Gli 8 trucchi di un inglese per iniziare a parlare le basi dell’italiano in 3 settimane

David si era messo in testa di imparare l’italiano prima del suo viaggio a Roma: con 3 settimane di tempo, ce l’avrà fatta?
imparare l'italiano in 3 settimane

Come la maggior parte degli inglesi, quando si tratta di imparare le lingue non sono affatto una cima. Le mie mancanze grammaticali le compenso però con l’entusiasmo. Sono un chiacchierone e imparo le lingue parlando con la gente, puntando tutto su scorciatoie e trucchi che mi permettano di imparare a parlare rapidamente!

Poco tempo fa sono stato in vacanza in Italia. Prima di partire però, ho voluto mettere alla prova il motto di Babbel “Inizia a parlare una lingua in 3 settimane”: la sfida era dunque quella di imparare le basi dell’italiano in sole tre settimane. Pazzia? Probabilmente. Il punto però è un altro: ci sono riuscito?

Che dire? In sole tre settimane ho iniziato a parlare le basi dell’italiano – una lingua di cui conoscevo appena qualche parola – usando solamente la app di Babbel.

Lungo il percorso ho raccolto 8 piccoli consigli che mi hanno aiutato a sentirmi a mio agio con la lingua una volta atterrato nel Bel Paese. Ora, vista la proverbiale generosità di noi inglesi, eccomi pronto a condividerli con voi…

 

Programmate il vostro studio realisticamente

Se il vostro scopo è quello di riuscire a conversare in una nuova lingua in appena un paio di settimane dovrete attenervi a un piano d’apprendimento rigido. Ogni giorno è vitale!
Imparare l’italiano in 3 settimane può apparire un’impresa titanica, il traguardo mi è sembrato però un po’ meno spaventoso quando ho contato il numero di lezioni dei primi due corsi di italiano per principianti di Babbel.
Ho frazionato i corsi in un numero di lezioni realistiche e mi sono dato l’obiettivo pratico di completare 3-4 lezioni al giorno, prima di partire per Roma. In questo modo, ho evitato di fare un’indigestione di italiano: il mio cervello avrebbe comunque fatto fatica a ricordare ogni cosa!

Ecco una lista di consigli per imparare l’inglese se siete dei principianti!

Datevi una scadenza chiara

Già sapevo che sarei andato in Italia da lì a tre settimane, avevo una scadenza chiara per il mio apprendimento. Una volta stabilito questo limite, mi sono reso conto di avere ancora più voglia di sforzarmi e di seguire il mio piano di studio, tanto sapevo che presto sarebbe tutto finito.
Senza una scadenza chiara sarete sempre tentati di saltare un giorno (o due) con la giustificazione di poter recuperarlo dopo. È una trappola! Saltando i giorni non riuscirete a memorizzare la nuova lingua e quando tornerete a studiare avrete scordato la maggior parte di quello che avevate imparato!

 

Portate la lingua in tasca!

Con l’italiano è stato amore a prima vista, ma sapevo che se mi fossi incatenato alla scrivania per un’ora al giorno imparando i verbi modali avrei perso velocemente interesse. Per ripassare ho fatto in modo di avere sempre il cellulare a portata di mano. Ho quindi sfruttato la app di Babbel nel corso di tutta la giornata… mentre bevevo un caffè nel mio panificio turco preferito o rilassandomi in balcone dopo una lunga giornata di lavoro.
Dando continuamente uno sguardo alle mie lezioni di italiano sulla app, sono riuscito a ottimizzare il tempo libero (quello che probabilmente avrei buttato guardando gif di gattini su Facebook!). In più, ho furbescamente potenziato l’apprendimento spalmandolo su tutta la giornata e ripassando le parole e le frasi in italiano che avevo già imparato.

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Sfruttate la memoria di Babbel!

Quando ho iniziato la mia sfida d’apprendimento dell’italiano in 3 settimane ho capito subito che – pur potendo completare le lezioni di Babbel quotidianamente – difficilmente sarei riuscito a trovare anche il tempo per prendere appunti da riguardare in seguito. Fortunatamente, con Babbel non avevo bisogno di tirare fuori carta e penna: il Trainer di ripasso immagazzinava per me tutte le parole e le frasi importanti trattate nel corso delle lezioni!
La app di Babbel si è quindi trasformata nel mio personale vocabolario di Italiano: preziosissimo una volta arrivato in Italia! Prima di entrare nei negozi o mentre cercavo di capire la giusta coincidenza in stazione potevo rapidamente navigare tra le pagine del mio Trainer di ripasso per rinfrescare le frasi-chiave… e tanti cari saluti alla ricerca forsennata di appunti su quaderni e fogliettini!

 

Imparate quello di cui voi avete bisogno!

Non potevo sprecare le mie preziosissime tre settimane imparando come augurare a qualcuno “buon compleanno” in italiano. Sono stato quindi molto pignolo sulle lezioni da svolgere e ho scelto con cura quelle che sapevo già essermi più utili una volta in Italia.
Volevo esercitarmi su come richiedere informazioni, sul vocabolario gastronomico, i trasporti e i viaggi. Ho quindi saltato lezioni non essenziali e mi sono invece concentrato su altre. Con i termini e le frasi più importanti in testa, non avrei avuto dubbi su come chiedere ai passanti il miglior modo per raggiungere la Fontana di Trevi! In più, entrando nel ristorante di una piazza affollata, sarei tranquillamente potuto passare avanti alla fila di turisti che non parlano la lingua, sbirciare il menù e prenotare un tavolo per due… tutto in italiano, ovviamente!

