Di solito utilizziamo il termine “accento” per descrivere il modo in cui suonano le parole in una lingua straniera o in un dialetto differente dal nostro. L’essenza di un accento risiede nella pronuncia o, per meglio dire, in una presunta pronuncia scorretta.
La pronuncia svolge un ruolo importante quando impariamo una lingua, specialmente per coloro che desiderino raggiungere un livello da madrelingua. Fortunatamente, sono state fatte ricerche sull’effettiva possibilità di perdere o meno un accento. Non abbiate paura però: non è possibile smarrirlo come succede con le chiavi dell’auto.
Cos’è l’accento e da dove proviene?
In generale, un accento consiste in una pronuncia differente rispetto a quella “standard”, a sua volta stabilita da un gruppo sociale dominante. Probabilmente non siete soliti parlare di accenti con persone che hanno il vostro stesso modo di parlare, un po’ come la storiella dei pesci che, abituati a vivere a mollo, non si rendono conto di cosa sia l’acqua. È solo quando arriva un forestiero ed attira la nostra attenzione con il suo particolare modo di parlare che vi facciamo caso. Succede così, ad esempio, con la famosa gorgia fiorentina, ovvero la “c” aspirata come in [la hasa] (la casa), immediatamente riconoscibile a tutti gli italiani al di là dei confini toscani.
Ma come si forma un determinato accento? Le persone parlano in maniera differente a seconda della loro provenienza e delle lingue che hanno parlato ed ascoltato crescendo. I nostri accenti sono il prodotto dell’ambiente che ci circonda, proprio come lo è il nostro stesso modo di essere. Classe sociale ed economica, gruppo etnico, educazione… tutto influenza la lingua! Le caratteristiche del modo di parlare che sono condivise dagli abitanti di una data regione o dagli appartenenti ad un determinato gruppo vengono poi generalizzate per creare categorie dialettali comuni. Alcuni esempi possono essere l’inglese australiano, il General American o l’inglese afro-americano vernacolare (AAVE).
Ad ogni modo, i trascorsi di ognuno si intrecciano in maniera differente, variando da persona a persona. Ciascuno di noi parla infatti quello che i linguisti definiscono “idioletto”: un dialetto unico ed individuale. Gli scienziati, in generale, concordano sul fatto che un accento possa considerarsi completamente formato e stabile una volta raggiunta l’età adulta. Ovviamente, però, le cose non sono affatto così semplici.
Quando l’accento cambia nel tempo
Gli scambi linguistici avvengono in concomitanza con migrazioni umane e cambiamenti demografici all’interno di una popolazione. Per questo i modi di parlare e le pronunce si modificano e cambiano costantemente. Lo stesso accade anche ai singoli individui. Anche se è improbabile che il vostro accento cambi drasticamente una volta raggiunti i 20 anni, questo può essere influenzato dai cambiamenti dell’ambiente che vi circonda.
Vivere in un luogo in cui si è in costante contatto con una lingua straniera ne è un classico esempio. Dopo un lungo soggiorno all’estero potreste ritrovarvi ad utilizzare parole che prima non facevano parte del vostro vocabolario quotidiano. Anche il vostro accento è esposto alle influenze esterne, ma questi cambiamenti sono solitamente inconsci e più sottili.
I nostri accenti sono sempre in mutamento perché rinegoziamo costantemente la nostra identità. L’interazione tra esseri umani svolge un ruolo chiave in questo processo: a seconda dell’ambiente o della persona a cui ci rivolgiamo, adattiamo istintivamente il nostro modo di parlare alle persone che ci circondano. In ambito lavorativo possiamo adottare un accento più sofisticato, sostituendolo poi con uno più informale o regionale quando chiacchieriamo con gli amici.
Perché il nostro accento cambia?
Fermiamoci un momento a riflettere su alcune delle ragioni per cui decidiamo consapevolmente di alterare il nostro accento. Spesso esiste una ragione esterna per farlo. Gli attori sono famosi (e alle volte criticati) per la loro capacità di “indossare accenti” come fossero costumi di scena. Al di là di tutto, è davvero impressionante ascoltare persone del calibro di Meryl Streep padroneggiare un accento polacco o australiano malgrado siano cresciute negli Stati Uniti.
D’altro canto, sebbene possa essere divertente provare accenti differenti, si può facilmente correre il rischio di scivolare in stereotipi e generalizzazioni offensive. Questo pregiudizio nei confronti di chi non è madrelingua ci porta ad affrontare un altro tema: l’ansia di perdere il proprio accento per adattarsi o essere compresi dagli altri.
Negli ultimi anni c’è stato un vero e proprio boom di mercato di corsi e libri che promettono di poter cancellare un accento in 28 giorni o addirittura meno. La tendenza a desiderare di raggiungere un modo di parlare “senza accento” è particolarmente evidente nei gruppi marginalizzati. A causa di disuguaglianze sociali, ad esempio la discriminazione sul lavoro, molte persone con un forte accento si propongono di cambiare il proprio modo di parlare. È un peccato che qualcuno senta il bisogno di modificare qualcosa di sé stesso per sentirsi accettato. Dopotutto, l’accento “corretto” è qualcosa che non esiste.
Detto ciò, la volontà di essere compresi dagli altri è una ragione valida per migliorare le proprie capacità di pronuncia. Probabilmente, la sensazione di insicurezza quando cercate di spiegare qualcosa di importante in una lingua straniera, e non siete sicuri che l’altra persona vi capisca perfettamente, non vi è affatto nuova. Comunicare è una parte essenziale del bisogno umano di esprimersi ed essere compresi.
Come cambiare un accento (se davvero desiderate farlo)
Anche se è difficile perdere completamente il proprio accento, è comunque possibile alterarlo. Per migliorare le vostre abilità di pronuncia dovrete esercitare sia la vostra bocca che il vostro udito. In realtà, esiste un intero campo dell’insegnamento delle lingue dedicato a quella che viene chiamata riduzione o modifica dell’accento. L’obiettivo principale è quello di abituare la bocca a posizioni inconsuete e di addestrare le orecchie a cogliere le più sottili differenze di articolazione.
Insegnanti di dialetto, tutorial su YouTube e podcast sono solo alcune delle molte risorse disponibili. Immergervi semplicemente in una lingua straniera può poi richiedere molto tempo. Ovviamente, ognuno di noi possiede abilità differenti e il tempo necessario per fare propria un’altra lingua varia da individuo a individuo. La pronuncia non è certo un’eccezione in questo. Esattamente come per l’allenamento fisico, comunque, se gli dedicherete abbastanza tempo e concentrazione otterrete sicuramente dei risultati.
Morale della favola: Ognuno di noi ha un accento unico, proprio ed individuale. Esattamente come la vostra identità, questo può evolversi nel tempo, i cambiamenti sono però meno drastici mano a mano che cresciamo. Se avete deciso di modificare il vostro accento sappiate che è certamente possibile raggiungere una pronuncia da simil-madrelingua. L’unica cosa che dovete fare è esercitarvi di più!
Se invece questo obiettivo non vi interessa, accettate semplicemente il vostro accento come una parte di voi!