10 espressioni da conoscere in inglese neozelandese

La Nuova Zelanda è dall’altra parte del mondo, vero, ma queste espressioni possono sempre tornare utili.
Una ventina di kiwi visti dall'alto, alcuni con un bollino

La Nuova Zelanda — o, meglio, Nu Zild — è una nazione popolata da persone semplici e rilassate, che amano più di ogni altra cosa godersi la tranquillità della fantastica natura del loro paese. Ciò che li rende kiwi (il nomignolo con cui si fa riferimento agli abitanti della Nuova Zelanda), oltre alla loro modestia e all’amore per l’aria aperta, si riflette in alcune delle loro espressioni idiomatiche in inglese neozelandese, una delle varietà d’inglese meno nota.

Lo slang neozelandese rivela un popolo che tende ad essere accomodante e ad avere conversazioni informali. Continuate a leggere per scoprire espressioni tipicamente neozelandesi, che vi aiuteranno a comprendere meglio le persone del luogo.

Lezione di inglese neozelandese con 10 parole ed espressioni tipiche

1. Sweet as

  • Significato: fantastico, ottimo, va bene

Se proponete a un amico neozelandese di incontrarvi sulla spiaggia e lui vi risponde “sweet as” (letteralmente “dolce come”), potreste domandarvi: “dolce come cosa?” Ma “sweet as” è un’espressione completa (a meno che non vogliate aggiungere un appellativo amichevole alla fine, come “bro” o “mate”)

Proprio così: i neozelandesi grandi fan delle similitudini incomplete. Forse sono troppo rilassati per sforzarsi di quantificare o magari gli sembra che sia sottinteso: andare in spiaggia è talmente fantastico che ci mancano le parole per descrivere l’esperienza.

Esempi:

  1. “I’m moving to New Zealand.” “Sweet as!” (“Mi trasferisco in Nuova Zelanda.” “Fantastico!”)
  2. “I’m going to bed.” “Sweet as, see you in the morning.” (“Vado a letto.” “Va bene, ci vediamo domattina.”)

Il segreto per usare questa espressione neozelandese è non farsi problemi a terminare la frase così com’è. Se vi trattenete dall’alzare un sopracciglio quando sentite questa espressione, praticamente vi sarete guadagnati la cittadinanza neozelandese.

2. Chur

  • Significati: bene, grazie, ciao, arrivederci, modo generico di apostrofare un’altra persona

Si tratta molto probabilmente di una contrazione di “cheers”. Questo termine si è diffuso ben oltre lo slang grazie alla sua versatilità. Si usa per ringraziare, per dare prova di aver ascoltato ciò che l’interlocutore ha detto e anche, occasionalmente, come saluto. Qui di seguito potrete notare come “chur” si adatti a un’ampia gamma di situazioni:

  1. “You can borrow my car.” “Chur bro.” (“Puoi prendere in prestito la mia macchina.” “Grazie amico.”)
  2. “That movie was sweet as.” “Chur.” (“Il film era bellissimo.” “Bene.”)
  3. “Chur bro.” “Hey, what’s up?” (“Ciao amico.” “Ehi, che si dice?”)
  4. “See you on Thursday night.” “Chur.” (“Ci vediamo giovedì sera.” “Ok.”)

Inserite questa espressione in inglese neozelandese in una conversazione informale per ingraziarvi istantaneamente la persona neozelandese con cui state parlando.

3. She’ll be right

  • Significato: andrà tutto bene

In inglese neozelandese (ma anche in inglese australiano) questa espressione si usa quando si vuole essere rassicuranti, ma in modo distaccato. “She’ll be right” ha un tono sia ottimista (“Andrà tutto bene”) sia poco coinvolto (“Cerco di chiudere rapidamente questa conversazione per evitare che sembri mi coinvolga troppo”). I kiwi sono creature complicate. Una cosa che li unisce, però, è il desiderio che vada tutto bene e che avvenga senza troppe storie. “She’ll be right” riassume tutto questo in sole tre parole.