Volete lavorare a Londra? Ecco i nostri consigli!

 

Parlate subito e spesso!

Accertatevi di utilizzare quanto appreso nelle vostre lezioni quotidiane praticando la lingua prima di iniziare il vostro viaggio. Esercitandola in un ambiente rilassato e vicino a casa, ridurrete immediatamente il “fattore paura” legato all’idea di rompere il ghiaccio in una nuova lingua. Meglio vincere queste ansie nel vostro paese natale piuttosto che andare all’estero e buttarvi subito nella mischia con la gente del posto!
Quando stavo imparando l’italiano ho colto ogni occasione per parlare con i miei colleghi madrelingua in modo da poter assaporare i suoni, chiedergli consigli sulla pronuncia e imparare un po’ di vocabolario extra che non sarei mai riuscito a trovare in un dizionario!
Se non avete la fortuna di lavorare con persone che provengono dal paese di cui state imparando la lingua, cercate un bar o un locale in cui potreste mettere in pratica alcune frasi con il personale. Nel mio caso ero abbastanza fortunato, visto che gli italiani sono ovunque. Cercando bene però, sicuramente troverete vicino casa anche un pub inglese, un ristorante spagnolo o uno francese che facciano al caso vostro!

 

Mettetevi un po’ alla prova!

Niente stimola l’apprendimento come dei piccoli test!
Nel corso della seconda settimana di apprendimento dell’italiano, i miei colleghi madrelingua mi hanno chiesto di partecipare a una video chat su Facebook. Tutto in diretta e completamente in italiano! Nel video avrei dovuto raccontare qualcosa di me e parlare delle mie tecniche d’apprendimento linguistico. Un collega e buon amico romano mi ha poi insegnato le frasi più importanti che un turista in visita nella Capitale dovrebbe conoscere! Ero pietrificato all’idea di parlare in italiano di fronte a una telecamera. Una volta partito il video però, il vocabolario imparato nel corso delle lezioni è venuto fuori molto più velocemente di quanto sarebbe successo se mi fosse stato chiesto di recitarlo a memoria in una situazione completamente differente.
Circondandomi di veri italiani mi sono ritrovato a seguire il flusso della lingua e, in poco tempo, mi sono buttato nella conversazione, chiacchierando senza paura. Potete giudicare voi stessi guardando il video! Andateci piano però: stavo imparando l’italiano da appena una settimana!

 

Fatevi dei veri amici!

Chiunque stia imparando una lingua sa che i false friend (“falsi amici”) possono essere una vera spina nel fianco. Pensate solamente alla parola “actually”: pur sembrando la sorellastra britannica di “attualmente” significa invece “in realtà”! Ci sono però anche molti true friends (“veri amici”) di cui potersi fidare! Parole che nelle due lingue – la vostra e quella che state imparando – sembrano molto simili e, in effetti, condividono anche lo stesso significato. Imparare questi true friends è un modo rapido per costruire e arricchire il vostro vocabolario nella lingua che state imparando.
Nel mio caso, Babbel offriva una lezione sia sui false friend che sui true friends: mi è stata di grande aiuto per impararli ed evitare di prendere qualche brutto granchio! Ho così scoperto che ci sono tantissimi aggettivi che sono praticamente identici in italiano e in inglese. Per esempio, per italianizzare la parola “positive” basta cambiare la vocale finale ed ecco che esce fuori un italianissimo “positivo”. Facile!

 

Volete sapere se sono riuscito a imparare l’italiano in 3 settimane?

Dopo 3 settimane sono salito sull’aereo diretto a Roma. Avevo imparato come chiacchierare un po’ con la gente del posto ed ero sicuro di riuscire a trasformare la mia breve vacanza estiva in un’esperienza di viaggio indimenticabile. Prima di iniziare questa sfida non sapevo neanche una parola in italiano, ma dopo tre settimane con Babbel ero pronto per buttarmi nella fossa dei leoni, come un vero gladiatore del Colosseo: interagire con il tassista, usare il trasporto pubblico e ordinare una pizza… tutto in italiano!

Vuoi ascoltare i suggerimenti di David per imparare le lingue?
Prova Babbel!
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David Sumner

David Sumner è originario di una cittadina portuale del Devon (quella parte dell'Inghilterra così rurale che farebbe arrossire la Terra di Mezzo di Tolkien) e vive a Berlino dal 2010. Dopo essersi laureato in Scienze Politiche all'Università di Potsdam, ha iniziato a lavorare da Babbel per condividere con gli altri le gioie e i dolori dell'apprendimento linguistico. Quando non sta vivendo il suo "sogno berlinese" fatto di kebab e "currywurst", si esercita nel rock islandese, suona la batteria come Animal del Muppet Show e scappa sulle Alpi ogni volta che può.

David Sumner è originario di una cittadina portuale del Devon (quella parte dell'Inghilterra così rurale che farebbe arrossire la Terra di Mezzo di Tolkien) e vive a Berlino dal 2010. Dopo essersi laureato in Scienze Politiche all'Università di Potsdam, ha iniziato a lavorare da Babbel per condividere con gli altri le gioie e i dolori dell'apprendimento linguistico. Quando non sta vivendo il suo "sogno berlinese" fatto di kebab e "currywurst", si esercita nel rock islandese, suona la batteria come Animal del Muppet Show e scappa sulle Alpi ogni volta che può.