“Englishes”: diaspora e varietà di una delle lingue più diffuse al mondo

Con circa 500 milioni di parlanti nativi e 800 milioni di parlanti non nativi, non c’è alcun dubbio riguardo al fatto che l’inglese sia una delle lingue più diffuse al mondo.
Il quadro delle varietà di una lingua che conta così tanti parlanti sparsi in così tanti luoghi del pianeta è ovviamente piuttosto ampio (e continua a crescere e cambiare di giorno in giorno). Per questo motivo, lo stesso termine “inglese” ha recentemente subito un processo di pluralizzazione e ora è quindi corretto parlare non solo di “English”, ma anche di “Englishes”.
In questo articolo vi abbiamo spiegato le principali differenze tra le due varietà d’inglese più parlate (e studiate): gli intramontabili British English e American English.
Vediamo ora le tappe principali della diffusione dell’inglese nel mondo e i più importanti casi di “Englishes”.
La diaspora dell’inglese
La diaspora dell’inglese nel mondo iniziò nel V secolo con l’arrivo delle prime tribù germaniche nelle isole britanniche. All’epoca, le popolazioni che parlavano lingue gaeliche vennero sottomesse e l’inglese diventò la principale lingua delle British Isles.
Oggi le lingue gaeliche in Gran Bretagna sono considerate lingue minoritarie, tuttavia, grazie anche all’ottimo lavoro di promozione di alcuni enti locali, molti britannici le studiano come seconda lingua.
La seconda fase della diaspora dell’inglese è quella che riguarda le colonie britanniche, territori in cui l’inglese diventò la lingua ufficiale della burocrazia e dell’istruzione e rimase tale anche una volta che le colonie riuscirono a conquistare la loro indipendenza politica dalla Gran Bretagna. Diverse varietà di inglese coloniale però, distinguendosi dall’inglese britannico in numerosi aspetti, sono state riconosciute come varietà autonome e standardizzate.
La terza fase del processo di diffusione dell’inglese nel mondo (anche nota come “seconda diaspora”) è la più recente e riguarda tutti coloro che usano l’inglese come seconda lingua.
I tre cerchi concentrici di Braj B. Kachru
La diffusione dell’inglese è stata descritta dal sociolinguista indiano Braj B. Kachru attraverso uno schema di tre cerchi concentrici:
- Inner circle: Paesi in cui l’inglese è la prima lingua ed è quindi trasmesso ai bambini dalla famiglia, dai media e dal sistema scolastico.
- Outer circle: Paesi in cui l’inglese è la seconda lingua ufficiale ed è quindi usato anche dal governo (ad esempio, in India, Pakistan, Kenya, Filippine, Malesia, Singapore).
- Expanding circle: ogni area del mondo in cui l’inglese è studiato come lingua straniera ed è quindi usato in ambiti come la diplomazia, la tecnologia, la ricerca, il lavoro.
Con questa rappresentazione, Kachru ha voluto riassumere la complessa realtà del cosiddetto Global English.
Le caratteristiche del Global English
Diverse varietà di Global English presentano caratteristiche comuni. Ecco alcuni processi che si verificano abbastanza frequentemente:
- L’articolo indeterminativo “a” è sostituito da “one” o omesso (I want to buy one bag o I want to buy bag anziché I want to buy a bag), ma avviene anche il processo opposto e quindi si usa l’articolo determinativo “the” anche quando, secondo le norme dell’inglese standard, non si dovrebbe usare alcun articolo (In the bed anziché In bed)
- Si usano le forme post-nominali “them” e “dem” per parlare di un gruppo di più persone (Mark-them anziché Mark and his family)
- “Your” viene sostituito da “yall’s” o “you people’s” (Is that yall’s car? o Is that you people’s car?)
- Molti verbi al passato vengono scritti uguali al presente o, se sono irregolari, vengono “regolarizzati” (I come last Friday o I comed last Friday)
- Non si aggiunge la “-s” alla terza persona singolare dell’indicativo presente
- Si aggiunge una “-s” a qualsiasi persona dell’indicativo presente per sottolineare l’abitualità di un’azione (I drinks a cup of coffee every morning)
- Il verbo “to be” è omesso (Her house very nice anziché Her house was very nice)
- Si possono trovare due verbi modali usati in combinazione in una stessa frase (I might could call him).
Varietà coloniali: Pidgin Englishes e lingue creole
Le lingue pidgin e creole nascono dall’incontro e dalla mescolanza di due lingue anche molto diverse tra loro. In questi casi, c’è sempre una lingua che fornisce la maggior parte del lessico e che viene pertanto detta “lessicalizzatrice”.
Un pidgin è per definizione un sistema linguistico semplificato che non ha parlanti nativi e che si sviluppa in un creolo quando diventa la lingua materna di una comunità.
Nel caso specifico dell’inglese, varietà pidgin e creole emersero all’epoca del colonialismo britannico e della slave trade iniziata nel XVII secolo, quando le trading companies di Elisabetta I si insediarono in America, Canada, Sudafrica, Caraibi, Australia e Nuova Zelanda e quando era quindi necessaria una lingua comprensibile a tutti per gli scambi commerciali e per la comunicazione tra schiavi e padroni (English as a Lingua Franca).
Il caso più noto è quello del WAPE (West African Pidgin English), ancora oggi parlato in Nigeria, Camerun e Ghana.
Varietà settoriali: English for Specific Purposes
Esistono diverse varietà d’inglese inerenti al tipo di registro impiegato e all’ambito in cui avviene la comunicazione. Tra le varietà settoriali troviamo, ad esempio: l’inglese medico, l’inglese legale, il Seaspeak (il gergo utilizzato per le operazioni di comunicazione marittima internazionale), il Policespeak (il linguaggio utilizzato dalla polizia che opera presso il Tunnel della Manica e che prevede quindi l’utilizzo di vocaboli inglesi e francesi), il Business English.
In questi casi si parla di English for Specific Purposes e diversi studiosi hanno pertanto definito l’inglese una “lingua di potere” (English as a Language of Power). Anche se una lingua di per sé non dovrebbe esercitare alcun potere, è innegabile che chi la padroneggia può godere di non pochi vantaggi.
La fusione con altre lingue e la comunità dei parlanti inglese nel mondo
Quando si tratta di una lingua come l’inglese, è molto frequente che avvengano processi di fusione con altre lingue. Il risultato di queste “fusioni” sono linguaggi come l’Italenglish, lo Spanglish, il Frenglish, il Chiglish.
La comunità dei parlanti inglese nel mondo è una comunità multiculturale e la maggior parte dei suoi membri conosce due o più lingue. A proposito di questa “comunità virtuale”, diversi studiosi parlano di “creatività linguistica”, distinguendo i semplici “errori” dalle cosiddette “deviazioni” dei parlanti stranieri, accettate e considerate un processo produttivo in grado di contribuire all’evoluzione delle lingue.