- Quando un cliente vuole un cocktail molto complicato e vi spiega la ricetta in danese.
- Quando un cliente è allergico a qualcosa e ve lo comunica in russo (e a cena assume un colorito violaceo e inizia a tossire tenendosi la gola).
- Quando dovete decifrare i selvaggi suoni gutturali che i clienti emettono per pronunciare cose semplici come “bruschetta”, “gnocchi”, “prosciutto”.
- Quando dovete spiegare che non accettate carte di credito a dei clienti che fanno finta di non capire non capiscono.
- Quando qualcuno vi chiede di organizzare una grigliata di ferragosto ma vuole iniziare a mangiare alle 5 e voi non sapete come spiegargli che quella non è neanche l’ora dell’aperitivo.
- Quando NO, per l’ennesima volta, il cucchiaio con gli spaghetti NO!
- Quando piuttosto di mettere l’ananas sulla pizza, andreste volentieri a farvi devitalizzare un dente.
- Quando diventa una questione d’onore far comprendere al turista austriaco che lo spritz è italiano (e se ne faccia anche una ragione).
- Quando volete organizzare un workshop di marmellate ma non sapete come si scrive workshop (e non siete neanche sicuri del suo significato).
- Quando i turisti vi chiedono di mangiare la pasta “Alfredo” e voi volete trovare il modo appropriato per prenderli in giro nella loro lingua.
- Quando si lamentano perché la pizza margherita è senza topping e voi non capite bene.
- Quando NO, il cappuccino dopo pranzo NO.
- Quando vi chiedono un “latte” e voi portate loro un bicchiere di latte caldo (e che altro?)
Non confondere i turisti… al ristorante
Essere gestori o proprietari di un ristorante può portare a dei malintesi con i clienti se non siete proprio ferrati nelle lingue! Ecco tutte le occasioni in cui sarebbe meglio comunicare con i vostri ospiti.
Parla la lingua dei tuoi ospiti!
Approfitta dell'offerta di Babbel!