Prima o poi tocca a tutte/i: trovarsi a fare conversazione con delle sconosciute o degli sconosciuti e quindi nella scomoda posizione di cercare un argomento di discussione che non sia troppo impegnativo. Alcune persone riescono a gestire queste situazioni con grande facilità, altre invece hanno grosse difficoltà. Perché? È il mistero dell’arte di fare small talk: a qualcuno viene naturale, a qualcuno no.
Ma, come quasi tutto nella vita, lo small talk può essere allenato. Ecco perché abbiamo compilato questa guida con dei consigli pratici nel caso vi troviate in una di quelle situazioni spinose in cui si parla del più o del meno e non sappiate come cavarvela perché le frasi di circostanza non sono proprio il vostro forte (no, andarsene di punto in bianco non è la risposta).
Che cos’è lo small talk
Small talk (= “piccola chiacchierata”) è un termine che si utilizza per quelle conversazioni un po’ superficiali che si fanno di solito tra sconosciuti. È normale che, quando si incontra qualcuno per la prima volta, gli argomenti latitino. Perciò, si ricorre allo small talk, ossia quegli argomenti di scarsa importanza ma facili da affrontare e che sono utili a rompere il ghiaccio.
Tra i temi consigliati di uno small talk ci sono:
- il tempo
- il luogo d’origine
- gli hobby
- il cibo e la cucina
- il lavoro
Un requisito fondamentale dello small talk è evitare gli argomenti cosiddetti “sensibili”. Siccome non si sa che tipo di persona si ha davanti, è sempre meglio evitare di parlare di questioni che potrebbero infastidire il vostro interlocutore, come la politica o la religione.
In pratica, è questa l’essenza dello small talk: tastare il terreno con la persona che si ha davanti, cercare di decifrare che personalità ha ed evitare argomenti che potrebbero far “deragliare” la discussione.
Quando si fa small talk
Lo small talk, come detto, torna molto utile quando si conosce qualcuno per la prima volta. A seconda dell’occasione in cui conosciamo qualcuno, gli argomenti possono variare. Ma quali sono le occasioni in cui si fa small talk?
- In ambito lavorativo: per esempio quando si conosce un nuovo collega, durante un colloquio di lavoro per rompere il ghiaccio e allentare la tensione, oppure in un evento di lavoro, come una conferenza. È quindi un’ottima risorsa per il famigerato networking, ovvero la pratica per cui si stabiliscono delle connessioni con altre persone che lavorano nel nostro campo e la cui conoscenza potrebbe portarvi dei benefici.
- Per socializzare: per esempio ad una festa a cui sono invitate delle persone che non conoscete; in questo caso si ricorre allo small talk per fare nuove amicizie e gli argomenti possono essere più disparati. Tuttavia, rimane fissa la regola d’ora di non travalicare certi confini per non mettere in imbarazzo la persona che sta parlando con voi.
- Ad un primo appuntamento o chattando con qualcuno tramite una “dating app”: se state cercando un partner, è possibile che stiate utilizzando un’app per conoscere persone nuove; oppure, potrebbe capitarvi di conoscere qualcuno nella vita reale, per esempio in un bar o facendo sport; in questo caso, affinare le vostre capacità di fare small talk potrebbe risultarvi molto utile. Ovviamente, nessuno è davvero interessato a fare conversazioni piatte che somigliano sempre a sé stesse e se volete davvero conoscere qualcuno e far progredire la conversazione, dovrete essere molto abili a rendere il vostro “small talk” il meno noioso possibile.
Come fare small talk e i temi consigliati: i nostri 8 consigli
1. Se affrontate un argomento noioso, fatelo con originalità
Tra gli argomenti più in voga per lo small talk c’è ovviamente il tempo metereologico. Del resto, siamo tutti uguali sotto al cielo ed è quindi naturale che si parli di una condizione comune. È probabilmente l’argomento più “sicuro”, ma anche potenzialmente quello più noioso. Ma è davvero così? No!
Se parlate del tempo con uno sconosciuto, potete comunque farlo in maniera originale. Per esempio, potete raccontare un aneddoto personale sul vostro rapporto con la pioggia, oppure dire come il tempo metereologico abbia un impatto sul vostro umore. Niente di particolarmente, innovativo, ma quando fate “small talk” è importante non far cadere la conversazioni su frase trite e ritrite.
Potete anche ironizzare sul fatto che quando si incontra uno sconosciuto si comincia sempre parlando del tempo: è “meta small talk”, ossia small talk sullo small talk, e funziona sempre.
2. Non concentratevi solamente su quello che volete dire
Se volete far colpo su una persona che avete appena conosciuto, dovete tenere a mente una cosa molto importante: una conversazione si fa (almeno) in due. Perciò, non concentratevi solo su quello che volete dire o di sembrare per forza brillanti. Dovete anche ascoltate cosa vi sta dicendo l’altra persona.
