“Späti”, “Kiez” e “Paletti”: lo slang di Berlino

E alcuni consigli su cose da vedere,
Passeggeri in attesa di salire sulla metro a Berlino

Per molte persone un viaggio a Berlino si associa all’occasione tradizionale del lungo weekend di maggio, a una visita a parenti o conoscenti, o agli acquisti in occasione delle festività in uno dei mercatini natalizi locali, (il cosiddetto Weihnachtsmarkt).

Naturalmente nella capitale tedesca si può senza problema comunicare in inglese e ordinare una pietanza al ristorante, informarsi sulla misura di un paio di scarpe o acquistare un biglietto alla stazione in questa lingua, ma conoscere qualche parola o qualche frase direttamente in tedesco non ha mai fatto male a nessuno!

Lo slang di Berlino, ovvero certe modalità tipiche di formulare la frase che vi capiterà di ascoltare quasi esclusivamente nella capitale tedesca, contribuirà ad accrescere il vostro vocabolario di tedesco con frasi ed espressioni che ti potranno sempre essere utili per fare bella figura con i tuoi compagni di viaggio o con gli stessi berlinesi.

Slang di Berlino: tutte le parole da conoscere

Andare in giro per Berlino è facile. La capitale tedesca dispone di un’eccellente rete di trasporto pubblico, costituita da ferrovie urbane e suburbane ad alta velocità (S-Bahn ovvero Stadtschnellbahn), metropolitana (U-bahn ovvero Untergrundbahn), e inoltre da tram (Straßenbahn) e autobus: una rete di collegamenti fitta e ben congegnata, che consente di muoversi senza problemi da un capo all’altro della città, grazie anche alla linea che viene familiarmente chiamata Ring (ovvero Ringbahn).

Le linee S41 e S42 seguono un percorso ovale attorno al centro di Berlino, lungo quasi 40 chilometri, che consente ai viaggiatori provenienti dalla periferia di raggiungere rapidamente tutti i quartieri all’interno di questo “anello” (da cui il nome). I politici locali richiamano spesso l’attenzione sulla necessità di costruire un ulteriore Ring per ridurre le differenze sempre più evidenti tra il centro ricco e i quartieri più poveri alla periferia.

A fare mostra di sé su cartoline e calamite souvenir di Berlino sono tuttavia i vagoni gialli della metropolitana, quasi un emblema della città, tanto da essere oggetto di una vera e propria caccia fotografica da parte dei turisti di tutto il mondo che, in primavera e in estate, puntano l’obiettivo di telefoni cellulari e macchine fotografiche in direzione, per esempio, del ponte Oberbaumbrücke per immortalare i vagoni delle linee U1 e U3 mentre scorrono con la Sprea sullo sfondo nella luce del tramonto.

Claudio Schwarz / Unsplash

La città è percorsa da altre sette linee. Salendo sul vagone, sentirete il perentorio comando Einsteigen bitte! Zurückbleiben bitte, perché, una volta entrato/a, tu rimanga a una certa distanza dalla porta (vuol dire “Restare indietro, per favore!”, l’altro comando invece è l’invito a salire).

E infine, scendendo vi verrà chiesta di fare attenzione: Bitte beachten Sie die Lücke zwischen Zug und Bahnsteigkante, cioè a non cadere nello spazio tra il vagone e il marciapiede. Durante il tragitto vi capiterà quasi sempre di incontrare un musicista di strada o un senzatetto che chiede eine kleine Spende, ovvero qualche spicciolo per cibo e bevande.

Viaggiando per Berlino scoprirete rapidamente le differenze tra i diversi quartieri e se volete conoscere lo slang di Berlino farete bene a memorizzarli in fretta. Tra i più celebri c’è certamente Kreuzberg (che viene spesso accorciato in Xberg visto che la “x” è una croce, cioè “Kreuz”), un quartiere fitto di bar e ristoranti, un’attrattiva sia per i giovani che abitano in città ma anche per i turisti che apprezzano l’atmosfera locale.

I luoghi più popolari di Kreuzberg sono con tutta probabilità Kotti, ovvero Kottbusser Tor, e Görli, ovvero Görlitzer Park, luoghi perfetti per incontrarsi davanti a una birra. Ein helles Bier (chiara) e das Pilsner (pilsner) sono i tipi di birra più popolari che potrai bere ad ogni angolo. Quando ne aprite una, non dimenticare il Prost! ovvero il brindisi “alla salute” tua e dei tuoi compagni.

Tornando al nostro viaggio alla scoperta dello slang di Berlino e dei luoghi da conoscere nella città tedesca, va certamente menzionato la cosiddetta “Mecca della Techno”: al confine tra i quartieri Kreuzberg e Friedrichshain, troviamo il famoso club Berghain, che deve il nome alla posizione in cui si trova, cioè a metà tra i due quartieri più celebri della città.

