnolo ha un sistema di scrittura con una pronuncia molto facile da imparare, perché quasi sempre ciò che si scrive corrisponde a ciò che si legge, proprio come succede con l’italiano. Grazie a questa guida sulla pronuncia dell’alfabeto spagnolo, sarete in grado di leggere praticamente qualsiasi parola, anche se non ne conoscete ancora il significato.
L’alfabeto spagnolo
A differenza di altre lingue, come ad esempio l’inglese, che per una singola lettera possono avere più di una pronuncia (pensiamo alla “e”, che ha un suono diverso in parole come need, bled, weigh, hate o pallet), in spagnolo ogni lettera ha un’unica pronuncia che rimane invariata.
Per iniziare vediamo l’alfabeto spagnolo, che ha 27 lettere. Queste corrispondono esattamente a quelle italiane con un’unica aggiunta: la ñ. Qui sotto potete ascoltare dei parlanti nativi leggere l’alfabeto.
Ascolta l’alfabeto spagnolo
Tuttavia, sebbene l’alfabeto sia molto utile, aiuta a capire solo in parte come funzionano le lettere in diversi contesti. Per questo motivo, di seguito potete trovare un elenco con la pronuncia delle lettere e combinazioni di lettere più comuni nelle parole spagnole.
a — la sala (la stanza)
ay — la playa (la spiaggia)
b — beber (bere)
c — la bicicleta (la bicicletta)
cc — el accidente (l’incidente)
ch — ocho (otto)
d — el dedo (il dito)
e — el pez (il pesce)
ey — el rey (il re)
f — el jefe (il capo)
g — el gato (il gatto)
gu — el agua (l’acqua), el guerrero (il guerriero)
gü — la vergüenza (la vergogna)
h — el hospital (l’ospedale)
i — el cine (il teatro)
j — el ojo (l’occhio)
k — el kilogramo (il chilogrammo)
l — el pelo (i capelli, il pelo)
ll — la calle (la strada)
m — mimar (rovinare)
n — la banana (la banana)
ñ — la araña (il ragno)
o — el otoño (l’autunno)
oy — hoy (oggi)
p — la papa (la patata)
qu — la taquilla (la biglietteria)
r — pero (ma)
rr — el perro (il cane)
s — las casas (le case)
t — la tortuga marina (la tartaruga marina)
u — uno (uno)
v — vivir (vivere)
w — la world wide web (il world wide web)
x — el extranjero (lo straniero)
y — el yate (lo yacht)
z — el pozo (il pozzo)
Una piccola parentesi: K e W
Come in italiano, le lettere k e w appaiono solo in parole di origine straniera e sono un’aggiunta relativamente recente all’alfabeto spagnolo.
Lettere dell’alfabeto spagnolo con più pronunce
Come abbiamo spiegato all’inizio, la maggior parte delle lettere dell’alfabeto spagnolo ha una sola pronuncia. Tuttavia, esistono alcune eccezioni a questa regola.
C
La c è una delle poche lettere dell’alfabeto spagnolo ad avere più di una pronuncia, ma se ci pensate bene, questo vale anche per l’italiano. Infatti, quando la c è seguita dalle vocali a, o, u oppure da una consonante, ha un suono gutturale e si pronuncia come le parole italiane “casa”, “cosmo” e “cuore”, mentre quando precede una e o una i, si pronuncia accostando la punta della lingua fra gli incisivi e ha un suono molto simile al th inglese in parole come think o thanks. Bisogna anche notare che nei paesi dell’America Latina e nella regione spagnola dell’Andalusia, quando è seguita dalle vocali “e” ed “i“, la c si pronuncia come una s, ma in questo articolo per ragioni di spazio ci limiteremo alla descrizione della pronuncia dello spagnolo standard.
GU
Quando appaiono in combinazione, le lettere gu possono essere pronunciate in due modi. Se sono seguite da una a o una o, hanno una pronuncia forte, come nelle parole italiane “guanto” o “languore”, mentre quando precedono la i oppure la e, la u non si pronuncia e hanno lo stesso suono dei nostri ghe e ghi nelle parole “ghepardo” o “ghiro”. Tuttavia, se la u ha la dieresi (ü) si pronuncia: pingüino si pronuncia “pinguino” come in italiano e non “pinghino”.
QU
Sebbene la q sia sempre seguita dalla vocale u, quest’ultima non si pronuncia. La parola queso, per esempio, che significa formaggio, si pronuncia “cheso”.
X
La x si pronuncia quasi sempre ks, come nelle parole “extra” o “xilofono”. Tuttavia, questa lettera può essere pronunciata in altri tre modi. Quando la x appare all’inizio di una parola, si pronuncia come una s. Inoltre, in alcuni toponimi come México e Texas, la x ha un suono gutturale e si pronuncia come una h aspirata, mentre in altri casi, ad esempio Xela, una città del Guatemala, si pronuncia come una sh. Notate che, come la k e la w, la lettera x appare prevalentemente in parole di origine straniera.
Accenti in spagnolo
Abbiamo già parlato di due tipi di segni diacritici, la tilde (ñ) e la dieresi (ü). Entrambi cambiano il modo in cui si pronuncia una determinata lettera. Per quanto riguarda invece gli accenti grafici (á, é, í, ó e ú), questi indicano dove deve cadere l’intonazione.
In italiano, l’accento grafico viene segnato solo sulle parole tronche, ossia quando l’accento tonico cade sull’ultima sillaba, come nelle parole “bontà” o “caffè”. In tutti gli altri casi non si scrive, quindi i parlanti nativi sanno in modo intuitivo dove cade l’intonazione, come ad esempio la parola “elementare”, che si pronuncia “e-le-men-TA-re” e non “E-le-men-ta-re” o “e-LE-men-ta-re”.
Lo spagnolo è molto più prevedibile. Se una parole termina in “n”, “s” o con una vocale, l’accento cade sulla penultima sillaba, mentre se termina con un’altra lettera, l’accento cade sull’ultima sillaba. Naturalmente, se una parola ha l’accento grafico, l’intonazione deve cadere sulla sillaba con l’accento (qui potete leggere in maniera più approfondita come funzionano gli accenti in spagnolo).
Gli accenti vengono utilizzati in spagnolo anche per differenziare parole che hanno la stessa grafia. La parola como, che significa “come”, quando viene usata nelle domande diventa cómo. Lo stesso vale per que (che) e qué (che, che cosa, ma nelle domande) o el, che corrisponde all’articolo maschile, e él, che corrisponde al nostro pronome maschile “lui”. Ora che avete imparato l’alfabeto, potete iniziare a leggere in spagnolo!