Si sente spesso parlare di lingue uniche o di specifiche caratteristiche che una lingua ha e che nessun’altra possiede. È vero che nessuna lingua è uguale all’altra e chi studia questi argomenti sa che ogni lingua fa storia a sé. Ci sono però alcune lingue più misteriose di altre, con delle caratteristiche talmente peculiari da renderle un vero rompicapo per i linguisti. Una di queste è sicuramente la lingua georgiana, ossia la lingua ufficiale parlata in Georgia.
Che lingue si parlano in Georgia?
Prima di cominciare, forse un veloce ripasso di geografia non fa male. La Georgia è uno stato del Caucaso, una regione montuosa che fa da istmo tra Europa e Asia, dato che collega il Mar Nero e il Mar Caspio. La Georgia confina a nord e ad est con la Russia, mentre a sud confina con Armenia, Azerbaigian e Turchia. A ovest si trova lo sbocco sul Mar Nero.
La lingua ufficiale della Georgia è il georgiano, che è parlato da più dell’80% della popolazione. Ci sono però altre due lingue ufficiali parlate in Georgia: l’abcaso, lingua ufficiale dell’Abcasia e l’osseto, parlato in Ossezia (una regione divisa tra Russia e Georgia e la cui parte meridionale si è dichiarata indipendente ma viene rivendicata dalla Georgia).
A che famiglia appartiene la lingua georgiana?
Il nome della Georgia in georgiano è Sakartvelo, nome che viene dalla regione storica nota come Kartli (Cartalia in italiano) a cui appartiene Tbilisi, la capitale.
Da Kartli viene anche cartvelico, che è la famiglia a cui appartiene la lingua georgiana. Le lingue cartveliche, o caucasiche meridionali, sono 4: la lingua georgiana, la lingua mingrelia, la lingua laz e la lingua svan. Queste lingue sono parlate, oltre che in Georgia, in Turchia, in Azerbaigian, in Iran, in Russia e in Israele.
Il fatto più interessante riguardante la famiglia delle lingue carveliche è che non ha alcun legame con nessun’altra famiglia linguistica al mondo. Esiste un gruppo di lingue caucasiche settentrionali, ma le due famiglie non sono imparentate. Una teoria affascinante (ma con poche solide basi) lega la lingua georgiana alla lingua basca, un’altra lingua senza parentele, ma ci torneremo più tardi.
La grammatica della lingua georgiana
L’alfabeto georgiano
La lingua georgiana non è affatto semplice. Cominciamo dall’alfabeto, anzi dagli alfabeti. Esatto, il georgiano ha tre sistemi di scrittura. La buona notizia è che se voleste imparare questa lingua, vi basterà imparare solo uno di questi tre alfabeti. Il mkhedruli è infatti l’alfabeto utilizzato nella vita di tutti i giorni, mentre l’asomtavruli e il nuskhuri vengono usati esclusivamente dalla Chiesa ortodossa georgiana.
L’alfabeto mkhedruli è formato da 33 caratteri, che si pronunciano esattamente come si scrivono. Inoltre, non c’è una distinzione tra lettere maiuscole e minuscole. Si tratta di un alfabeto molto antico, che pare sia stato inventato nel terzo secolo avanti Cristo. L’alfabeto greco ha avuto certamente una grossa influenza nella stesura dell’alfabeto georgiano. Qui sotto trovate la lista dei suoi caratteri.
Morfologia e sintassi
Il georgiano ha ben 7 casi grammaticali (nominativo, ergativo, genitivo, dativo, strumentale, locativo, avverbiale e vocativo). La “buona notizia” è che i sostantivi vengono declinati in base al caso e al numero, ma non rispetto al genere. Inoltre, non esistono gli articoli, né determinativi né indeterminativi. La struttura della frase, pur prediligendo la sequenza SOV (Soggetto – Oggetto – Verbo) è piuttosto libera.
Un’altra caratteristica peculiare di questa lingua è che è una lingua agglutinante. In sostanza, partendo dalla radice (es. casa), vi si aggiungono poi suffissi ed affissi che non variano quando vengono “incollati” (agglutinazione viene dalla parola “adglutino”, cioè incollare in latino) alla parola base.
Passiamo ai verbi. Le notizie non sono molto confortanti, perché il georgiano ha quattro categorie verbali (transitivo, intransitivo, mediale e indiretto), tre tempi (presente, passato e futuro) e due aspetti (perfettivo e imperfettivo. Questo fa sì che la coniugazione dei tempi verbali sia molto complessa. Come se non bastasse, la lingua georgiana ha tantissimi verbi irregolari, il cui numero è persino difficile da stimare dato che ci sono diversi gradi di irregolarità!
Infine, una caratteristica singolare di questa lingua è che non fa alcuna distinzione di genere: c’è solo un pronome per la terza persona singolare, cioè is.
I numeri in georgiano
La lingua georgiana e la lingua basca sono imparentate?
È abbastanza noto che la lingua basca sia una lingua isolata, ossia una lingua che non ha alcuna parentela con nessun’altra lingua. Si tratta di un noto enigma per i linguisti, perché in molti si sono domandati quali siano le origini di questa misteriosissima lingua.
Un discorso molto simile si può fare anche per il georgiano, le cui caratteristiche davvero singolari hanno reso impossibile tracciare alcun tipo di parentela con altre lingue. Curiosamente, però, alcuni linguisti hanno cercato di trovare dei legami proprio tra due lingue isolate: la lingua georgiana e la lingua basca.
Questa teoria è nata nel Medioevo, perché il nome con cui i romani identificavano la regione in cui si trova l’odierna Georgia era “Iberia”. Alcuni, quindi, hanno ipotizzato che ci fosse un qualche legame tra la penisola iberica e questa regione montuosa del Caucaso. Inoltre, alcuni termini hanno fatto sì che la teoria resistesse fino ai giorni nostri: per esempio la parola “popolo” è herri in basco ed eri in georgiano.
Va detto che questa teoria si basa su questi elementi e poco altro. Sebbene le due lingue abbiano delle caratteristiche in comune (sono entrambe lingue ergative, per esempio), molti linguisti hanno fallito nel fornire delle prove convincenti e, ad oggi, la parentela tra basco e georgiano non è stata dimostrata.