Le leggende che circolano riguardo alle code che si formano all’entrata e alla rigida selezione cui si deve sottostare per entrare non sono nate dal nulla. Non a tutti, infatti, riesce, però. Per questo la rete pullula di suggerimenti (non sempre seri) su come sia meglio comportarsi per riuscire a convincere i buttafuori la prossima volta che si tenterà di entrare.

Friedrichshain (F’shain) è un quartiere che si trovava nella parte della città che apparteneva alla Repubblica Democratica Tedesca, cioè la Germania dell’Est. Oggi è un altro luogo di ritrovo popolare tra i giovani abitanti della città. Intorno a Boxhagener Platz, ovvero Boxi, continuano a spuntare come funghi nuovi ristoranti e bar e negozi di abbigliamento.

Per i turisti che preferiscono invece una zona un po’ più tranquilla rappresenta un’ottima alternativa Prenzlauer Berg, che chi viene a visitare la città conosce soprattutto come Prenzi. Una volta quartiere fatiscente, rappresenta oggi il simbolo della modernizzazione vissuta dalla città dopo la caduta del muro, nonché della gentrificazione che, a opinione di molti, sta deturpando la capitale tedesca. Lì troverete numerosi caffè, ristoranti, negozi con prodotti locali e l’incanto di vicoli come Leise Park o Kollwitzplatz.

Se volete invece immergervi nell’atmosfera di Berlino Ovest, assicuratevi di fare una passeggiata tra Schloss Charlottenburg (un palazzo barocco, dimora di molti re prussiani e imperatori tedeschi) e la piazza Sophie Charlotte Platz e i suoi dintorni.

David K., Unsplash

Da non perdere, inoltre:

  • Tempelhofer Feld: l’area dell’ex aeroporto al centro della città è stata (perlomeno fino ad oggi!) lasciata a completa disposizione dei berlinesi (e non dei gruppi immobiliari), che vi si recano volentieri per un pic-nic, un giro in bicicletta lungo la pista o una passeggiata con il cane.
  • Strandbad Wannsee: Berlino è una città che offre molte occasioni di relax lungo corsi d’acqua. La Sprea, canali e laghi compongono il paesaggio urbano e suburbano. Lo Strandbad Wannsee è una grande spiaggia circondata da un bosco, dove vale la pena andare a fare un giro, soprattutto in estate.
  • Gärten der Welt(“I giardini del mondo”) – al centro di un complesso residenziale, la cui costruzione si deve alle autorità comuniste di Berlino Est, si trovano splendidi giardini dove passeggiare e riposare per ore.

Meno male che all’angolo c’è uno Späti!

Una parola ormai definitivamente radicatasi nello slang di Berlino è: Kiez. Per i berlinesi rappresenta il quartiere e la comunità locale di cui fanno parte. In una parola, il rione con il quale si identificano. La maggior parte dei rioni offre ai residenti acquisti veloci in uno Späti, una parola dello slang di Berlino che va conosciuta per forza. Si tratta del negozio di quartiere che vende, tra le altre cose, alcolici e sigarette. Späti è l’abbreviazione di Spätkauf, ossia negozio che tiene aperto fino a tardi, che in tedesco si dice appunto “spät”.

Sascha Kohlmann, Flickr, CC BY-SA 2.0

Proprio accanto allo Späti, potrete sicuramente trovare uno dei circa 4.000 punti vendita di kebab presenti in città (del resto è a Berlino che è nato questo celeberrimo cibo di strada). È qui che sentirete chiedere un Komplett, ovvero un set completo di insalate e salse. Tenete presente che raramente potrai pagare con la carta, perciò può essere utile portarsi dietro del contante (in bar bezahlen).

Con lo spuntino già in mano, mentre uscite, potrete ringraziare con un geil o un supergeil di apprezzamento. Entrambe le espressioni significano “figo“. Al che vi sentirete forse rispondere Alles palleti, ovvero “tutto ok”.

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Piotr Wojsznis

Piotr si è laureato in tre corsi universitari, tra cui filologia inglese. Ha conseguito un diploma presso l'Istituto Magistrale di Lingue Straniere. Attualmente vive a Berlino, dove sta approfondendo la sua passione per la fotografia in una delle scuole della città. Inoltre, esercita il tedesco mentre fa yoga, perché in una giornata non c'è abbastanza tempo per fare tutto quello che vorrebbe.

Piotr si è laureato in tre corsi universitari, tra cui filologia inglese. Ha conseguito un diploma presso l'Istituto Magistrale di Lingue Straniere. Attualmente vive a Berlino, dove sta approfondendo la sua passione per la fotografia in una delle scuole della città. Inoltre, esercita il tedesco mentre fa yoga, perché in una giornata non c'è abbastanza tempo per fare tutto quello che vorrebbe.