Mansplaining, body shaming e le altre parole per abolire il patriarcato

Una lista di parole ed espressioni che hanno a che fare con il patriarcato, da “cultura dello stupro” a “mansplaining”.
Un cartello con lo slogan femminista me too

Secondo il dizionario di inglese più autorevole negli Stati Uniti, il Merriam-Webster, “feminism” è stata la parola del 2017. Il termine ha subito una svolta decisiva in termini di popolarità anche grazie al movimento #metoo, al corrispondente italiano #quellavoltache, alle Women’s March che si sono svolte in tutto il mondo e a famose serie televisive quali “Big Little Lies” e “Il racconto dell’ancella”. Ma che cosa vuol dire femminismo oggi?

È bene chiarire una cosa fin da subito: il femminismo non deve essere per nessun motivo confuso con il maschilismo – o machismo – al contrario, idea che i maschilisti – appunto, e chi altro? – vogliono diffondere. Una persona femminista ha come obiettivo la parità tra i due sessi – in termini di diritti, libertà, sicurezza, stipendi e così via – e non pensa che le donne siano superiori agli uomini. Si tratta di eguaglianza, equilibrio ed equità.

Infatti, mentre il maschilismo mette al centro della propria ideologia l’oppressione nei confronti della donna in modi e forme diverse, il femminismo lotta precisamente per mettere alla luce del sole, denunciare e contrastare questa oppressione.

La teoria, ovviamente, non basta: ognuno di noi ha l’obbligo di mettere in atto comportamenti che possano rompere lo schema di comportamento machista.

Da cosa possiamo iniziare? Abbiamo creato per voi un piccolo glossario di parole inglesi che sono state coniate proprio con il preciso scopo di descrivere alcuni atteggiamenti sessisti nei confronti delle donne (e anche degli uomini, che sono afflitti dal machismo in modi diversi ma ugualmente ingiusti).

illustrazione sul vocabolario femminista e il significato di parole come body shaming e mansplaining
Illustrazione di Elena Lombardi

Le parole del patriarcato: un vocabolario per femministe

Manterrupting

Origine: man =uomo + interrupting = interrompere.
Significato: quando un uomo interrompe una donna.

Come si può ben capire dalla composizione di questa parola, essa descrive l’atteggiamento arrogante di un uomo che interrompe una donna mentre sta parlando e non le lascia finire quello che sta dicendo. In molti casi, il “manterrupting” si trasforma in “mansplaining”.

Mansplaining

Origine: man = uomo + explaining = spiegare.
Significato: la tendenza diffusa tra le persone di sesso maschile di spiegare le cose a quelle di sesso femminile, anche se queste conoscono molto bene l’argomento in questione.

Questa parola, inventata da Rebecca Solnit, autrice del libro “Gli uomini mi spiegano le cose”, indica un l’atteggiamento paternalista e accondiscendente di alcuni uomini che, screditando e svalutando la conoscenza femminile, interrompono una donna per spiegarle un argomento che lei conosce molto bene. Questo modo di fare è purtroppo molto diffuso negli ambienti di lavoro. Si parla di “mansplaining” anche quando gli uomini spiegano alle donne argomenti molto ovvi, dando per scontato che loro non riescano a capirli.

Bropriating

Origine: bro/brother = fratello + appropriating = appropriarsi.
Significato: il “bropriating” si verifica quando un uomo si appropria dell’idea messa a punto da una collega donna, agendo come se ne fosse l’autore e prendendosi tutto il merito.

Gaslighting

Origine: questo termine viene dal titolo di un film del 1944 “Gaslight” (che in Italia uscì col titolo di “Angoscia”) nel quale un marito riesce a manipolare mentalmente la moglie al punto tale da farle credere di essere diventata pazza, con lo scopo di mettere mano alla sua eredità.
Significato: una forma di manipolazione psicologica.

Il “gaslighting” (che nel 2022 è stata scelta da Merriam-Webster come parola dell’anno) è appunto una subdola tattica manipolativa basata sulla violenza psicologica e che, malgrado abbia anche gli uomini come vittime, è più frequentemente messa in atto ai danni delle donne.

La manipolazione viene effettuata con lo scopo di confondere, screditare la persona e farla sentire insicura del proprio giudizio. In casi estremi, le vittime di “gaslighting” possono convincersi di aver completamente perso il controllo della propria vita.