E ricordatevi anche che ascoltare non basta: mostratevi interessate/i a quello che vi si sta dicendo e, se ne avete l’occasione, quando la conversazione progredisce, fate riferimento a qualcosa che vi è stato detto poco prima. In tal modo, il vostro interlocutore capirà che state genuinamente ascoltando e che vi interessa sapere di più su quella persona. Del resto, mettetevi nei suoi panni: vi piacerebbe che quell’aneddoto così divertente venisse dimenticato nell’arco di pochi minuti?
3. Ripetete il nome del vostro interlocutore
Questo trucco è molto utile ed è parzialmente legato a quello precedente. Quante volte vi è capitato di essere troppo concentrate/i a dire il vostro nome e di non ascoltare il nome della persona che vi si è appena presentata.
Un trucco per evitare l’imbarazzo di chiedere di nuovo come si chiama il vostro interlocutore è ricordarvi di ripeterlo appena ve lo dice. Ovviamente non è una cosa scontata perché se non l’avete proprio ascoltato, non potrete nemmeno ripeterlo. Ma se vi abituerete a farlo, vi verrà naturale col tempo. Lo small talk, del resto, è come un muscolo: più lo si allena, più si fortifica.
4. Fate delle domande
Qui il gioco si fa più duro, ma è un momento cruciale dello small talk. Quando la persona con cui state parlando vi dice qualcosa, è buona norma fare delle domande per approfondire la questione.
Certo, non è facile, specialmente se l’argomento è poco stimolante. Ma se volete che la conversazione non si areni sulle frase di circostanza, dovrete sforzarvi di portare la discussione su un piano più profondo. Se per esempio la persona vi dice da dove proviene, potreste domandare “Che tipo di città è? È molto diversa da x?”
In questo modo, avrete l’occasione di capire qualcosa in più sulla persona che sta parlando con voi, scoprire delle passioni in comune o anche venire a conoscenza di cose che ignoravate. Mostrate curiosità!
5. Non evitate lo sguardo altrui
Questo consiglio è rivolto in particolar modo alle persone più introverse. Quando si incontra una persona sconosciuta, per alcune/i è difficile mantenere il contatto visivo. Ma il linguaggio del corpo ha una grande importanza quando fate small talk. Tra i consigli più frequenti ci sono: guardate il vostro interlocutore negli occhi (magari non troppo insistentemente: il troppo stroppia), non avvicinatevi troppo ma non assumete nemmeno delle posizioni “respingenti”, come tenere le braccia conserte.
6. Tenete conto dei fattori culturali
Per evitare figuracce, tenete sempre a mente che non sapete praticamente nulla della persona con cui state parlando. Evitate quindi di dare per scontata la nazionalità di una persona, per esempio, o di dire cose che potrebbero urtare la sua sensibilità. L’importanza di riconoscere le differenze culturali è ovviamente un’abilità fondamentale quando fate “small talk”.
È anche per questo che tra i temi consigliati per fare small talk non ci sono la politica o la religione, specialmente se non sapete da dove viene una persona, quali sono le sue idee, qual è il suo background culturale eccetera. E anche se venite a conoscenza di queste informazioni, maneggiatele con cura ed evitate gli stereotipi: gli scivoloni sono sempre dietro l’angolo.
7. Siate sincere/i
Quando la conversazione progredisce, può essere che si tocchino degli argomenti meno neutri ed è quindi possibile entrare in un “campo minato”. Se così accade, è bene usare un po’ di accortezza. A volte è utile essere compiacenti, quantomeno per rompere il ghiaccio, ma non esagerate. Non siate aggressive/i nell’esprimere un’opinione, ma non dite qualcosa che non pensate solo per fare colpo.
La sincerità è una dote essenziale (non solo quando fate small talk) e se esagerate nell’essere compiacenti otterrete l’effetto indesiderato: l’altra persona, presto o tardi, capirà che lo state facendo solo per il vostro tornaconto e si allontanerà da voi. Insomma, non dovete essere per forza sinceri al 100%, ma dovete cercare di attenuare possibili fraintendimenti. Quelli potranno venire più avanti nel tempo, quando avrete approfondito la rispettiva conoscenza e saprete quali sono i limiti che si possono superare.
8. Se fate small talk in una lingua straniera, usate i riempitivi e gli intercalari
Infine, potrebbe capitarvi di fare small talk in una lingua che non è la vostra. E quindi, è possibile che le difficoltà aumentino: non solo dovrete sforzarvi di tenere viva la conversazione, ma dovrete anche farlo in una lingua straniera!
In questo caso, sono molto utili quelle che si chiamano “parole riempitive” o “intercalari”. In sostanza, si tratta di quelle parole che vi aiutano a guadagnare un po’ di tempo e che rendono più fluida la conversazione: un’abilità davvero fondamentale se vi trovate nel mezzo di una conversazione che fatica a progredire. Ecco una lista di intercalari che potrebbero tornarvi utili: