La maniera in cui comunichiamo con i nostri genitori, familiari, amici, vicini o conoscenti può dipendere dal grado di vicinanza, l’età o il luogo in cui ci troviamo. Per esempio, aclune persone di lingua spagnola quando parlano con la loro madre, con la loro nonna o con il loro fratello usano l’usted (in italiano, “Lei”). Suona strano, vero? Beh, anche se può sembrarvi bizzarro, ogni parlante trova normale il proprio modo di esprimersi, per quanto particolare esso sia. È per questo che è necessario conoscere il contesto che determina ogni situazione. Detto ciò, se parliamo dello spagnolo, non sempre la discussione è incentrata sull’uso di tú o usted quando ci si rivolge a un solo interlocutore, perché accanto a queste due forme ce n’è una terza: il vos, cioè il “voi”. Anche in italiano ci possiamo rivolgere a un interlocutore usando il “voi”, ma nella nostra lingua ha un valore molto formale e il suo utilizzo sta ormai sparendo. Nei paesi di lingua spagnola, invece, le cose sono molto diverse. Vediamo quindi cosa implica il “voseo” nelle diverse regioni ispanofone. Generalmente, quando si parla di questo tema, la prima cosa che viene in mente è l’uso del “vos” in Argentina. Il “voseo”, però, è un fenomeno molto più generalizzato e, come vedremo, non così nuovo in spagnolo.
La storia del “voseo”
Vi sorprenderà scoprire che il “voseo”, nella lingua spagnola, esiste da più di un millennio. A differenza dell’uso odierno, si trattava originalmente di una forma di cortesia riservata a chi si trovava più in alto nella scala sociale.
Con il passare dei secoli, iniziarono poi a documentarsi casi di persone che ricorrevano al “voseo” per rivolgersi ad appartenenti alla propria classe sociale. Questo comportò un cambio di paradigma, visto che lo strato più alto della società iniziò ad adottarlo, mentre il “tú” si impiegava, soprattutto, in ambienti più familiari.
Nel corso degli ultimi secoli si sono infine verificate alcune trasformazioni significative. Sul finire del quindicesimo secolo, gli spagnoli sono sbarcati in America, portando con sé, tra le altre cose, la propria lingua. Alcuni fenomeni linguistici, ad esempio quelli legati alla cortesia tra individui, sono quindi rimasti intatti in alcuni luoghi, con cambi posteriori che si discostano da quanto accaduto nel castigliano europeo.
In Europa, il “voseo” è scomparso totalmente dal repertorio linguistico e il pronome tú si è affermato in situazioni di confidenzialità, mentre usted rappresenta la forma di cortesia. Ci sono però zone dell’America centrale, le coste del Pacifico e il Cono sud del continente americano in cui si continua a utilizzare un sistema che mette sullo stesso piano il tú e il vos, mescolandone l’utilizzo e, in molti casi, facendo prevalere il voseo. A seguire, in breve, la variopinta gamma di forme legate alla cortesia tra persone che esiste attualmente nei diversi Paesi ispanofoni.
I tipi di “voseo” e i modi di usarlo
Il fatto di essere “voseante” non implica soltanto convivere con il vos, ovvero con un pronome personale che si aggiunge alla lista di quelli disponibili. Il “vos” porta infatti con sé forme proprie per la coniugazione dei verbi.
Vediamo che differenze si possono trovare nelle regioni “voseanti”. Esistono di due tipi di “voseo”. La prima è il “vos” che si utilizza come forma di cortesia verso qualcuno e segue la stessa costruzione del “vosotros” in Spagna, con la corrispondente coniugazione verbale, senza nessun cambio per singolare o plurale: ¿vos sois con quien tengo que hablar? (“È con Lei/Voi che devo parlare?”) Questa forma, che si è ormai quasi completamente persa, è molto frequente nei testi antichi. Per esempio, leggendo la Bibbia, è facile trovare esempi di questo tipo di “voseo”.
Le forme più comuni e attuali fanno invece riferimento al secondo tipo di “voseo”, quello del continente americano. In Argentina, il vos si accompagna a una coniugazione del verbo con forme come:
- vos dormís (“tu dormi”)
- que vos durmás (“che tu dorma”)
- ¡dormí ya! (“dormi!”)
Nel primo caso, il verbo è coniugato come se fosse alla seconda persona plurale, mentre nel secondo e terzo esempio come se fosse alla seconda persona singolare.
Si tratta di un caso particolare, visto che, nella varietà del Río de la Plata, la coniugazione speciale del verbo di solito proviene da strati sociali medi o bassi, a differenza di quanto accade quando il vos solo rimpiazza il tú senza nessun tipo di cambio nel verbo.
D’altro canto, il “voseo” pronominale estende l’uso del vos a diverse funzioni all’interno della frase. Per esempio: que te llamé a vos, ¿vos entendés lo que te quiero decir? (“ho chiamato te, capisci quello che ti voglio dire?”) Come potete vedere, anche il mix di pronomi propri del tú, insieme al vos, è abbastanza comune.
Variazioni regionali del voseo
America settentrionale e centrale
Tenendo conto di tutte le circostanze associate al “voseo”, è finalmente il momento di vedere più da vicino dove si usa di solito e in che modo. Iniziando con le zone meridionali del Messico e il resto dell’America centrale, il “voseo”, generalmente, si alterna al “tuteo”, ovvero l’uso del “tú”. Si tratta di un “voseo” che interessa solo alcune zone dei rispettivi Paesi e si associa, inoltre, con un uso in contesti familiari e di confidenza che può arrivare a non essere benvisto. Il Costa Rica fa però eccezione: lì il “voseo” è molto esteso in ambito familiare e coesiste con l’usted per i casi formali o per rivolgersi a sconosciuti; il “tuteo”, invece, può venire visto negativamente.
Le Ande
Nei Paesi andini dell’America meridionale persiste un “voseo” simile a quello della maggior parte delle regioni centroamericane. Il “vos” si alterna al tú, potendone o meno modificare lievemente la coniugazione verbale. In alcune zone occidentali della Colombia e nel nord-est del Venezuela si osserva un “voseo” generalizzato che fa parte, soprattutto, della lingua parlata, usata per rivolgersi a familiari e amici. Per quanto riguarda l’Ecuador e il Perù, l’uso del vos è localizzato solo in alcune regioni, nelle quali si sostituisce unicamente il tú, senza però modificarne la coniugazione verbale.
Il voseo argentino e dell’America meridionale
Andando più verso sud, troviamo il Cile, un Paese in cui l’uso del vos non è frequente, perché non è visto di buon occhio, anche se si dà il “voseo” verbale; questo vuol dire che, seppur si preferisca usare il tú negli usi colti, i verbi possono presentare caratteristiche del “voseo”. In Paraguay, Argentina e grandi parti di Bolivia e Uruguay è dove invece troviamo il “voseo”, orale e scritto, più generalizzato. Il tú convive in stato di inferiorità con il vos e i verbi, quasi sempre, si coniugano come visto in precedenza per i tempi e modi più comuni. Questo fenomeno linguistico è accettato e impiegato incluso nei mezzi di comunicazione, in ambito accademico ed è la forma generalizzata per rivolgersi a qualcuno.
Una visione globale
Per quanto possa sembrare un aspetto esclusivo dell’estremo sud del continente americano, come si è visto, il “voseo” si estende invece a molte regioni dell’area ispanofona americana, mentre è pressoché inesistente in Spagna, Guinea Equatoriale e Filippine, che sono gli altri Paesi dove storicamente si parla lo spagnolo. Parlarne serve ad ampliare la comprensione che abbiamo sui molteplici aspetti che accompagnano e insieme caratterizzano i parlanti di questa lingua. Riconoscerne le differenze contribuisce a una migliore comunicazione tra tutti e permette di prestare speciale attenzione per preservare e avere cura di particolarità che ci risultano differenti rispetto al modo di parlare a cui siamo abituati.