È un’esperienza comune per chi è alle prime armi con l’apprendimento delle lingue: state facendo progressi, vi sentite abbastanza sicuri delle parole che avete imparato e iniziate a pensare di essere in grado di parlare finalmente con dei madrelingua. Ma poi, non appena li sentite parlare, tutte le vostre certezze crollano. Il vostro cervello diventa inerme di fronte al rapido assalto di sillabe e, prima che riusciate a tirare fuori un “hola”, scappate (ok, forse non letteralmente). Quindi come funziona? Ci sono lingue più veloci dell’italiano? Abbiamo dato un’occhiata alla velocità delle lingue per scoprire quali sono quelle più veloci.
Velocità delle lingue: alcune sono più veloci dell’italiano?
Per liquidare subito questa domanda: sì, alcune lingue hanno una frequenza di sillabe al secondo più alta, quindi tecnicamente esistono lingue più veloci di altre. Vale però la pena considerare un paio di altri fattori che influenzano il nostro modo di interpretare la velocità della lingua.
È probabile che la vostra percezione della velocità delle lingue possa essere influenzata da quanto siete avanzati in una lingua. Gli insegnanti di lingue di tutto il mondo, durante le prime lezioni, preparano gli studenti con versioni rallentate delle lingue straniere. Insomma, non ci vuole uno studio per dimostrare che ai livelli base è più facile seguire una velocità rallentata. Per esempio, provare a paragonare un madrelingua con gli attori che hanno registrato “How To Introduce Yourself In Spanish” vi creerà sicuramente un bel mal di capo.
Un’altra teoria che si presta a differenze nella comprensione dell’ascolto è l’isocronia. Gli studiosi di isocronia studiano le differenze di velocità tra le lingue isosillabiche (ogni sillaba ha la stessa durata) e isoaccentuali (la durata tra due sillabe accentate è la stessa). C’è anche una terza categoria, chiamata moraica in cui ogni mora ha la stessa lunghezza. Le more, che non sono un modo comune di misurare l’italiano, scompongono le sillabe in parti. Una sillaba, a seconda del suo valore, può avere una, due o in alcune lingue anche tre more. Un esempio di lingua moraica è il giapponese.
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Fortunatamente, esiste una nomenclatura più semplice per capire meglio i termini appena descritti. Il fonetista Arthur Lloyd James distingueva i tipi di lingua sostenendo che lo spagnolo e le lingue simili hanno un ritmo “machine-gun” (mitragliatrice), riferendosi alle lingue isosillabiche, mentre l’inglese e le lingue di quest’altro tipo hanno un ritmo “morse-code” (codice morse) ovvero isoaccentuale. Come nel codice morse, l’inglese sembra avere sillabe di lunghezza variabile, lo spagnolo invece presenta una pioggia di sillabe come se fosse una mitragliatrice. Per questo motivo le lingue a ritmo di “machine-gun” suoneranno molto più veloci, soprattutto se l’ascoltatore parlerà una lingua “morse-code”.
Sebbene molti fonetisti sostengano l’isocronia, un problema è che non è ancora stata pienamente verificata e confermata. La questione è dibattuta e ci sono altre ricerche da condurre, ma, per ora, le sillabe al secondo sono il nostro migliore parametro per definire la velocità del linguaggio.
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Una classifica delle lingue più veloci (da prendere con le pinze)
Purtroppo, non si trovano studi condotti su larga scala sulla velocità delle lingue. Uno studio del 2011 dell’Università di Lione ha esaminato 7 lingue, il cui ordine era: giapponese (7,84 sillabe al secondo), spagnolo (7,82), francese (7,18), italiano (6,99), inglese (6,19), tedesco (5,97) e mandarino (5,18). Ma, si sa, sette è un numero piuttosto basso.
Uno studio più recente, pubblicato nel 2019 su Science Advances, ne ha esaminate 17, il che è già meglio, ma è ancora un numero molto basso rispetto alle circa 7.000 lingue che esistono nel mondo. Anche se questo articolo non può promettervi ufficialmente che una delle seguenti lingue sia effettivamente “la più veloce”, ecco la classifica delle 17 che sono state esaminate, in ordine di velocità. Bisogna anche ricordare che le persone che parlano una stessa lingua possono variare nella velocità di eloquio (basti pensare a un banditore d’asta).
- Giapponese
- Spagnolo
- Basco
- Finlandese
- Italiano
- Serbo
- Coreano
- Catalano
- Turco
- Francese
- Inglese
- Tedesco
- Ungherese
- Cinese mandarino
- Cantonese
- Vietnamita
- Thailandese
Sebbene questa sia solo una piccola selezione delle lingue più veloci del mondo, fornisce comunque una buona idea di quanto la velocità delle lingue cambi nel mondo. Le lingue isosillabiche (e moraiche) sono più in alto, mentre quelle tonali si trovano generalmente più in basso.
E quindi è vero che alcuni parlano più velocemente di altri?
In effetti, tutta questa faccenda può sembrare un po’ strana. Il fatto che alcune lingue siano più veloci di altre potrebbe sfociare nel relativismo linguistico, in cui la lingua parlata influenza il modo in cui si interagisce con il mondo (cosa generalmente non vera). Come si è visto, scoprire la “velocità delle lingue” non è semplice come definire le sillabe al secondo.
Lo stesso studio di Science Advances che ha classificato la velocità delle lingue ha analizzato anche un fenomeno più complesso: quanto velocemente le lingue trasmettono informazioni? Si tratta di una domanda complicata, a partire dal fatto che la densità d’informazione si calcola traducendo le sillabe in bit. La quantità di informazioni che ogni sillaba contiene corrisponde a quanto quella sillaba aiuta l’ascoltatore a capire quale sarà la sillaba successiva. In pratica, bisognerebbe considerare il cervello umano come un computer specializzato in testi predittivi: più velocemente si riesce a determinare ciò che verrà detto nella lingua che si sta ascoltando, maggiore sarà la densità d’informazione.
Il risultato delle analisi condotte dagli esperti su un campione di 170 parlanti ha mostrato che, nonostante le variazioni nelle sillabe al secondo, la quantità di informazioni al secondo è più o meno la stessa in tutte le lingue, oscillando a circa 39 bit al secondo. Le lingue con un basso tasso di sillabe al secondo compensano con un alto tasso di informazioni al secondo, e viceversa. Nel complesso, benché alcune lingue presentino una velocità maggiore, non per questo motivo sono migliori o più efficienti. Non c’è ancora una ricerca sul perché sia esattamente così, ma potrebbe essere che il cervello sia in grado di assorbire una certa quantità ottimale di informazioni.
Cosa comporta questo nell’apprendimento di una nuova lingua?
Innanzitutto, è rassicurante sapere che nessuna lingua è migliore di un’altra. Tuttavia, niente di tutto ciò renderà più facile il nostro primo incontro con un madrelingua. Ricordatevi solo di prendere tempo, di concentrarvi e di abituarvi a dire “Non ho capito. Potresti ripeterlo un po’ più lentamente, per favore?” nella vostra nuova lingua di studio. Ecco alcuni esempi:
Tedesco — Es tut mir leid, ich verstehe nicht. Könnten Sie bitte etwas langsamer sprechen?
Francese — Pardon, je n’ai pas compris. Pouvez-vous parler plus lentement, s’il vous plaît ?
Ungherese — Elnézést, de nem értem! Tudna egy picit lassabban beszélni?
Giapponese — すみません、分かりません。もう少しゆっくり話してください。(Sumimasen, wakarimasen. Mousukoshi yukkuri hanashite kudasai.)