Esempi:

  1. “It’s going to rain tomorrow.” “She’ll be right.” (“Domani pioverà.” “Eh va beh.”)
  2. “The car needs a new tire.” “She’ll be right.” (“L’auto ha bisogno di una gomma nuova.” “Eh va beh.”)
  3. “It looks like you’ve broken your leg.” “She’ll be right.” (“Sembra che ti sia rotto la gamba.” “Eh va beh.”)

Da notare: nonostante lo “she”, questa frase non si riferisce nello specifico alle donne, ma può essere utilizzata praticamente per qualsiasi situazione negativa.

4. Bugger

  • Significato: maledizione, cavolo, altre imprecazioni

Si tratta dell’imprecazione neozelandese standard, versatile, socialmente accettata e buona per ogni occasione: la si usa quando proprio non si riesce a trattenere le emozioni negative.

Esempi:

  1. “It’s raining on the laundry.” “Bugger!” (“Sta piovendo sul bucato.” “Maledizione!”)
  2. “Oh bugger, I forgot my wallet.” (“Oh cavolo, ho dimenticato il portafoglio.”)

Potete anche usare “buggered” per descrivere qualcosa di rotto o una persona particolarmente stanca. Ad esempio: “I ran a marathon this morning and now I’m totally buggered.” (“Ho corso una maratona stamattina e ora sono davvero distrutto.”)

Inoltre, è anche possibile usare “bugger something up”, ad esempio “I buggered up my maths test.” (“Ho fatto un casino al compito di matematica.”). Un altra espressione collegata è “bugger all”, che significa “nulla” o “quasi nulla”. Ad esempio: “What did you do this weekend?” “Bugger all, I had the flu.” (“Cosa hai fatto questo weekend?” “Nulla, avevo l’influenza.”)

5. Yeah-nah

Come “she’ll be right”, “yeah-nah” è utilizzato per comunicare in modo vago che abbiamo sentito quello che un’altra persona ci ha detto. Nel disperato tentativo di non offendere nessuno, i neozelandesi useranno questa espressione quando si stanno preparando a dire che non sono d’accordo, anche solo leggermente, con l’altra persona, o quando vogliono sdrammatizzare la gravità di una situazione.

Esempi:

  1. “You looked really ill on Friday.” “Yeah-nah I was fine.” (“Sembravi davvero malato venerdì.” “Ma no, stavo bene.”)
  2. “That netball team played really badly.” “Yeah-nah they weren’t playing their best. But I thought the goalkeeper did a good job.” (“La squadra di netball ha giocato davvero male.” “Sì, boh, non hanno giocato al meglio. Però penso che il portiere abbia fatto un buon lavoro.”)

Consiglio pro: “Yeah-nah” può anche essere ribaltato in “nah-yeah”. Per esempio: “I think the All Blacks need a new coach.” “Nah-yeah you’re probably right.” (“Penso che gli All Blacks abbiano bisogno di un nuovo allenatore.” “Boh, sì, probabilmente hai ragione.”)

Ottenere un chiaro e netto sì o no da chi usa “yeah-nah” o “nah-yeah” potrebbe essere difficile! Ma se siete alla ricerca di un indizio per capire quale sia in effetti la loro opinione, fate attenzione alla posizione dell’espressione all’interno della frase. Per esempio, se dicono “yeah-nah”, probabilmente stanno per comunicare che non sono d’accordo. Pensatela come una transizione: si parte dall’annuire riguardo a quello che è stato appena detto (“yeah”) e poi ci si prepara a dissentire (“nah”).

6. Eh/Ay/Aye

Abitare in una piccola nazione ai confini del mondo, che viene spesso trascurata sulle mappe, ha portato i neozelandesi a sviluppare una bassa autostima. La mancanza di sicurezza in loro stessi viene spesso verbalizzata con l’uso di questa particella, che infiliamo alla fine di praticamente qualsiasi frase.

“Eh” viene usata per includere l’interlocutore, ma anche per rafforzare le dinamiche di gruppo o cercare conferme. Se utilizzate “eh” correttamente siete sulla buona strada per raggiungere un’ottima padronanza dell’inglese neozelandese. Lo spelling di questa espressione è oggetto di dibattito: i neozelandesi usano “eh,” “ay” e “aye” in maniera intercambiabile quando devono metterla per iscritto; in ogni caso, in genere viene usata molto più spesso nel parlato.

