5 lavori per cui è indispensabile conoscere almeno una lingua straniera

Volete diventare cantanti d’opera o piloti? Non basta essere molto bravi nel vostro lavoro… bisogna conoscere un’altra lingua!

1. Cantanti lirici

Iniziamo dal mestiere che, per ovvie ragioni, ci sta più a cuore. Non solo l’opera è stata inventata in Italia e sono italiani i cantanti più famosi del mondo, ma vi siete mai soffermati a riflettere sulla maggior parte dei vocaboli usati nelle altre lingue in campo musicale? Ebbene sì, appartengono quasi tutti alla nostra bellissima lingua!
Noi italiani, quindi, siamo in parte avvantaggiati: per diventare un tenore, infatti, non solo è indispensabile avere una voce potente e stentorea (oppure limpida e cristallina nel caso del soprano), ma è necessario anche padroneggiare l’italiano.
Dopotutto, le opere più famose sono state scritte da nostri connazionali ed è risaputo che, per trasmettere emozione e trasporto, è necessario anche capire quello che si sta dicendo. Ecco alcune storie interessanti relative all’opera.

2. Piloti e assistenti di volo

Per diventare piloti, non basta saper tenere un aereo in aria e capire a che cosa servono tutti quei bottoncini nella cabina di pilotaggio… bisogna padroneggiare anche un ottimo livello di inglese.
Come mai? Semplice: le torri di controllo di tutto il mondo hanno ovviamente bisogno di parlare con chi pilota l’aereo per autorizzarlo a decollo e atterraggio e per comunicare tantissime altre cose che noi viaggiatori nemmeno ci immaginiamo.
Oltre a questo, i piloti devono anche conoscere lo strano e leggendario alfabeto utilizzato per le comunicazioni radio: sì, proprio quegli “alpha bravo charlie” che abbiamo sentito tante volte nei film.

3. Sommelier

Il “sommelier”, come tutti gli estimatori del buon vino sanno bene, è una figura fondamentale per ogni ristorante stellato che si rispetti. Non solo, infatti, si occupa della stesura della carta dei vini e di consigliare gli avventori sui perfetti abbinamenti ma, per la sua fine conoscenza enologica, è considerato una vera e propria star alla pari del capo chef.
Diventare sommelier, infatti, richiede anni di studio, allenamento e numerosi esami, oltre che una “sperimentazione” approfondita di diverse qualità e tipologie di vino.
Inoltre, i vini più pregiati provengono da paesi di tutto il mondo: non solo Italia, Francia, Spagna e Portogallo, ma anche Argentina, Cile, Ungheria, Nuova Zelanda, Stati Uniti.
I sommelier, per definirsi tali, devono conoscere proprio tutto di questi vini, compresi alcuni termini specifici provenienti da questa o quella lingua.
Infine, per diventare un “master sommelier” (cosa che solo 200 persone negli ultimi 40 anni sono riuscite a fare), è necessario aspirare ad essere delle “enciclopedie viventi” in grado di snocciolare pareri e conoscenze nei campi più disparati, a partire dalla forma dei bicchieri per arrivare ai terreni sui quali le varietà di uva vengono coltivate.

4. Attori

Conoscere molte lingue non è un prerequisito per recitare, questo è vero. Tuttavia, è bene ricordare che molti attori hanno raggiunto la fama internazionale proprio grazie alla loro capacità di interpretare ruoli in una lingua diversa da quella con cui sono cresciuti e sono stati educati.
Pensiamo ad esempio a Christoph Waltz che era già famoso in Germania prima di apparire nel film di Quentin Tarantino “Bastardi senza gloria”. Dopo la sua prestazione impeccabile in italiano, inglese e francese che ha conquistato il pubblico di tutto il mondo, ha lasciato la televisione tedesca per consolidare la sua fama di star internazionale.
Altri attori che hanno costruito la propria carriera sulla conoscenza di un’altra lingua recitando negli Stati Uniti sono Sofía Vergara, Viggo Mortensen, Charlize Theron, Javier Bardem, Mila Kunis, Ken Watanabe, Ingrid Bergman, Noomi Rapace e Arnold Schwarzenegger.
Succede anche il contrario poiché molti attori di Hollywood vanno a lavorare in altri paesi: pensiamo ad esempio a Kristin Scott Thomas (che parla fluentemente francese), Penélope Cruz (che recita in perfetto italiano) oppure Clint Eastwood che rimane una delle star più famose dei western italiani.

5. Pastori

Abbiamo deciso di lasciare il mestiere più strano alla fine.
Lo spagnolo e il turco sono lingue molto diverse, tuttavia in posti come La Gomera (Isola delle Canarie) o la valle Kuskoy in Turchia, gli autoctoni hanno sviluppato sistemi simili di comunicazione per lunghe distanze che non richiedono l’uso di cellulari: i pastori che abitano in queste zone, infatti, si fischiano messaggi da una vetta all’altra!
Entrambi i linguaggi fischiati (che si chiamano Silbo Gomero a La Gomera e Kuskoy in Turchia) traducono suoni di spagnolo e turco in fischi di durata e intensità variabili. Suoni di questo tipo possono arrivare molto lontano rimanendo inalterati, quindi i “fischiatori” possono conversare anche a sette chilometri di distanza! Forse questo sistema non è adatto per le conversazioni private, ma è il modo perfetto per diffondere notizie.

Ecco degli esempi di Silbo Gomero e di Kuskoy.

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