Illustrazioni di Eleonora Antonioni
Quando né una prima né una seconda lingua sono sufficienti per farsi capire, è il momento di approfondire l’affascinante mondo delle lingue ibride, una mescolanza spesso maccheronica di due lingue che condividono gli stessi elementi lessicali, grammaticali e sintattici.
La magia delle lingue ibride si esemplifica attraverso due situazioni distinte.
1) Quando, come studenti di una lingua, dovete ancora padroneggiarla al meglio, o avete scarsa conoscenza di una lingua straniera e vi trovate quindi a replicare elementi della vostra lingua madre.
Dite: “I have 20 years” in inglese (perché in italiano diciamo “ho 20 anni”), quando invece si dovrebbe usare il verbo essere. Usate i “falsi amici” come ad esempio “brutto” in tedesco (che significa “lordo” e non “poco piacevole d’aspetto”) o “terrific” in inglese (che significa “magnifico” e non “terrificante”).
2) Quando persone che parlano due lingue diverse tentano di comunicare in un linguaggio comune per farsi capire, creare un’identità comune o addirittura per stabilire rapporti commerciali tra loro. Ci sono centinaia di lingue ibride nel mondo e qui ve ne proponiamo alcuni esempi famosi.
Portuñol/Portunhol
Si tratta di un linguaggio ibrido parlato nelle regioni frontaliere spagnole-portoghesi della penisola iberica, così come in Sud America tra Brasile e paesi di lingua spagnola come Uruguay e Paraguay. L’Uruguay che, secondo lo storico Norman Berdichevsky, è stato costituito come stato cuscinetto tra le due nazioni dominanti dell’Argentina e del Brasile, ne è un buon esempio. Gran parte della sua popolazione nel nord, circa 260.000 persone, parla portuñol e la padronanza della lingua è ulteriormente consolidata dalla possibilità di ricevere e guardare le stazioni televisive brasiliane. Berdichevsky sostiene inoltre che il portuñol sia un tentativo da parte degli uruguaiani (specialmente le giovani generazioni) di stabilire una propria identità nazionale distinta e di uscire dall’ombra dei loro potenti vicini “macho” argentini.
Uno dei migliori esempi di portuñol è un romanzo intitolato Mar Paraguayo dell’autore brasiliano Wilson Bueno, scritto in un misto di spagnolo, portoghese, portuñol e guarani (una lingua indigena del Paraguay). Alcuni esempi di portuñol includono parole come camiáu (camion) da camión in spagnolo e caminhão in portoghese, o frasi come Dame este biscoito (dammi questo biscotto). Nel 2015, un gruppo di artisti e accademici ha lanciato una petizione affinché l’UNESCO riconoscesse il portuñol come patrimonio culturale immateriale.
Russenorsk/Руссенорск
Il russenorsk è un linguaggio semplificato che oggi non esiste più e che veniva parlato nell’Artico tra la Norvegia e la Russia (pensate alla serie televisiva Fortitude) nel XVIII e XIX secolo, combinando elementi di queste due lingue. Nato come mezzo di comunicazione tra i pescatori norvegesi e quelli russi, ruotava principalmente attorno al mondo del commercio ittico. L’influenza del russenorsk diminuì quando anche il confine russo-norvegese si ridimensionò dopo l’ottenimento dell’indipendenza della Finlandia dalla Russia nel 1917 e la formazione dell’Unione Sovietica nel 1922.
Runglish/рунглиш
Il runglish è un linguaggio maccheronico parlato nello spazio! Nel 2000, la NASA lo ha elencato tra le lingue parlate tra i membri degli equipaggi di lingua inglese e quelli di lingua russa di Expedition One, a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Il runglish è stato anche reso popolare dal romanzo di Arthur C. Clarke del 2010 “Odyssey Two”, in cui un equipaggio russo e uno americano iniziano una campagna chiamata “Stamp out Russlish” per sconfiggere la noia.
Alcuni esempi di runglish: Слайсающий чиз (slaysayushiy chiz) per formaggio a fette e Аисд кофе (Aisd kofe) per caffè freddo. Tornando sulla Terra, è ancora possibile sentir parlare il runglish nella comunità russa di Brighton Beach a Brooklyn, New York.
Belgrano-Deutsch
Si tratta di una lingua ibrida parlata dai discendenti degli immigrati tedeschi a Belgrano, un quartiere di Buenos Aires. I Germano-Argentinos o Deutsch-Argentinier costituiscono il quarto gruppo più numeroso di immigrati in Argentina, ma sfortunatamente la loro lingua non è sopravvissuta e solo poche parole sono entrate nel vocabolario attuale.
Esiste anche un altro linguaggio maccheronico parlato da tedeschi in America Latina: si tratta del lagunen, parlato intorno al Lago Llanquihue in Cile. Alcuni esempi includono parole come lechen (al latte) da melken in tedesco e leche in spagnolo, e Vacke per mucca, da vaca in spagnolo e Kuh in tedesco, così come la frase “Das ist ein asco” (questo è disgustoso).
Il Belgrano-Deutsch non deve essere confuso con l’alemañol, che è invece parlato dagli spagnoli che vivono nelle regioni tedesche e include esempi come la banjof invece della der Bahnhof (la stazione ferroviaria) e frasi come “Voy a la kela” (sto andando nel seminterrato) dal tedesco kellar. Un’altra frase divertente è “Vamos a einkaufar”? (Andiamo a fare shopping?) dal tedesco per shopping einkaufen.
Spanglish/Inglañol
Il termine fu coniato per la prima volta dal giornalista e poeta portoricano Salvador Tió negli anni ’40 e descrive una lingua ibrida parlata dai messicani-americani, specialmente nella California meridionale e in altre comunità ispaniche di New York, Miami e Texas. Può anche essere sentito a Panama e Porto Rico, ma senza dubbio ci sono differenze nette tra un tipo di spanglish e l’altro: abbiamo ad esempio il dominicanish (domenicano e inglese), il tex mex (messicano e inglese) e il cubonix (Cubano e inglese).
Lo Spanglish, che si dice sia parlato da circa 40 milioni di persone (quasi quanto la popolazione della Spagna) può essere molto difficile da capire anche da parte di madrelingua inglesi o spagnoli.
Alcuni esempi includono l’uso di verbi inglesi con desinenze spagnole, come parquear (da to park) invece di estacionar, o rentar (da to rent) invece di alquilar, e trasposizioni come “llamar para atras” (da “to call back“) invece di devolver la llamada e l‘iconico “Hasta la vista, baby” di Arnold Schwarzenegger. E che dire di questa frase pazzesca? “Marla fue a la washateria pero no tenía un daim para estartear la máquina”(Marla andò alla lavanderia, ma non aveva una moneta per avviare la macchina). Loco, eh?