Esempi (con diversi significati):

  1. “It’s pretty windy today, aye?” (“Oggi è piuttosto ventoso, vero?”)
  2. “I’m really into Sarah.” “Ay?” (“Mi piace molto Sarah.” “Davvero?” – qui “ay” esprime sorpresa.)
  3. “Boy am I scared eh!” (“Cavolo se sono spaventato, eh!” – si tratta del titolo di un dipinto dell’artista neozelandese Peter Robinson, dove l’“eh” vuole dire “Stai seguendo la mia storia?”)

Anche se hanno un punto interrogativo alla fine, non tutte queste frasi necessitano di una risposta. Pensate a “eh?” come a una domanda cui si può rispondere semplicemente annuendo oppure con “chur”. Non va però confusa con “aye” (che si pronuncia come occhio, “eye”), che è l’espressione usata dai pirati e da chi vota in parlamento. Inoltre Āe in māori significa “sì”.

7. Tramping

  • Significato: trekking

Molte delle persone che visitano la Nuova Zelanda vengono con l’idea di fare un po’ di trekking. Fanno escursioni a piedi nelle foreste, sulle montagne e in giro per il paese. Ma se qualcuno vi accusa di “tramping” e non sapete cosa significa, è comprensibile che potreste offendervi.

Dopotutto, in altri paesi anglofoni, questa parola ha un significato differente e suona più come un giudizio sulle abitudini sessuali che come la descrizione di un’attività sportivo/ricreativa.

Esempi:

  1. “We’re going tramping in the Akatarawa Valley this weekend. Want to come?” (“Andiamo a fare trekking nella Akatarawa Valley questo weekend. Vuoi venire?”)
  2. “We picked up two tired trampers on our way home from the beach.” (“Abbiamo preso con noi due escursionisti stanchi sulla strada tra la spiaggia e casa nostra.”)

8. Jandals

  • Significato: infradito

Il termine in inglese neozelandese per indicare le infradito è “jandals” (in altri paesi anglofoni sono dette anche “flip-flops” o “thongs”). In origine si trattava di un marchio registrato per la vendita di quelli che ai tempi venivano chiamati “Japanese sandals” (“sandali giapponesi”); oggi il nome “jandals” è una delle parole neozelandesi più comuni e queste calzature sono estremamente diffuse.

C’è chi sostiene sia possibile riconoscere un neozelandese in qualsiasi parte del mondo, perché sono quelli che indossano sempre le infradito, anche in pieno inverno.

Un fantastico modo di dire legato alle infradito, che vi consigliamo caldamente di infilare in una conversazione, è “Give it some jandal”: si tratta di un invito ad accelerare quando si guida un veicolo a motore. Va usato in maniera imperativa: potete dirlo al vostro amico quando vi sta dando un passaggio in motocicletta e sta andando a passo di lumaca. Potete esortarlo proprio così: “give it some jandal!”

9. Scroggin

  • Significato: frutta secca assortita

Forse i neozelandesi le scelte migliori quando si tratta di calzature, ma c’è una cosa senza la quale nessun neozelandese andrebbe mai a fare un po’ di “tramping”: lo “scroggin”. Questa parola neozelandese descrive un mix perfettamente bilanciato di frutta secca, semi e, si spera, cioccolato, pensato per recuperare le energie quando si fa una lunga escursione.

Esempio: “Stop picking all the chocolate out of the scroggin!” (“Smettila di accaparrarti tutto il cioccolato dello scroggin!”)

10. Togs

  • Significato: costume da bagno

Esempio: “After school we’ll go for a swim, so don’t forget your togs!” (“Dopo la scuola andiamo a fare una nuotata, quindi non dimenticare il tuo costume da bagno!”) Jandals, scroggin, togs e un po’ di tramping: con sole tre parole in inglese neozelandese abbiamo descritto una fantastica giornata all’aria aperta in Nuova Zelanda, eh? Chur.

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