Fate quindi attenzione se qualcuno vi rivolge molto spesso frasi tipo “Sei troppo emotiva/drammatica”, “Non capisci niente” e “Sei pazza”.

Slut shaming

Origine: slut = sgualdrina + shaming = esporre al pubblico ludibrio, far vergognare.
Significato: giudicare le abitudine e la vita sessuale di una persona.

Giudicare una donna dal punto di vista sessuale dandole della “poco di buono” a causa delle sue abitudini, è il perfetto esempio di “slut-shaming”. Stabilire, infatti, quale sia una condotta sessuale appropriata per una donna è di per se stesso un atteggiamento sessista e limitativo. Questo modo di fare viene messo in atto quando la donna vittima dello “slut-shaming” rompe i tabù, non ha paura di vivere appieno la propria vita sessuale e ne parla liberamente .

Body shaming

Origine: body = corpo + shaming = esporre al pubblico ludibrio, far vergognare.
Significato: giudicare negativamente una persona in base al suo aspetto fisico.

Anche il body shaming implica il giudizio nei confronti di una donna attraverso il suo corpo e il modo in cui essa decide di disporne. Anche in questo caso, si verifica naturalmente quando la donna mostra il proprio corpo con gioia e libertà, disprezzando gli standard di bellezza imposti dalla società i quali promuovono costantemente un ideale che rinforza il circolo vizioso del “body-shaming”.

Fat shaming

Origine: fat = graasso + shaming = esporre al pubblico ludibrio, far vergognare.
Significato: giudicare negativamente una persona perché è grasso/a

Una variante di body shaming, ma più specifica perché chi fa “fat shaming” se la prende con qualcuno solo perché quella persona non è magra o comunque non corrisponde ai canoni di peso che la società ha prescritto.

Cultura dello stupro

Origine: pare che il concetto sia nato con il documentario Rape culture del 1975, di Margaret Lazarus; secondo altre persone, l’origine è da trovarsi in un saggio dello stesso anno dal titolo “Against Our Will: Men, Women, and Rape” di Susan Brownmiller.
Significato: per “cultura dello stupro” si intende un sistema pervasivo di rappresentazione culturale in cui la donna viene dipinta in un certo modo e tramite la quale si minimizza, normalizza o addirittura incoraggia lo stupro o altri tipi di violenza sulle donne.

Slogan femministi, il loro significato e da dove vengono

My body my choice

Origine: nacque nel 1969 all’interno dei movimenti femministi.
Significato: “il mio corpo, la mia scelta”: questo slogan ribadisce la libertà della donna di decidere per sé riguardo ai suoi diritti riproduttivi. In sostanza, sottolinea che lo Stato non dovrebbe intervenire sulla volontà di una donna di praticare un aborto, qualora lo volesse.

Non una di meno

Origine: è una frase di una poetessa messicana, Susana Chávez: “Ni una mujer menos, ni una muerta más” (Né una donna in meno, né una morta in più).
Significato: più che uno slogan, “non una di meno” è diventato il nome di un ampio movimento femminista che lotta contro il patriarcato, il sessismo e la violenza di genere.

Me too

Origine: nato da un hashtag in seguito alle rivelazioni pubbliche sulle violenze e molestie sessuali di Harvey Weinstein, in inglese sta per “anche io”.
Significato: questo slogan è stato utilizzato principalmente su internet come hashtag per dare spazio alle voci di donne che hanno subìto violenze o molestie sessuali e che finalmente hanno l’opportunità e lo spazio per raccontare la loro esperienza.

Se domani non torno

Origine: è un verso tratto da una poesia di Cristina Torres Cáceres, che termina con questi versi: “Se domani sono io, se domani non torno, mamma, distruggi tutto. / Se domani tocca a me, voglio essere l’ultima.”
Significato: in seguito al femminicidio di Giulia Cecchettin, avvenuto a novembre 2023, questi versi sono diventati popolarissimi e usati in maniera diffusa sui social media in occasione delle manifestazioni di piazza contro la violenza di genere.

No means no

Origine: “no significa no”.
Significato: questo slogan viene utilizzato nelle manifestazioni contro la violenza di genere per ribadire che quando una donna dice “no” a qualcuno intende “no” e nient’altro; il fatto va ribadito perché molti uomini giustificano la violenza o le molestie con la scusa che le donne “vanno convinte” e che è parte del DNA femminile sottrarsi alle avances maschili.

📸 by Cindy Sims | Flickr | CC BY-SA 2.0 DEED

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